Quando, fra venti anni, parleranno di questo periodo come un periodo nero e lugubre noi riusciremo finalmente a definirlo. Per ora attanagliati da questa morsa che è fatta soprattutto di pesantezza del vivere , di ostilità e di diffidenza capisco che ognuno cerca il suo modo di stare al mondo.
Molti vivono cercando di vantare delle capacità che non hanno affatto e sapete già a chi sto pensando. Altri , invece , attendono immobili ed anzi, contraendosi un poco su se stessi..
Io, che ho dovuto affrontare le antipatie viscerali di mali persone ho accolto questo periodo come una grande opportunità . Intanto ho potuto conoscere delle persone che altrimenti non avrei potuto conoscere. Mi sono impegnata in attività nuove, in incontri coinvolgenti. Ho seguito più attentamente la politica e mi sono stretta alle persone che amavo.
ma una cosa che mi è capitata mi ha fatto pensare.
Durante una festa ho conosciuto la fidanzata del mio ex marito. La cosa che mi ha colpito è stata la grande somiglianza che ho riscontrato tra lei ed il mio ex marito.
Avevano lo stesso portamento dinoccolato, lo stesso sguardo distratto, persino lo stesso tono di voce rauco e disordinato. Ho pensato, ma davvero, con una pacata e timida serenità, che erano anime gemelle e che avrebbero dovuto incontrarsi molto prima , magari quando ancora non avevamo io e lui costruito nulla da rompere e da cambiare. E mentre guardavo il suo modo familiare di essere, mi pareva d'avere ritardato con la mia presenza, quel destino insopprimibile che attendeva il mio allontanamento per compiersi.
Perchè noi ci sbagliamo. Noi ci facciamo convincere dalla spinta della solitudine, dalla ambizione a voler vivere cose esaltanti, dalla ostinazione a voler costruire.
Invece dobbiamo muoverci negli eventi come nuotando . Essere la goccia di un oceano che sa dove andare.
E quando mi prende la frenesia di essere protagonista dei mutamenti del mondo, devo pensare che sono io il mutamento che si muove verso un destino diligente e divino.
Questo post confuso ed assonnato è dedicato a Enzo Riccobono ed ai suoi approdi.
3 commenti:
C'e sempre un sorriso che non si dimentica dolce notte Antonella
Mi è piaciuto molto, Anto, come hai intrecciato il tema tra piano personale e accadimenti generali, con ulteriore chiasmo fra il presente di ora che fu tuo futuro di un tempo, e il presente di domani, che è nostro futuro di oggi :-) La storia, sia quella dei grandi fatti, sia quella delle vicende personali, la si conosce davvero solo dopo anni...il tempo, nel mentre in cui lo viviamo, è come una strada che si forma contemporaneamente al nostro posare il piede a terra...solo dopo tanto tempo scopriamo dove erano spuntate superfici solide su cui proseguire oppure buche ed ostacoli :-)
Leggere le tue riflessioni è sempre stimolante ed arricchente...
Bacini a goccia :-)
Quando la sera si volge verso la notte tu sei sempre perfetta. Io so dove sto andando anche se non ci voglio andare. Grazie Antonella
Enzo
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