Mi sono rassegnata. Lo dico ufficialmente. Non lotto più e penso soprattutto a mangiare ed a dormire. La Minetti, non vi sembrerà possibile, ma ha detto una grande verità: " per fare la guerra e vivere in competizione bisogna avere troppi peli sullo stomaco e soprattutto nient'altro a cui pensare. "
Invece c'è altro: come per esempio terre sconosciute, le passioni improvvise, i piccoli caldi legami che instauri durante il tempo che ti è concesso e così via come i piaceri del sesso ( sempre più labili ed incomprensibili ) i piaceri della Nutella e della pastasciutta al ragù .
Allora smetto di inquietarmi per l'inettitudine dei più forti perchè, in fondo, qualsiasi cosa io possa fare rimarrano più forti. allora smetto di scrivere lettere di giustizia e di società, perchè indignarsi vuol dire" sperare di poter cambiare" ed io, ma nemmeno voi, cari miei patatoni che leggete, nemmeno voi potete cambiare niente di ciò che continua a muoversi intorno a noi.
In certi momenti, quei momenti di grande ingiustizia, talmente sei dentro alle vessazioni, alle contraddizioni del mondo che ti pare di farne parte. Sbagliato. Ci sei capitato dentro, ma è stata solo una fatalità: tu sei la palla che si è trovata nel loro sentiero, ti prendono a calci solo perchè sei sul loro cammino, non c'entri nulla con le loro operazioni , non fai parte delle loro strategie: sei un piccolo pulviscolo di polvere che un colpo di mano leggera fa scivolare via dalla loro giacca.
Allora perchè accanirsi, perchè appassionarsi ad un dibattito ininfluente?
I giochi sono fatti e se non sono ancora fatti sono un progetto che va oltre le nostre normali capacità di comprendonio. Più grandi di noi. Fuori di noi. Mentre , magari pensiamo a schierarci da una parte anzichè dall'altra , invece le parti credute avverse e separate sono state da sempre un'unità di intenti e di azioni condivise.
Basta.
Mi immagino in una piccola casa a Saturnia. Immagino lunghe passeggiate e la possibilità di riacquistare la sensazione del mio corpo: l'udito, la vista, il palpito del cuore e della carne. Già mi vedo di pelle e occhi.
Non parteciperò alla battaglia . Ho già abbandonato l'ascia sulla soglia di casa.
Invece c'è altro: come per esempio terre sconosciute, le passioni improvvise, i piccoli caldi legami che instauri durante il tempo che ti è concesso e così via come i piaceri del sesso ( sempre più labili ed incomprensibili ) i piaceri della Nutella e della pastasciutta al ragù .
Allora smetto di inquietarmi per l'inettitudine dei più forti perchè, in fondo, qualsiasi cosa io possa fare rimarrano più forti. allora smetto di scrivere lettere di giustizia e di società, perchè indignarsi vuol dire" sperare di poter cambiare" ed io, ma nemmeno voi, cari miei patatoni che leggete, nemmeno voi potete cambiare niente di ciò che continua a muoversi intorno a noi.
In certi momenti, quei momenti di grande ingiustizia, talmente sei dentro alle vessazioni, alle contraddizioni del mondo che ti pare di farne parte. Sbagliato. Ci sei capitato dentro, ma è stata solo una fatalità: tu sei la palla che si è trovata nel loro sentiero, ti prendono a calci solo perchè sei sul loro cammino, non c'entri nulla con le loro operazioni , non fai parte delle loro strategie: sei un piccolo pulviscolo di polvere che un colpo di mano leggera fa scivolare via dalla loro giacca.
Allora perchè accanirsi, perchè appassionarsi ad un dibattito ininfluente?
I giochi sono fatti e se non sono ancora fatti sono un progetto che va oltre le nostre normali capacità di comprendonio. Più grandi di noi. Fuori di noi. Mentre , magari pensiamo a schierarci da una parte anzichè dall'altra , invece le parti credute avverse e separate sono state da sempre un'unità di intenti e di azioni condivise.
Basta.
Mi immagino in una piccola casa a Saturnia. Immagino lunghe passeggiate e la possibilità di riacquistare la sensazione del mio corpo: l'udito, la vista, il palpito del cuore e della carne. Già mi vedo di pelle e occhi.
