domenica 3 maggio 2009

CAMERE SEPARATE

.....................................................................................................Ristorante Nettuno- Borgio Verezzi (SV)
Lui era andato ad una gita. Avrebbe preso il pulmann. Lei poteva immaginare il percorso veloce e lo spazio autostradale pieno di sole, pieno di persone. Si sarebbe portato ancora più lontano. Ancora più lontano. Aveva forse una valenza maggiore? No, davvero. No. Ma questo ulteriore accrescimento della distanza l'aveva chiamata all'ordine della vita sociale che si muove ed assegna i ruoli. Lei non ne aveva. Non in questo frangente. Non in quel luogo nè in quell'autobus. Lei, invece, avrebbe preso l'auto, sarebbe andata al mare con gli amici. Lei era sempre altrove. E se questo, a volte, aveva la sua attrattiva magica, ora non riusciva che a vedere la diversità di posizioni e di partecipazioni. Lei avvicinava il pensiero, si spingeva oltre le immagini, ma ciò che vedeva poteva essere solo vagheggiato. C'era? Per lei. E cosa invece oltre la sua adesione profonda al legame, la sua dedizione al desiderio ?Era l'assenza, dunque, un sottrazione di valore ? Ma sentì subito che non era così. Perchè il legame si stabilisce tramite le emozioni. Queste trasfigurano il mondo come visto da un cannocchiale. Si può attingere a dimensioni inesplorate del proprio spirito. A forze nuove. Ma lei lo sapeva benissimo. Aveva con se' delle risorse sconosciute. Non sapeva fino a quando avrebbe pensato d'averlo accanto, non sapeva fino a quando avrebbe immaginato di attraversare le vie della sua città rumorosa, ma questo incantesimo bastava. Quando giunse al mare, lei lo vide quasi cavalcare le onde leggere e schiumose in quell'acqua limpida e rigogliosa, in quella giornata di sole ardente.

venerdì 1 maggio 2009

giovedì 30 aprile 2009

OGNI ISTANTE


La mia invincibilità è riposta in un luogo preciso. Quasi un cassetto. Sentivo parlare di verità in questo tempo, sentivo parlare di amore. Ma io sapevo e tacevo crudelmente. La mia potenza ha un nome , ha un 'immagine. Io la vedo camminare nei marciapiedi rumorosi e non mi avvicino mai perchè non ne ho bisogno. La mattina copro la realtà con una coltre inespugnabile e mi avventuro tra la gente come un condottiero capace. Non ho che un filo leggero che mi segna il cammino verso ciò che mi piace, verso ciò che mi preme, lontano da me, ma trasfigurato in me, eterno nella mia anima. Eppure sono io la forza , eppure sono io l'azione benchè richiamo una unione anelata, un nutrimento essenziale. Richiamo te, amore. Ho pensato, stasera, di smarrirmi in questo percorso tortuoso di cunicoli buii, di vicoli stranieri, di non trovare l'altrove mai visto eppure posizionato nella mia mente come mi appartenesse visceralmente.
Sarà oggi o domani, lo sappiamo che succederà.
Ma ugualmente, credimi, vivo nell'eterno presente come se potessi averti in ogni istante ed anche averti mai.

martedì 28 aprile 2009

IL RICHIAMO

Mi dico " NO NO " ma non ci sono dei parametri psichici di riferimento. Mi dico: " No no" ma so già che non sarò io a scegliere. Malgrado mi trovi dentro a questo fluire lineare del mondo sociale so che sto tramando il mio personale disegno interiore. Non sono sciocca. Non lo sono. Posso trovarmi molte ragioni per ascoltarmi. Ma so già che non mi inchioderò ad uno stato che non mi canta. Mi dico: " NO NO " ma so già che ho un altro richiamo a cui non posso resistere