lunedì 31 ottobre 2011

LA FOLLIA DEL CORPO




Parli di corpo. Ma quale corpo?  Tanto tempo fa non avevi questo corpo, tu,  ma quello candido, rannicchiato,  quello caldo e disarmato. Non lo ricordi? Quel corpo racchiuso in un vagito di forza e vita?   Quel corpo  non c'è più ora. E quello di ieri?  Il corpo di ieri era altro ancora . Ma non il tuo. 
Perchè tu non hai corpo.
L'ho sempre saputo. Ora ci stai. Nel corpo, intendo.  Quieto. Confuso. Assonnato. Ascolti il freddo e ci cammini dentro stringendoti al giubbotto. 
Senza alcuna mia responsabilità hai attraversato percorsi che mi hanno condotto  in  vicoli ciechi . Pieni di ostacoli.. Seguivi il desiderio ben sapendo che  per poterlo raggiungere  era necessario che ti sfuggisse ad ogni passo , ma tu no, tu no, sempre dietro. Volevi indovinare l'arcano.  Volevi scovare il segreto della follia del corpo. Della voglia che prende e ti lascia  senza seguire ragione, no, non la ragione comune, non la ragione comprensibile alla mente, Oh mio demone,  ti trascinava un' altra ragione di cui non  conosco  nè l'origine  nè il movente!
L'altra sera me ne stavo nella sala d'attesa del mio dentista. Sapevo che  eri con me  dal battito inquieto del cuore, dal  mio  sguardo trasognato che  viaggiava nella stanza. C'eri. Ma eri assorto e distratto.
Perchè, poi,  ti sei interessato a quell'uomo entrato quasi inavvertitamente nella stanza e senza far alcun rumore? 
Tu l'hai visto. Hai  diretto lo sguardo, l'hai indirizzato senza incertezza. Hai preso il suo di sguardo.  L'hai intercettato con determinazione  guerriera. Era bello.  Per quanto tempo l'hai trattenuto?  M'è sembrata un' eternità. Hai guardato intensamente, intento ad intercettare il minimo respiro, il più piccolo gesto. Alla fine  hai risposto, non so  a quale domanda e la  voce  suonava  armoniosa  come non l'avevo mai sentita. Era la mia voce , ma eri tu che la  generavi.  
 Cosa hai trovato negli occhi e nel corpo od ancora meglio nel demone  dell'altro? 
Non lo voglio sapere. T'ho lasciato fare, ma poco. Quando pensavi d'avere, come al solito, vinto la tua battaglia allora ho tirato le redini con tutta la forza  della mia volontà stremata  ma decisa a non  farsi  prevalere e t'ho fermato..
 Ho preso il mio corpo e sono uscita. E tu con me, hai abbandonato , senza poterne nulla, l'oscura ed enigmatica ispirazione  che m'aveva rapito. 



4 commenti:

Gillipixel ha detto...

Veramente misteriose sono le vie che ci spingono all'attrazione per un altro essere umano che ci sembra all'occasione un reciproco ideale del nostro essere...

Ed altrettanto prepotente è la duplicità che spesso viviamo fra ragioni interiori e spinte immotivate trasmesse dal corpo...tanto che certe volte ci si sente divisi in due persone diverse, in due entità e non si sa più a quale dare retta :-)

Di solito il cuore, o l'anima che dir si voglia, è la più saggia :-) forse è meglio ascoltare lei...

Bacini o scherzetto :-)

Brigante ha detto...

Non esiste salvaguardia contro il senso naturale dell'attrazione.
Algernon Charles Swinburne

UIFPW08 ha detto...

Ciao Antonella, perdona la mia assenza, sono incorreggibile..ma son qua. Io, lascerei al destino i miei sogni e andrei dritto per la mia strada come sempre.
il mio bbraccio
Maurizio

GraficWorld ha detto...

Nessuno puo' fermare il corso naturale tra' 2 individui..Un sorriso
Gio'
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