Conferenze stampa , manifestazioni, minacce, rivelazioni , dichiarazioni e sventolio di bandiere si ripetono ogni giorno in ogni spazio disponibile. ( web, piazze, face book, radio e televisione) Sempre si sente pronunciare al seguito parole come: democrazie, cittadini, giovani , libertà, diritti, terrorismo, totalitarismo, intolleranza, tolleranza. Sono parole alle quali siamo abituati, sono immagini, alle quali siamo assuefatti. Non sentiamo più niente. Non vediamo più niente tanto ne siamo circondati da non evidenziarne i contrasti.
Ma non solo: c'è qualcosa di più grave. Ormai abbiamo oramai acquisito la tendenza ad usare tutti ( il potere , gli sfruttatori e gli sfruttati) lo stesso vocabolario svilente e volgare. Così che ci si adegua all'arroganza del potere pronunciando termini come " mignottocrazia" " Lo gnomo schifoso " " il perfido nano" " lo psiconano" " Le puttane della tv " " le orgie a palazzo Grazioli" ** e non ci rendiamo conto che la parola ci plasma e ci fa pensare e che è dalla stessa parola che nasce la filosofia del vivere e se parliamo male vivremo anche peggio.
Se usiamo le stesse parole gravi e lercie e crudeli e insensate e piene d'odio e prive di rispetto e d'amore di quelle che usa il potere, saremo noi stessi fatti di niente, saremo nutriti del nostro stesso gergo e del nostro stesso sterco. Non potremo riconoscere lo spessore profondo di un anelito amorevole, disprezzeremo l'ardore e l'amicizia, non saremo più in grado di chiamare la bellezza della vita poichè l'avremo lordata e dimenticata nel fondo più fondo della nostra anima.
Allora scegliamo la PAROLA che ci rappresenta che ci distingue e che ci fa nobili e che ci da la possibilità di emergere dignitosamente dal magma in cui il mondo sociale sta sprofondando.
**termini estrapolati da testi trovati in Internet
Ma non solo: c'è qualcosa di più grave. Ormai abbiamo oramai acquisito la tendenza ad usare tutti ( il potere , gli sfruttatori e gli sfruttati) lo stesso vocabolario svilente e volgare. Così che ci si adegua all'arroganza del potere pronunciando termini come " mignottocrazia" " Lo gnomo schifoso " " il perfido nano" " lo psiconano" " Le puttane della tv " " le orgie a palazzo Grazioli" ** e non ci rendiamo conto che la parola ci plasma e ci fa pensare e che è dalla stessa parola che nasce la filosofia del vivere e se parliamo male vivremo anche peggio.
Se usiamo le stesse parole gravi e lercie e crudeli e insensate e piene d'odio e prive di rispetto e d'amore di quelle che usa il potere, saremo noi stessi fatti di niente, saremo nutriti del nostro stesso gergo e del nostro stesso sterco. Non potremo riconoscere lo spessore profondo di un anelito amorevole, disprezzeremo l'ardore e l'amicizia, non saremo più in grado di chiamare la bellezza della vita poichè l'avremo lordata e dimenticata nel fondo più fondo della nostra anima.
Allora scegliamo la PAROLA che ci rappresenta che ci distingue e che ci fa nobili e che ci da la possibilità di emergere dignitosamente dal magma in cui il mondo sociale sta sprofondando.
**termini estrapolati da testi trovati in Internet
13 commenti:
Sono d'accordo. Un abbraccio!
Che bello,brava, bravissima, tutta verità quello che hai scritto
Anch'io mi associo perchè d'accordissima
Un bacione
La parola meriterebbe molto più rispetto, concordo Antonella...non solo chi la usa volgarmente arreca danno al senso del bello e del vero, ma anche chi la deforma, chi la banalizza, chi la strapazza in modo maldestro...
Non si può avere un atteggiamento postivo verso il mondo, verso la vita, verso gli altri, se si parte con un passo falso che calpesta il linguaggio...
Che poi a mio avviso non è tanto questione di volgarità in senso banale: si possono scrivere cose sublimi anche usando le cosiddette "parolacce"...tu stessa in questo tuo blog poetico-esistenziale usi sovente parole forti, ma nei tuoi discorsi spiccano lucenti, come diamanti emersi dal mistero di un una miniera di passione linguistica...
La volgarità vera è quando si sente che il linguaggio viene tradito per scopi meschini, per utilitarismi rozzi e di bassa lega...concludendo: ben scritto davvero :-)
@Gillipixel: commento perfetto. Intendevo proprio arroganza e volgarità in quel senso. Hai scritto ciò che penso. Come ha fatto? e soprattutto chi sei?
Graziev Rosy, nella tua filosofia di vita la volgarità è distante mille miglia
@Grazie wal€, insomma bisogna osare come dice il tuo blog osare
@->Antonella: mah...sono semplicemente uno che quando legge cose scritte bene, prova un senso di soddisfazione :-)
Ciao Antonella, vado via per alcuni giorni.
Ciao Stella!! In ferie, immagino. Divertiti!! Bacio
Ti dirò: mi son trovata a fare le tue stesse condiderazioni.
La "salvezza" passa anche attraverso noi, e la capacità di non lasciarci prendere dall'odio e dal gusto dell'invettiva fine a se stessa.
Ciao.
Va bene, capito. Io figurati se ho già scelto la parola che meglio mi rappresenta, però voglio vedere qual'è la tua. Una parola sola per rappresentarti! Una sola? O meglio una foto? O un blog intero fatto di migliai di parole. Bel post, post sincero? Cos'è la sincerità? Quando lo hai scritto ti ci sei trovata bene dentro, ma adesso? Sei ancora lì o sei volata altrove dove non possono raggiungerti i complimenti? Sono al limite del magma, non emergo ci volo sopra, se finisce la benzina DENTROOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO.
Enne, infatti, infatti, durissima la cosa è doveroso provare.
Piero carissimo, come fai a dire che volo via? sono ben ancorata e la mia parola spero tu la conosca.
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