lunedì 8 dicembre 2008

LA VITA IMPERFETTA

NON MI DEVI DIMOSTRARE NULLA. NON MI DEVI DIMOSTRARE DI ESSERE PERFETTO O DI SAPERE FARE ASSOLUTAMENTE BENE LE COSE. NON CREDO CHE CI SIA UNA MODALITA' DI COMPORTAMENTO UNICA. MA SENTO CHE DOBBIAMO GIOCARCELA QUESTA VITA ASSAPORANDO LE SENSAZIONI PIU' GIOIOSE DELLA VITA.
CIOE' : SENTIRE.. SENTIRE.
MI INTROMETTO SPESSO NELLA VITA DEGLI ALTRI . DICO: " NO " " NO" PERCHE' SENTO NEL PROFONDO DELLA MIA ANIMA ( GIA', NELLA MIA ANIMA ) CHE LA STRADA E' QUELLA DELL'AMORE. MA NON PER ESSERE RETORICI.
NON INTENDO NON SOLO ALMENO, L'AMORE TRA UOMO E DONNA. MA L'AMORE INTESO COME UN SENTIRE ED ESSERCI PIENAMENTE NELLE COSE CHE FACCIAMO E SE PER CASO CAPITASSE L'EVENTUALITA' CHE NON CI FOSSIMO , NON CI FOSSIMO NELLE COSE CHE FACCIAMO, ALLORA NON ABBIAMO ALTRA SCELTA CHE ANDARE VIA E CAMBIARE.


DISCUTEVO CON UNA MIA AMICA E LEI DICEVA: "UN DIVORZIO RAPPRESENTA UN FALLIMENTO NELLA VITA DI UNA PERSONA"
IO DICO: NO.

IO CREDO CHE UN DIVORZIO NON SIA CHE UN EPILOGO NATURALE DI UNA STORIA D'AMORE. L'EPILOGO PIU' TRASPARENTE E PIU' ONESTO.
DUNQUE. NON CI CHIEDIAMO SE IL FIORE APPASSITO HA FALLITO LA SUA ESSENZA DI FIORE.
E' NORMALE. E' L'EVOLUZIONE.
LA SOCIETA,' PER UNA SUA OPPORTUNITA' ECONOMICA E ORGANIZZATIVA, CI HA ABITUATI A CREDERE IL MATRIMONIO UNA ISTITUZIONE A TEMPO INDETERMINATO.
E' UNA PAZZIA.
TUTTO SUBISCE UN PROCESSO, UNA CRESCITA ED UNA EVOLUZIONE.
FORSE CHE L'AVVENIMENTO DELLA NOSTRA MORTE SANCISCE PER QUESTO IL FALLIMENTO DELL'ESSERE UOMINI?

domenica 7 dicembre 2008

sabato 6 dicembre 2008

giovedì 4 dicembre 2008

IL BLOG E' PERICOLOSO - ATTENZIONE -


Dei momenti mi pare che scrivere un testo con la consapevolezza e la volontà di diffonderlo on line al mondo abbia una valenza trascurabile.

Alcuni momenti ho invece la triste sensazione che questo nostro scrivere ci porti ad una specie di pazzia legittimata , oppure ancora peggio che consenta e giustifica quella pazzia che già è in atto in noi. Sottolineo: in atto in noi. Pulsioni di cui inconsciamente ci vergogniamo e non vogliamo rivelare le trasformiamo in affettazioni salottiere. Noi ...

Noi. Perché non mi escludo da questo riferimento , benché come tutti voi io mi senta migliore e diversa.


Ma è un inganno.


Questo dilemma ha cominciato ad affiorare nella mia mente dapprima in modo impreciso, poco riconoscibile, incerto confuso. Poi sempre più chiaro. Fatale.

Il problema non è tanto, non tanto che siamo pazzi, beninteso. Perché molti di noi lo sono.


Alcuni non hanno assolutamente capacità di discernere i vari elementi di un fatto, altri hanno delle certezze criminali, altri ancora, incapacità totale di rapportarsi all’esterno, alle donne in particolare o al mondo nella sua globalità innocua e nello stesso tempo minacciosa e inquietante.

Ma il fatto che queste persone, noi, che scriviamo con queste incongruenze mentali, non solo non ci controlliamo e non ci sforziamo di tenerle a bada, ma ancor peggio , le esibiamo come norme morali, come temperamenti da emulare (come massime di vita istituzionali.) Per questo. Per questo motivo, scrivo e penso e vi metto in guardia:


ATTENZIONE : il BLog è pericolosissimo.


Vi faccio un’esempio. Ma che ho sperimentato di persona.

Una persona affetta da disturbi psichiatrici con tendenze maniaco / ossessive e criminali decide di aprire un blog.

Certamente se voi lo vedeste in faccia ( gli occhi allucinati , lo sguardo vitreo, i movimenti del corpo scoordinati, i gesti invasati, voi, dico voi tutti lo riconoscereste subito per quello che è e gli dareste l’attenzione e la comprensione misurata alla situazione. Magari anche un'attenzione terapeutica ( perchè non è vero che siamo tutti uguali : c'è chi ha forza nel carattere e chi è debolissimo e di questo dobbiamo farci carico noi che scriviamo)


Invece questa persona scrive nel blog. E io gli rispondo. Magari non comprendo veramente e legittimo le sue parole scrivendo: “ belle parole” Bravo” " splendide parole”

Vi lascio a voi immaginare le conseguenze che vi possono essere.


Ma, se pure non vi fossero conseguenze, diciamo, a livello pratico, lo stesso si innescherà un meccanismo perfido e sterile che non porterà altro che all’emarginazione di questa persona , all’avvallo delle sue ossessioni, all' inasprimento delle sue limitatezze.


Questo automatismo, al quale con l'andare degli anni e delle azioni, ci potremo persino abituare (come ci siamo abituati e anzi ci sembra normale che la telecamera in TV inquadri il culo delle donne invece che il viso) , non potrà che portare ad un appiattimento mentale, un irrigidimento morale di tutti noi che scriviamo e commentiamo.


Questa cultura dell'adulazione e della legittimazione di QUALSIASI PAROLA ci porterà ad un impoverimento della società e mi sono tenuta leggera.


Si è notato?