Non parteciperò alla battaglia . Ho già abbandonato l'ascia sulla soglia di casa.
23 commenti:
Su quanto hai scritto, benissimo, concordo pienamente. Ma sarà un proposito sincero?
Che cosa ci resta da fare ? Vivere alla giornata? Nasconderci l'inevitabile? Mormorare le litanie? Trovare un accordo con la negatività? Sfuggire la morte con la morte? La conclusione che viene proposta è quella di vivere totalmente la contraddizione tra paura e speranza, tra ribellione e disperazione, tra rifiuto e rassegnazione.
condivido la sensazione.
è per questo che ho abbandonato l'interesse per la politica.
non per disinteresse, ma per un misto di nausea e inutilità
Noi, piccoli puntini insignificanti, possiamo fregarci dei potenti ( la Superclasse come la chiama Coelho ) e vivere di una vita più vicina a noi. Perchè non c'è niente di più vero che noi e nulla di più inutile dei potenti.
Ragù,nutella,un goccio non va escluso, poi quello che viene dal sesso, una buona fumata...e poi si vedrà.
a noi restano le cose "piccole", ma d'altra parte è lì che c'è la felicità....:)
@enzorasi, ciao tesoro.
I propositi sono dettati dalla volontà e ho già detto cosa sia la volontà: una cosa effimera , transitoria, aleatoria, incostante. Seguiamo una spinta dentro di noi. Quale sarà la sua forza e quanto sarà la sua resistenza non lo so. Dopo mesi di accanimento a evidenziare le ingiustizie non mi sono mossa di un passo. Continuare sa di ostinazione decelebrata. bacio
@ Brigante. vivere alla giornata. Non è in fondo questo il nostro destino? siamo presenti nell'istante perchè vivere ciò che non c'è?
@Only me: è una dichiarazione di sconfitta la tua. Oppure, veramente volgersi alla vita vera anzichè agli intrighi di pochi forse è l'unica scelta intelligente.
@enzo: delle volte anche a me sembra così, delle volte mi sembra di delegare. Ma lottare contro i mulini a vento ti fa perdere di vista la vita che ti appartiene, in effetti
@Due cosine in più: e poi si vedrà è l'unica soluzione. in ogni caso ciò che succederà non sarà dovuto quasi mai alla nostra ostinazione di cambiare le cose.
@unwise: dipende da cosa si intende per piccole. mi sembra così piccino star lì a dover trattare ogni comportamento per avere potere: è quello che fanno i potenti o gli aspiranti tali.
proprio per questo ho messo le virgolette...:)
Ah ecco. giusto...
la seconda anto.
io sono stato militante, mi sono impegnato restando nell'ombra.
quando ho visto che anche intorno a me c'era schifo ho proprio abbandonato quei "salotti".
meglio fare altro.
Un brano illuminato, Anto...ci sono dentro mille emozioni e sentimenti...c'è dentro anche tanta italianità, che quando è effettivamente tale, è altresì ricca di dosi massicce di anti-italianità :-)
Molto bello...
Bacini che è bello leggere :-)
@only me: è proprio chi si impegnato che alla fine ha un moto di vbero rifiuto.
@grazie Gilli, italiana ancora non me l'aveva detto nessuno. Baci campanilisti
@Per l'anonimo eliminato: eh anonimo, so che correrai a vedere se ti rispondo e se il tuo messaggio c'è. Ebbene non c'è più , ma mi fa piacere che sei come un tempo pieno di livore e di rabbia verso di me: lo sai che questo è per me motivo di gioia. E poi per risponderti: non contarci poi tantissimo.. il guerriero è guerriero anche se posa l'ascia.C0me d'altronde un minchione rimane minchione: qualsiasi lavoro faccia.
La fiammella della passione e dell'impegno deve rimanere sempre desta dentro di noi. Ci sono momenti in cui forse è meglio flettersi ed aspettare che passi la tempesta, ma non piegarsi. Si intravedono segnali che dicono che, probabilmente, basta sedersi lungo le rive del fiume ed aspettare...
ANTONELLA SEI UNICA!!!!
Mai riporre l'ascia da guerra, o non la dissotterri più.
antonella non posti +?
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