Vle Vicenza a Valenza: Il Sindaco Gianni Raselli, il Vice Sindaco Marilena Griva, l'assessore Regionale Daniele Borioli, il rappresentante ANPI Luigi Sanlorenzo rendono omaggio alla lapide apposta nel luogo dove fu ucciso il comandante della banda Lenti mentre tentava di fuggire.
"E' pomeriggio. E' il 12 settembe 1944. 26 giovani dai 20 ai 24 anni vengono portati ammanettati nel cimitero di Valenza e presso il muro di cinta vengono abbattuti a colpi di mitra . Furono finiti quindi con un colpo di pistola alla tempia. Il comandante di questa brigata era stato ucciso il giorno prima.
La brigata si era formata dopo l'otto settembre del 1943 . Agostino Lenti lascia l'università e torna a casa. I giovani erano stati richiamati alle armi da un bando emesso dalle autorità della Repubblica sociale . Furono moltissimi i retinenti. Agostino cercò di sondare chi era disposto a sottrarsi alla leva e far parte del gruppo. In breve tempo il gruppo raggiunse le undici unità. Avevano pochissimi strumenti per poter attuare attività di boicottamento. La loro prima vera azione fu messa a segno nel giugno del 1944 . Era stato fermato un giovane di Camagna che aveva disertato. il nucleo della banda Lenti Entrò in azione e lo liberò . Da quel momento le azioni si susseguirono a breve distanza."
La brigata si era formata dopo l'otto settembre del 1943 . Agostino Lenti lascia l'università e torna a casa. I giovani erano stati richiamati alle armi da un bando emesso dalle autorità della Repubblica sociale . Furono moltissimi i retinenti. Agostino cercò di sondare chi era disposto a sottrarsi alla leva e far parte del gruppo. In breve tempo il gruppo raggiunse le undici unità. Avevano pochissimi strumenti per poter attuare attività di boicottamento. La loro prima vera azione fu messa a segno nel giugno del 1944 . Era stato fermato un giovane di Camagna che aveva disertato. il nucleo della banda Lenti Entrò in azione e lo liberò . Da quel momento le azioni si susseguirono a breve distanza."


Il corteo attraversa le vie della città di Valenza per giungere al Cimitero dove è stata apposta una lapide nel punto preciso in cui furono trucidati i ragazzi . Qui il Comandante Polizia Municipale Valenza Andrea Remondetti e L'assessore provinciale Pubblica Istruzione Massimo Barbadoro
Ecco il corteo. Il Comandante della Polizia Municipale Andrea Remondetti , l'assessore ai lavori publici Salvatore Di Carmelo , L'Assessore al personale Gian Luca Barbero , il coordinatore Partito Democratico Francesco Bove .




L'assessore regionale Daniele Borioli.e i sindaci dei paesi vicini.
Il nostro Sindaco Gianni Raselli ....... La lapide con il nome di tutti i ragazzi
Il nostro Sindaco Gianni Raselli ....... La lapide con il nome di tutti i ragazzi
.......................... ( ci sono anch'io)
"Sull'episodio delal cattura ci sono molte versioni. Si dice persino che all'interno del gruppo vi fosse stato un traditore. Comunque è probabile che sia stata una soffiata poichè i nazifascisti arrivarono nella cascina di Madonna dei Monti ( a Camagna AL) alle prime luci dell'alba proprio dove si trovava il gruppo dei partigiani. Furono sorpresi quasi nel sonno.
Vennero caricati sui camions e trasportati a Valenza dove vi era la sede del Comando tedesco. Il comandante Agostino Lenti con Niko si trovavano in una macchina. Cercarono di scappare, ma mentre Niko riuscì a fuggire Agostino Lenti non riuscì quasi a muoversi e venne giustiziato sommariamente sul posto con un colpo alla nuca.
Il resto della formazione fu condotto durante il pomeriggio presso l'edificio scolastico di Viale Cellini .
Improvvisarono una specie di processo/ farsa. che sentenziò la pena capitale. Furono percossi violentemente e quindi portati davanti al muro di cinta del cimitero.
l'esecuzione iniziò alle ore 16,30.
