Certi periodi il mio cuore è muto. O meglio: quello che definisco cuore: ossia una spinta confusa e urgente che mi muove e significa le mie giornate. Perchè molti sono convinti che la vita, una volta che ti sei in qualche modo posizionato nell'esistenza, debba rimanere stabile e inamovibile. E' un errore.
Tutto si muove, persino il nostro corpo , la sostanza più pigra e pesante che possediamo, persino il nostro corpo rinnova costantemente tutte le sue cellule restituendoci nel giro di qualche anno un corpo mutato.
Io credo che la vita di ognuno di noi proceda in base a delle evoluzioni periodiche. Ad un certo punto pensi al passato e lo trovi così diverso da ciò che stai vivendo . Ti viene da dire: " ma come ci sono arrivato sin qua? "
E' il cuore che ti ha trascinato nei grandi cambiamenti.
Chi lo mette a tacere ,convinto che il suo letto di sempre sia l'unico rifugio, non potrà mai sapere cosa ci può essere in serbo per lui nei territori ancora da perlustrare.
Ciò che è stato non è un nostro pregio. e quel che è più vantaggioso, non è neppure un nostro dramma. E' la storia di un individuo diverso con necessità ormai superate.
Allora , quando il mio cuore non mi chiama e non mi strattona , allora quando mi pare d'essere soprattutto un servitore di esigenze puramente fisiologiche , quando mi occupo solo esclusivamente di mangiare e bere e portare in giro una corazza di carne ed occhi e braccia e gambe lunghe e nervose , allora mi preoccupo.
Perchè io non sono affatto amica del mio corpo. Questo è sempre stato refrattario ai nuovi viaggi.
Quando ho lasciato mio marito il mio corpo soffriva per la mancanza delle colazioni, delle consuete parole, delle carezze di un uomo che non mi dava nulla
Ma il cuore, che è saggio, non gli ha mai dato tregua: l'ha portato lontano , senza cedere alle sue lamentele. E' stato faticoso perchè il corpo si ribellava.Il corpo non risponde che alle abitudini. Questo letto, Questo piatto. Questo sentiero già battuto.
Non vuole altro che procedere senza difficoltà, senza pulsioni profonde. Ed ora che il mio cuore è muto il mio corpo gongola tra le lenzuola. Stupido.
6 commenti:
Forse non guardo al cuore, ma il post , così avvincete si trasforma in una contraddizione, e a me piacciono sempre le contrddizioni, o meglio ci vivo.
la persona umana è trina come gli animali, ma con una differenza. Esaminando la macchina corporea non è particolarmente diversa, l'intelligenza (capacità di organizzarsi) è superiore alla media animalesca, ma lo spirito o cuore, come lo chiami tu, è l'esatto contrario dell'istinto, si organizza in azione nel tempo usando i primi due finalizzandosi al bene od al male ed ha memoria. L'istinto agisce solo per il bene del momento,non ha memoria.
http://www.youtube.com/watch?v=hl2FFDuEVMU
Per quel che mi riguarda sono il mio cuore e la mia mente che vogliono procedere senza difficoltà, e meno difficoltà essi incontrano, più scattante e reattivo è il mio corpo. Ciao, splendida signora!
Ri -leggendo avverto anch'io una contraddizione .nel senso che il corpo ora che si è acquietato nella sua nuova dimensione non si vuole più spostare il cuore è sempre altrove anche quando non c'è proprio. E di Monica invidio la sua capacità a far coincedere il corpo al cuore o meglio: a farsi seguire. Baci a tutti
secondo me bisogna rivolgere l'attenzione al fuori, staccarsi dalla proprio interiorità, dalle macchine dal compuer e televisione rivolgere i nostri sensi al mondo, dalle cose, alla nature alle persone nel loro fisico,all'ora riscopriremo il nostro di corpo, e da questi fatti ritroveremo il nostro cuore all'unisino col fisico. Ciao luca
Posta un commento