lunedì 8 giugno 2015

VALENZA CINICA

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Nella politica  troviamo le persone più nefande della terra.  E quelle più nefande sono quelle che occupano funzioni di rilievo.

Come fanno ad essere proprio loro quelle ad occupare posti  di potere ?
Le persone per bene non amano mendicare voti.  Per prima cosa. 
Non vanno di porta in porta promettendo posti di lavoro perchè , al di là del fatto che non sarebbe giusto, perchè al lavoro ci si dovrebbe approcciare   in base alla propria competenza e preparazione individuale e non in base ai favori ricevuti,   perchè non è sicuramente risolvendo il problema di un singolo che potremo cambiare una città. 


La politica dovrebbe guardare  al collettivo. Non si rinasce senza una politica  rivolta all'intero territorio che risolva  l'economia nel suo insieme.



 Gli abitanti della città di Valenza, diciamolo,và, hanno votato non per la città, ma per gli amici ed i parenti che in massa si sono presentati alle urne quali candidati.



Questo sistema delle coalizioni , che da una parte vorrebbe preservare la democrazia, dall'altra lascia spazio agli accordi pelosi, quelli incentrati sulla spartizione di poltrone anzichè sui programmi e la selezione di  persone degne e preparate a governare.

Il popolo valenzano ha sbagliato. 
Ma per dirla ancora meglio è la legge che obbliga alla commistione, all'intrigo, alla spartizione di quote e di poltrone.
Dieci  seggi alla maggioranza , sei seggi alla minoranza. Più liste fanno coalizione meglio è per le poltrone. 
La coalizione e l'apparentamento fanno in modo che coloro che votano  siano  considerati  come un'ameba amorfa  trascinata di qua e di là da chissà quale canto di sirena ingannatore e fallace.
Non siamo elettori: diventiamo pubblico acclamante.
I programmi nessuno li nomina. Chi li conosce davvero? Se un programma vale l'altro perchè allora sette liste? 


A Valenza , dopo che la Giunta Cassano ad una settimana dalla competizione elettorale , revoca le deleghe alla Lega Nord sia all'interno dell'amminstrazione che all'interno della società partecipata AMV ecco che per un perverso gioco delle parti e per necessità elettorale ritorna sui suoi passi   e si allea con le stesse persone che aveva appena scacciato, persino denunciato alla Procura, almeno su dichiarazione del  segretario/ commissario di Forza Italia   nonchè assessore al bilancio della nostra città.



Dal canto suo il PD aveva già aggregato persone come Salvatore Di Carmelo di SEL ex assessore del centro sinistra nel 2005/2010  (  conosciuto per le sue performance  pre-  elettorali di incatenamenti a cancellate ospedaliere ( che nulla ebbero mai  a portare alla causa del nostro ospedale) con altre  attività similarie ( che niente di produttivo  e positivo portarono alla nostra città se non   dilettevoli  dibattiti nei bar  tra una birretta ed un aperitivo)  ed aveva aggregato persone come un  ex dirigente del nostro Comune che fu, tra le altre  sue attività ,  l'artefice delle mie tristi vicende di trasferimento repentino e mal giustificato che fu risolto anche grazie alla stampa ed all'intervento del web a mio favore.  



Per quanto riguarda la mia esperienza politica  con il Movimento Indipendente Valenza Civica , ho compreso come sia difficile per molte persone riuscire a ragionare in termini di " gruppo" di " comunità" di " squadra".

Sembra sempre,  che per certe persone,   ci sia bisogno di un leader maximo salvo poi  poterlo contestare quando alla fine  questi cerca di dare  una linea politica  costante e coerente. Si considera  la democrazia  una sorta di lasciapassare  per  una libertà totale ed individuale. 


 Credo che   non  riuscire a lavorare in squadra sia un problema comune a tutta la politica proprio perchè nella politica si trascura , volutamente , la questione morale ossia l'urgenza di  dotare  tutte le organizzazioni politiche di un indirizzo morale fatto  di  regole integerrime, dalle quali non si possa mai trasgredire pena l'esclusione  a vita  dalla vita politica. 



 Ma chi vuole veramente questo?

 Non i partiti e nemmeno i movimenti o liste civiche o che dir si voglia, che sono alla fine la cattiva copia delle potenti organizzazioni elitarie  solo dai nomi più altisonanti . 
Non i cittadini che non riconoscono le istituzioni se non come organo che punisce e tassa e da cui difendersi e  per questo a cui rivolgersi  solo  attraverso amici e raccomandazioni.  


Non le imprese che possono chiedere favori e possono ricattare le organizzazioni partitiche  e nemmeno gli organi di giustizia  che, sotto organico e inadeguati in termini di strumentazione e mezzi,   gestiscono leggi decise da coloro i quali intendono violarle. Ostaggi di depenalizzazioni e prescrizioni. 

