
Perchè non devo fare i conti con il mio essere profondo e quindi io sono identificata dai contenuti che gli altri mi attribuiscono.
Io sono le cose che tocco, gli incontri che faccio, tutto quello in cui gli altri mi rappresentano. Io divento l'applauso che ricevo.
Esisto se il mondo intorno a me mi riconosce. e se questo è l'unico modo per avere una identità, io sono costretta a strappare agli altri lo scettro del comando. la mia forza è nella supremazia che esercito, è nella mia presenza/ apparenza tra gli altri.
Ma se io comprendo che la ricchezza si raggiunge attraverso un continuo fermento della coscienza, nell'incontro con le crepitanti potenzialità della mia anima guizzante sarò troppo interessata ad ascoltarmi per occuparmi di avere un'immagine esterna ben codificata ed accettata.
Non dovrò attendere il responso del mondo sulle domande che mi porrò perchè il mondo sarà rovesciato nel profondo più fondo dell'essere misterioso e fluttuante che mi abita.
Il trono è nel centro dell'essere. Bisogna scavare a mani nude.
7 commenti:
ciao Antonella,
ti vedo sempre in gran forma... complimenti.
un caro saluto
viajando por el mundo de los blog del cual yo participo llegue al tuyo el cual me parecio muy lindo y con lindas cosas a leer que te llenan la mirada.. todo muy lindo..
Abrazos
linda semana
Saludos
Permiso para segurite y te invito a visitarme a
http://poesia-del-cielo.blogspot.com/
desde ya bienvenida
Anto, hai toccato temi che ci vorrebbe un'enciclopedia per discettarne come si deve :-)
Credo che un equilibrio tra interiorità e mondo sia la via migliore da perseguire...scavare in se stessi è un'operazione gratificante, affascinante, per i tanti misteri e le sfide che ci mette di fronte...
Ma il mondo rimane la miniera degli stimoli, la fonte dell'essere con la quale sentiamo la necessità di metterci in osmosi continua, di farci filtro facendoci nel contempo filtrare :-)
Il riconoscimento ricevuto dagli altri è un discorso a parte, probabilmente...può essere in effetti una trappola subdola, se non si è sufficientemente accorti...Tocca sempre stare all'erta :-)
Bacini da pensieri gratificati :-)
besos eres preciosa deliciosa ummmm te deseo
Molto interessante tutto questo. Saluti, Travelling
D'accordo...
ma la virtù è a mezza via...
più che mai...
altrimenti si rischia
la schizofrenia ...si alzano barriere a difesa dal mondo esterno...per tutelare il bene interiore...rivolgendo solo ad esso la propria attenzione e perdendo così ogni contatto ... e con esso diventa superflua la capacità di relazionarsi e di farsi accettare...
Dice un vecchio adagio...
perchè vuoi esser saggio oltre misura? perchè vuoi soffrire?
Per contro la ricerca vana del consenso o la gratificazione dell'attenzione altrui rischia di spersonalizzare... di rendere l'individuo estraneo a se stesso...
e la continua affermazione e difesa del potere...porta fatalmente all'isolamento...all'annullamento delle personalità forti ... al contorno di cortigiani... al sentirsi onnipotenti ...fino alla inevitabile pazzia:-)
La storia insegna.
Meglio le riunioni di condominio:-)
e le conseguenti fatiche per affabulare e convincere gli altri, con simpatia, senza essere "rompipalle" ;-)
Tu sei un puro, Paolo, per questo dici così. Ma l'interesse per l'esterno viene meno dopo esperienze fallimentari ed allora si rischia quello che dici. Non so.. ci devo pensare bene.. sento che hai ragione, Pà!
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