mercoledì 12 agosto 2009

E' QUESTO IL MOMENTO




La spiaggia dell'isola delle correnti.

Bisogna stare nel momento. Non c'è altro.

Bisogna stare nel proprio corpo.

Iniziamo e finiamo con lui

QUALCUNO CREDEVA DI POTER GIROVAGARE COME ECTOPLASMA TRA I MARE ED I MONTI
ALLA GUISA DI TURISTA ?
ALLA BUON ORA .....

domenica 9 agosto 2009

IL PESCE E IL PESCATORE


Insomma , STAMATTINA, ti arriva in spiaggia un tipo super abbronzato, con i capelli scurissimi e lo stile da nuotatore. Il genere, in poche parole, che piace a me ( non l'ho ancora detto? moro, carnagione scura che sembra dire: non provengo dalla Finlandia e neppure dalle nebbie del nord dove il sole non vi bacia mai) . Arriva sottobraccio ad una nientediche. Cominciano i soliti giochini sulla spiaggia: ti rincorro - mi prendi - ti tiro la sabbia - risolini fatui e cose simili.
Odio queste cose. La scenetta della coppietta felice mi fa andare sui nervi. Tutta invidia potrebbe dire qualcuno. Un po' sì, ma anche perchè sento che non è certamente questo che fa UNA COPPIA.
Siamo sommersi di questi amori liquidi. Ci si impresta per poco e non ci si impegna su nulla. Non si investe e si dimentica ciò che si era detto. Ma questo è un altro discorso. Ora parlo di cose leggere e divertenti.
Dicevo : Mentre guardo meditabonda la coppietta, m'accorgo che lo sguardo è ricambiato insistentemente dal bel tenebroso giocherellone. Corre e nuota, ma intanto tira l'occhio nella mia direzione di osservatrice spudorata. Diciamo: di sperimentatrice. Infatti, sarà la noia della giornata in spiaggia, sarà che è un periodo che provo uggia per tutte le storie amorose, che decido di fare un piccolo esperimento.
Avviso, naturalmente, il mio accompagnatore per non incorrere a mia volta in UN incidente diplomatico: " Senti , faccio un esperimento su quel tipo" Il mio accompagnatore sbuffa, ma riprende a leggere il giornale.
Mi accomodo meglio sull'asciugamano. guardo e guardo ancora . Mi alzo e mi bagno. Mi siedo e guardo ancora.
Quando mi alzo una seconda volta e m'avvicino alla riva lui, che correndo è inciampato ai miei piedi, mi fa scivolare tra le mani un biglietto. Torno all'asciugamano col mio piccolo bottino. E' il numero di cellulare. Esperimento riuscito.
Occhio, ragazze , il mondo è pieno di pescioloni e magari li accompagniamo in spiaggia proprio noi.

sabato 8 agosto 2009

NOTO

Chiesa di Montevergine

Noto è stata interamente distrutta da un terremoto del 1693. Venne quindi ri - costruita in un luogo adiacente alla vecchia Noto nel 700. Per questo i suoi palazzi antichi sono tutti palazzi settecenteschi. La luce che sprigiona la città è originata dal colore di questi palazzi e case antiche e preziose che si diffonde nel paese : due strade parallele la attraversano , mentre una serie di vie le tagliano e le congiungono. la città è molto piccola. ha tanti bar, trattorie, negozi di souvenir. C'è questo tentativo di renderla una città di cartolina, ma, appunto, questo colore giallognolo, questo silenzio sordo e malinconico sembrano preservarla dalla rappresentazione scioccamente macchiettistica di cui si rivestono le nostre città d'arte. Oggi faceva caldissimo. Non c'era aria e tutto era immobile.
Andrò, Enzo, dove mi hai detto. All'oasi faunistica senz'altro. Non potrò andare a Scicli che è proprio fuori il mio percorso. Ora sono a Isola delle correnti. E' la punta più a sud della Sicilia. Sono in un campeggio sul mare. La sera è amabilmente ventosa. Il fruscio dell'acqua è vicinissimo. Stasera sto bene.