 I due candidati Barbero e Cassano, entrambe brave persone , niente da dire,  non sono che pedine di un sistema più grande di loro e più grande persino del sistema stesso. 
Come poter pensare ad  una scelta che non sceglie ma subisce ? 
Mi sto dilaniando per un voto  che non servirà perchè  sono i meccanismi che non permettono  la realizzazione di un vera partecipazione e coinvolgimento popolare. 
Per quanto mi riguarda  penso che  gran parte di quello che  ho fatto  cercando di dare un ruolo  nelle istituzioni ai cittadini  non sia servito .
Anzi, forse mi ha fatto realizzare che prima di tutto ( ossia prima di far entrare i cittadini nelle istituzioni)  sia necessario la formazione, l'educazione all'approccio con la democrazia, quella vera, quella fatta di concreta partecipazione che significa impegno, attenzione, confronto e studio di norme, di leggi di programmi.) 
 La politica dovrebbe  contenere in se la necessità di formare alla politica ossia chi vuole far politica   dovrebbe porsi come colui che deve andare a scuola mica come quello che vuol  giocare al ballo della scopa  che  corre  ad occupare la  sedia appena finisce la musica!  




Sto riflettendo. Ma datemi qualche anno, ancora. In un settimana non ce la faccio.
Come  sarebbe bello  se, fino a che non migliora la qualità della politica,  facessimo  a meno di chi  vuole gestire  proprio  questa di politica!   





giovedì 4 giugno 2015

SBATTUTA



Il signor Zuckerberg , quando inventò il social net work, magari , nemmeno si immaginava come sarebbe stato usato.
 Perchè, si sa, l'uso più frequente , quello più consolante, è scrivere senza sforzare troppo il cervello , cercare di  appiattire la conversazione il più possibile e, se ci sono discorsi impegnativi, non  parteciparvi mai.
 Ne avevo già parlato un po' di tempo fa. 
Ma ora voglio scrivere proprio di una persona in particolare, UN TIZIO  che , collezionista di un" c'era una volta ",  s'è persuaso che questa sua piccola mania lo abbia elevato  a livelli alti di cultura e questo  lo fa sentire un asceta della storia, uno schermo liquido di nostalgiche visioni e lo tira fuori per qualche ora  da quella vita di bottegaio fatta di mattonelle da bagno e di silenzi cerebrali della  grassa consorte.
me lo vedo così, un uomo  limitato di intelletto e di strette vedute.  Poteva andare bene quando era un giovane potenzialmente  coinvolto in un processo evolutivo, invece la sua evoluzione non raggiunse che l'anticamera del suo  vecchio salotto  di periferia per sfiorire e seccarsi all'ombra dei sogni che pur ci saranno stati anche  se incanalati in una visione sorda e spuntata di  paesano beota. 
Rifugge le conversazioni poco poco articolate e si rifugia invece nei testi scialbi, nelle piccole liti da cortile, che tra l'altro non lo riguardano mai direttamente. Chi litigherebbe infatti con un nulla? 
 Quello è il suo pane . Che ci vuole a passare per viaggiatore cortese, passato lì per caso, e senza intenzione, per carità,e passando , gettare una " battuta" là dove vi è conflitto e dove  di una battuta non saprebbero che farne, ma vuoi mettere l'effetto? Vuoi mettere lo spessore culturale? Far vedere di non essere coinvolto, di poter sorvolare con una frase leggera una diatriba anche dolorosa, perchè no?  una diatriba inutile ma che  a chi vi partecipa fa tanto male.
Ma non a lui, Lui no. Lui c'è e non c'è. Lui non c'entra, Lui scherza. Mentre gli altri, sì , gli altri. Si sa, sono sopratono.
 Perchè i bisticci degli altri sanno sempre un po' di patetico . E' facile prenderla con  un po' di ironia, sbattere sul muso agli astanti una battuta neppure furba ma sicuro irridente ,  è facile prendersi gioco di un dolore eccessivo ma che pur sempre di dolore si tratta!
Ma lui, può. Lui , che ha perso ogni speranza di crescere, di sviluppare una idea, un pensiero che non sia da volo basso, di tacchino grasso e addomesticato. 
Lui si permette di deridere, di fare " battute" su cose che non sa e non può nemmeno comprendere perchè a lui,  manca la necessaria cultura, la necessaria moralità, la necessaria intelligenza per immaginare, per intuire, per guardare oltre al tono, al linguaggio, al dispetto. 
Sei un  vecchio ignorante, perchè  non conosci che la tua piccola vita scandita dai rapporti svagati , da legami zotici, epidermici, approssimativi  che vanno da moglie marito e figli con una cadenza generica ed effimera, nulla di fremente, di pensato, di valutato, di approfondito. per chiedersi come , per chiedersi quanto per vedersi vivere davvero se no perchè questo esordire vacuo? questo assolversi precipitoso? 
Perchè lo dico? Perchè  sei entrato a GAMBA tesa nei miei dolori senza comprendere e non lo saprai mai fare,  e senza motivo e questo non te lo perdono.,  Non ti perdono  che ti prendi gioco di ciò che non comprendi con una crudeltà tipica  di chi è impotente e ostenta credibilità e saccenteria.  
Hai una vita spenta e si vede, Una vita che già solo a vederti  intuisco  dove vada. in una zona piatta e amorfa.
Dove è finito quell'uomo  di qualche tempo fa , che cercava una spiegazione alla vita ed alla speranza  non lo so, ma so che ha lasciato posto ad uno spregevole individuo di cui, davvero, non mi vorrei occupare . Dunque, vai a  sbattere le tue battute su  cose dove non ho lavorato cuore e cervello tanto intensamente da non lasciarlo lordare da uno insulso come te