
Pensare di amministrare una società vuol dire mettersi nei panni della gente? Di quello che pensa? Di come pensa? Cioè di accontentarla in qualche senso, di soddisfare i suoi bisogni?
Mi è difficilissimo. tutte le volte che ci provo ho un senso di inquietudine. Perchè per poter definire la gente è necessario una omologazione che la sottenda e la definisca. Anche se le scelte della vita di ognuno paiono individuali , sono tutte inserite all'interno di un recinto di possibilità stabilite ed ordinate dal vivere comune. Altro che vita sempre individuale ed individuata! Questa è una grossa ma grossa minchiata. Siamo presi e braccati. per quanto mi senta estranea sono dentro e in questo dentro ci nuoto come un pesce muto e prigioniero. Non capisco la gente, in fondo. La immagino e la ipotizzo, ma è sempre altra, è sempre diversa da me. Lontana. Mi sento nel giusto ed anelo, per la gente, un futuro che, questa, invece non vuole . Perchè non so cosa vuole la gente. E malgrado la ami lei non mi comprende e non mi ama. Aspiro ad una vita sociale dove il sociale sia uno spartiacque tra il sistema e l'individuo creativo e vitale. Ma il mio linguaggio ha suoni e valori personali. Intimi . Sotterranei. Io stessa sono guidata da un flusso tenebroso. A volte precipitoso. Demoniaco.
Pensavo che la Lista Civica raccogliesse più consensi. Perchè sinceramente impegnata, onesta, veramente attiva e laboriosa. Invece no.
Mi è difficilissimo. tutte le volte che ci provo ho un senso di inquietudine. Perchè per poter definire la gente è necessario una omologazione che la sottenda e la definisca. Anche se le scelte della vita di ognuno paiono individuali , sono tutte inserite all'interno di un recinto di possibilità stabilite ed ordinate dal vivere comune. Altro che vita sempre individuale ed individuata! Questa è una grossa ma grossa minchiata. Siamo presi e braccati. per quanto mi senta estranea sono dentro e in questo dentro ci nuoto come un pesce muto e prigioniero. Non capisco la gente, in fondo. La immagino e la ipotizzo, ma è sempre altra, è sempre diversa da me. Lontana. Mi sento nel giusto ed anelo, per la gente, un futuro che, questa, invece non vuole . Perchè non so cosa vuole la gente. E malgrado la ami lei non mi comprende e non mi ama. Aspiro ad una vita sociale dove il sociale sia uno spartiacque tra il sistema e l'individuo creativo e vitale. Ma il mio linguaggio ha suoni e valori personali. Intimi . Sotterranei. Io stessa sono guidata da un flusso tenebroso. A volte precipitoso. Demoniaco.
Pensavo che la Lista Civica raccogliesse più consensi. Perchè sinceramente impegnata, onesta, veramente attiva e laboriosa. Invece no.
6 commenti:
Non lo vedo un disastro.
Una lista civica, che non è un partito, spesso spaventa, o comunque non viene capita.
Specialmente quando la lista è giovane, fatta di gente che ha sempre lavorato nell'ombra, fiera del proprio essere, anzichè girare per le città mettendo in mostra sorrisi (e canini aguzzi).
E, altra considerazione: chi ha votato Civica non ha votato il "segno", ma la persona. E questo dovrebbe essere un riconoscimento piacevole.
Ti ringrazio per ciò che hai scritto. Mi aspettavo di più. Chissà perchè.
Ciao Antonella,
ho visto che sei passata dalle mie parti.. grazie !
Sei impegnata in politica ??
ciao
chi lo dice che la vita è individuale? macchè... per questo bisogna ogni tanto guardare a noi e smetterla di pensare agli altri, alla gente! un abbraccio affettuoso !!!
ho trovato questo articoletto:
Il Pd di Franceschini, che aveva giocato tutta la prima parte della sua campagna elettorale sulla "serietà" dell'impegno europeo (ricordate la polemica sulle candidature multiple di Berlusconi?), si è impantanato nei romanzetti pruriginosi confezionati da Repubblica senza alcun vero vantaggio nelle urne. Per questo il Pdl avrebbe avuto tutto lo spazio per uno scarto politico vero, per dimostrare che chi governa dispone di una panoplia elettorale più ampia, più convincente, più concreta.
impegnata io? No. ciao a presto
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