Un ochetta nello stagno / qua qua rava per il bagno / starnazzando qua e là / col suo qua qua qua ra qua / Tutta presa dal bidè / si dimenticava ahimè / dei dover dirigenziali / degli impegni comunali / di riunioni di settore/ di cultura o informazione/ Sette giorni a settimana / si chiudeva nella tana/ e ne usciva solo se / c'era l'acqua per il tè /
Per il resto cosa fare? / non si vuole mai impegnare / si sollazza in verità / con la sua creatività/ tra risate e gridolini / sembra un bimbo tra i bambini/ sbatte il ciglio e poi starnazza / non capisce mai una mazza!
giovedì 4 settembre 2008
L'ASSESSORE
Proprio qui / c'è un assessore / che al suo nome non fa onore / nè in arguzia / nè in altezza/ men che meno la bellezza / Lui, da quando s'è insediato / di ogni cosa ha approfittato / dal telefono ai giornali / tutti i beni comunali / Dal portatile e al Pc / ogni cosa che c'è qui / Ma non serve per servizio / sembra quasi un vitalizio / nè turista nè urbanista / forse va dall'estetista/ Per il resto non si sa / cosa mai lui ci fa qua / Spesso poi si mette in posa / elargendo smorfie a iosa / crede d'essere un modello / con quel rosso suo capello / Ma si illude quel meschino / è soltanto un gran cretino
mercoledì 3 settembre 2008
Il Fiume

Avevo iniziato ad andare in questo posto perchè mi consolava. Adesso lo trovo bellissimo.
La luce del sole che tramonta intensifica il verde degli alberi . La strada è di ciottoli polverosi. Camminiamo velocemente e parliamo. Ho parlato spesso in questi giorni. Invece tu hai ascoltato quasi incredulo. Abbiamo il passo spedito, il fiato corto. Parliamo. Abbiamo visto ieri un gruppo di anatre volare a triangolo. Io non le avevo mai viste. Abbiamo visto tronchi giganti ed il vento vorticoso tra le sterpaglie. Hai visto che piangevo. Abbiamo riso e ricordato. Corriamo un poco. Parliamo . Io faccio progetti. Tu non ci credi e sorridi. Quando arriviamo al fiume mi incanto a vederlo scorrere impetuoso. Dico sempre magicamente mentre guardo l'acqua : " tutto scorre" perchè mi da proprio questa idea del divenire tempestoso ed inevitabile. . L'acqua scivola tumultuosa e non ne puoi nulla per fermarla. Il paesaggio è vasto e selvaggio. L'odore ammuffito del fiume arriva alle narici. I fiori spinosi ci segnano il passo.
Mefis oggi è tornato e salta sulla tastiera del computer. Sono sola stasera. Sola con Mefis : la sua coda oscilla davanti allo schermo. Legge il testo e miagola dolcemente. Domani gli scatterò delle foto.
martedì 2 settembre 2008
Devo lavorare
Respiro, smetti di affannarmi, cuore, smetti di agitarmi. Rallenta il battito, rallenta il sospiro.
Cos’altro vuoi dalla mia vita? Ho eseguito i richiami . Ho ubbidito alle voci.
Dunque che cazzo vuoi da me? Non vedi come mi sono perduta?. Non vedi che non sto al passo ?
Non posso fare altro. Abbandonami. Lasciami perdere. Trovati un'altra da stringere tra le tue spire infernali!
Mi hai sorpreso ed aggredito come fossi un passante in un vicolo cieco. Mi hai bastonato e derubato delle mie poche certezze. E adesso? Cosa farò? Non starmi addosso, oh cuore. Vattene. Prendi il tuo zainetto e lasciami sola.
Devo lavorare.
Cos’altro vuoi dalla mia vita? Ho eseguito i richiami . Ho ubbidito alle voci.
Dunque che cazzo vuoi da me? Non vedi come mi sono perduta?. Non vedi che non sto al passo ?
Non posso fare altro. Abbandonami. Lasciami perdere. Trovati un'altra da stringere tra le tue spire infernali!
Mi hai sorpreso ed aggredito come fossi un passante in un vicolo cieco. Mi hai bastonato e derubato delle mie poche certezze. E adesso? Cosa farò? Non starmi addosso, oh cuore. Vattene. Prendi il tuo zainetto e lasciami sola.
Devo lavorare.
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