Parli di corpo. Ma quale corpo? Tanto tempo fa non avevi questo corpo, tu, ma quello candido, rannicchiato, quello caldo e disarmato. Non lo ricordi? Quel corpo racchiuso in un vagito di forza e vita? Quel corpo non c'è più ora. E quello di ieri? Il corpo di ieri era altro ancora . Ma non il tuo.
Perchè tu non hai corpo.
L'ho sempre saputo. Ora ci stai. Nel corpo, intendo. Quieto. Confuso. Assonnato. Ascolti il freddo e ci cammini dentro stringendoti al giubbotto.
Senza alcuna mia responsabilità hai attraversato percorsi che mi hanno condotto in vicoli ciechi . Pieni di ostacoli.. Seguivi il desiderio ben sapendo che per poterlo raggiungere era necessario che ti sfuggisse ad ogni passo , ma tu no, tu no, sempre dietro. Volevi indovinare l'arcano. Volevi scovare il segreto della follia del corpo. Della voglia che prende e ti lascia senza seguire ragione, no, non la ragione comune, non la ragione comprensibile alla mente, Oh mio demone, ti trascinava un' altra ragione di cui non conosco nè l'origine nè il movente!
L'altra sera me ne stavo nella sala d'attesa del mio dentista. Sapevo che eri con me dal battito inquieto del cuore, dal mio sguardo trasognato che viaggiava nella stanza. C'eri. Ma eri assorto e distratto.
Perchè, poi, ti sei interessato a quell'uomo entrato quasi inavvertitamente nella stanza e senza far alcun rumore?
Tu l'hai visto. Hai diretto lo sguardo, l'hai indirizzato senza incertezza. Hai preso il suo di sguardo. L'hai intercettato con determinazione guerriera. Era bello. Per quanto tempo l'hai trattenuto? M'è sembrata un' eternità. Hai guardato intensamente, intento ad intercettare il minimo respiro, il più piccolo gesto. Alla fine hai risposto, non so a quale domanda e la voce suonava armoniosa come non l'avevo mai sentita. Era la mia voce , ma eri tu che la generavi.
Cosa hai trovato negli occhi e nel corpo od ancora meglio nel demone dell'altro?
Non lo voglio sapere. T'ho lasciato fare, ma poco. Quando pensavi d'avere, come al solito, vinto la tua battaglia allora ho tirato le redini con tutta la forza della mia volontà stremata ma decisa a non farsi prevalere e t'ho fermato..
Ho preso il mio corpo e sono uscita. E tu con me, hai abbandonato , senza poterne nulla, l'oscura ed enigmatica ispirazione che m'aveva rapito.
4 commenti:
Veramente misteriose sono le vie che ci spingono all'attrazione per un altro essere umano che ci sembra all'occasione un reciproco ideale del nostro essere...
Ed altrettanto prepotente è la duplicità che spesso viviamo fra ragioni interiori e spinte immotivate trasmesse dal corpo...tanto che certe volte ci si sente divisi in due persone diverse, in due entità e non si sa più a quale dare retta :-)
Di solito il cuore, o l'anima che dir si voglia, è la più saggia :-) forse è meglio ascoltare lei...
Bacini o scherzetto :-)
Non esiste salvaguardia contro il senso naturale dell'attrazione.
Algernon Charles Swinburne
Ciao Antonella, perdona la mia assenza, sono incorreggibile..ma son qua. Io, lascerei al destino i miei sogni e andrei dritto per la mia strada come sempre.
il mio bbraccio
Maurizio
Nessuno puo' fermare il corso naturale tra' 2 individui..Un sorriso
Gio'
http://remenberphoto.blogspot.com/
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