C'era la vendemmia in quei giorni. E quando si vendemmia si sente sempre cantare. Durante quella vendemmia non si levò alcun suono. "l'esecuzione iniziò alle ore 16,30.
( dal libro di Daniele Borioli , Assessore Regionale della Regione Piemonte " la Banda Lenti" )
10 commenti:
Questo è il sangue dei vincitori versato per liberare un paese dalla guerra, non si dovrebbe fare in modo che vada sprecato.
grazie del post. purtroppo, come sempre, troppo sedie vuote al cimitero. valenzani: dove eravate ieri?
@Ricciolo. è vero non c'era tanta gente, ma le sedie erano vuote anche perchè tante persone hanno preferito stare sotto il porticato dato che le sedie erano totalmente al sole. Ieri mattina è stato fatto un pellegrinaggio a Camagna presso la cascina dove i ragazzi furono sorpresi. Nel pomeriggio un corteo con i rappresentati delle forze sociali e dei comuni hanno sfilato nella città di valenza fino al cimitero . davanti al muro dove furono trucidati è stata celebrata una messa. Quindi l'assessore Regionale daniele Borioli ha espresso parole davvero significative e belle.
Infatti mauro, ho voluto riportare la storia di questi ragazzi giovanissimi che non hanno potuto crescere perchè nel web non c'era quasi niente su di loro e volevo che la loro storia fosse conosciuta anche a chi non è di questa zona. l'uccisione di 27 ragazzi è una strage terribile che non deve essere dimenticata, ma anzi divulgata.
Si celebrano soprattutto le grandi storie, le vicende dei piccoli paesini passano in sordina, invece anche dei piccoli centri la popolazione ha combattutto con coraggio e spezzo del pericolo, mettendo a disposizione le loro povere cose per poter cominciare a vivere in un Italia migliore. E'questa? grazie per averci raccontato questa triste storia.
in germania non c'è stato nessuna resistenza armata.
in germania la scuola ci ha insegnato tutto sul senso di colpa collettivo. ma nessuno, ne allora, ne oggi ci ha saputo mai spiegare in maniera ragionevole perchè la gente a un certo punto non si è sollevata.
una cosa che mi ha sempre fatto sentire in colpa tanto quanto i massacri commessi.
certo, c'è stata la "rosa bianca" (tra l'altro c'è un bellissimo film di qualche anno fa che secondo me piega meglio di tanti libri come erano quei studenti.). ma in fondo erano studenti che avevano deciso di opporsi pacificamente.
da noi nessuno si è alzato, fucile alla mano, a combattere.
ho apprezzato molto il post!
love, mod
Una testimonianza doverosa e preziosa, per di più se la vicenda era poco nota. Brava Antonella, un applauso di tutto cuore!!!
Spesso quasi ci dimentichiamo, noi generazioni attuali, quanta sofferenza e generosità umana sta dietro al benessere e alla libertà dell'oggi.
Grazie
Queste sono storie di grandi uomini che rischiano la morte per i loro ideali, purtroppo a motli è andata male. Io trovo molto utili queste commemorazioni servono per ricordare cosa è stato per non rischiare che certe cose accadano. L'umanità tende a dimenticare troppo in fretta.
Buona notte, ciao.
Nell'approssimarsi del 66° anniversario dell'eccidio dei ragazzi della Banda Lenti, mi permetto di lasciare un piccolo commento. Sono il nipote di uno degli eroi trucidati a Valenza, lo scorso anno sono intervenuto con la mia ormai anziana madre (sorella di BRIATTI Jofre) nonostante il fatto che ormai risediamo nella bella ma lontana Sardegna. Ogni volta provo un sentimento di commozione profonda nei confronti di uno zio che non ho mai conosciuto e che ha dato la sua vita affinchè noi, oggi, potessimo esprimere liberamente le nostre idee. Quest'anno,purtroppo, per motivi di lavoro non potrò essere presente alla commemorazione ma vi sono vicino e vi ringrazio per quello che fate per rinnovare la memoria di chi è morto combattendo per la libertà, la NOSTRA libertà.
Paolo Murgia, Luogotenente dei Carabinieri.
GRAZIE. Se vuoi avere il programma ci puoi telefonare al numero 800 235299
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