Dei momenti mi pare che scrivere un testo con la consapevolezza e la volontà di diffonderlo on line al mondo abbia una valenza trascurabile.
Alcuni momenti ho invece la triste sensazione che questo nostro scrivere ci porti ad una specie di pazzia legittimata , oppure ancora peggio che consenta e giustifica quella pazzia che già è in atto in noi. Sottolineo: in atto in noi. Pulsioni di cui inconsciamente ci vergogniamo e non vogliamo rivelare le trasformiamo in affettazioni salottiere. Noi ...
Noi. Perché non mi escludo da questo riferimento , benché come tutti voi io mi senta migliore e diversa.
Ma è un inganno.
Questo dilemma ha cominciato ad affiorare nella mia mente dapprima in modo impreciso, poco riconoscibile, incerto confuso. Poi sempre più chiaro. Fatale.
Il problema non è tanto, non tanto che siamo pazzi, beninteso. Perché molti di noi lo sono.
Alcuni non hanno assolutamente capacità di discernere i vari elementi di un fatto, altri hanno delle certezze criminali, altri ancora, incapacità totale di rapportarsi all’esterno, alle donne in particolare o al mondo nella sua globalità innocua e nello stesso tempo minacciosa e inquietante.
Ma il fatto che queste persone, noi, che scriviamo con queste incongruenze mentali, non solo non ci controlliamo e non ci sforziamo di tenerle a bada, ma ancor peggio , le esibiamo come norme morali, come temperamenti da emulare (come massime di vita istituzionali.) Per questo. Per questo motivo, scrivo e penso e vi metto in guardia:
ATTENZIONE : il BLog è pericolosissimo.
Vi faccio un’esempio. Ma che ho sperimentato di persona.
Una persona affetta da disturbi psichiatrici con tendenze maniaco / ossessive e criminali decide di aprire un blog.
Certamente se voi lo vedeste in faccia ( gli occhi allucinati , lo sguardo vitreo, i movimenti del corpo scoordinati, i gesti invasati, voi, dico voi tutti lo riconoscereste subito per quello che è e gli dareste l’attenzione e la comprensione misurata alla situazione. Magari anche un'attenzione terapeutica ( perchè non è vero che siamo tutti uguali : c'è chi ha forza nel carattere e chi è debolissimo e di questo dobbiamo farci carico noi che scriviamo)
Invece questa persona scrive nel blog. E io gli rispondo. Magari non comprendo veramente e legittimo le sue parole scrivendo: “ belle parole” Bravo” " splendide parole”
Vi lascio a voi immaginare le conseguenze che vi possono essere.
Ma, se pure non vi fossero conseguenze, diciamo, a livello pratico, lo stesso si innescherà un meccanismo perfido e sterile che non porterà altro che all’emarginazione di questa persona , all’avvallo delle sue ossessioni, all' inasprimento delle sue limitatezze.
Questo automatismo, al quale con l'andare degli anni e delle azioni, ci potremo persino abituare (come ci siamo abituati e anzi ci sembra normale che la telecamera in TV inquadri il culo delle donne invece che il viso) , non potrà che portare ad un appiattimento mentale, un irrigidimento morale di tutti noi che scriviamo e commentiamo.
Questa cultura dell'adulazione e della legittimazione di QUALSIASI PAROLA ci porterà ad un impoverimento della società e mi sono tenuta leggera.
Si è notato?
28 commenti:
Hai ragione, dietro al blog si possono nascondere tante strane personalità... Purtroppo questo è il rischio della rete.
anche internet ha il suo telecomando come la TV, sta a noi saper scegliere cosa vedere e cosa cliccare...
Ciao bacio
La tua saggezza la tua sagace attenzione non pone in essere avvertimenti o finte emozione...Un bacio sincero.
Letto e riletto: guardato come si fa con un quadro. Accadono cose strane a volte, tornano vecchie sensazioni, antichi giudizi e lontane cicatrici; non mi fanno più male ma le ricordo in modo nitido, sono una vecchia pazzia e il suo feroce antagonismo.
Vorrei dirti che sono d'acoordo ma, nel mentre, mi è nata questa in testa e te la posto ugualmente. c'entra molto più di quanto tu possa pensare. Questo post è di una bellezza e lucidità disarmante.
Non guardarmi.
Mi ferisci.
Richiami suoni che ancora
galleggiano
su acqua stanca di chiudersi
sopra sogni non finiti
di sognare.
Fammi andare che ai silenzi
bisogna crederci come
alle parole liberate
nel vento.
Sei viva e dritta
un panorama completo
dal primo all’ultimo rigo
non parte o comodo
rifugio.
Fammi andare che io non ci credo
più.
Non mi vedo più.
Sono d'accordo.Ma il blog avalla il gioco dell'ambiguità,il separare realtà da fantasia,il divertirsi a provocare.Per vedere l'effetto che fa.
Antonella, come hai fatto ad avere la neve?
Grazie se me lo spieghi.
ciao
@Roberto: la natura del blog nel celarsi e nel non essere presente in prima persona alle cose che si dicono sembra come dare l'immunità per le deviazioni mentali. il permettere l'ambiguità è la cosa meno pericolosa. d'altra parte non è la questione di mentire( che questo lo si può benissimo fare anche vis a vis ) perchè anche " nella mensogna" come scriveva Moravia, si può e si è altrettanto reali che nella verità cioè ci si rivela aglib altri . ma il punto è che PALESARE le proprie distorsioni mentali non riconoscendole come tali, ma anzi mostrandole come trofei di vittoria , perchè sei nascosto non hai nome non sei nella tua piazza di paese è questo che sento come un ostacolo alla comunicazione vera, alla crescita personale e collettiva. Al processo di maturazione e miglioramento di noi stessi che spero noi tutti ci auguriamo e per la società e per noi stessi.
@ Rosy : vai nel post precedente c'è un linguaggio html che puoi copiare anche tu . baci
@ Salina: ho capito che hai vissuto qualcosa di sofferente. Quello che hai scritto è meraviglioso e angosciante. non voglio dire nulla perchè lo sento molto.non voglio rovinarlo con parole. come tu dici ed anch'io to dico: ai silenzi bisogna crederci. un abbraccio
Mi sembra francamente che dare ai blog il compito di legge Basaglia ad hoc significhi investirli di un compito che non è il loro.Se si pubblicassero certre email allora:)Ciao
Grazie per la neve...bacio
Quello che tu hai capillarmente descritto nel tuo post... è in realtà ciò che può "nascondersi" dietro qualsiasi forma di "interazione" virtuale, nel web. Chat, messaggeria istantanea, tutto ciò che ti porta ad interagire con qualcuno che tu "non conosci" realmente.... può rappresentare un "rischio"... il rischio di avallare comportamenti che vanno dal bizzarro al patologico da parte di chi si affaccia a questo mezzo a volte talmente "impersonale".... Il Blog, forse, rappresenta qualcosa in più rispetto alla messaggeria istantanea, perchè permette, comunque, un'interazione più "protetta"... perchè leggere e "rispondere" avvengono in tempi più lunghi rispetto alla chat... e lasciano a chi legge il tempo di metabolizare ... Comunque, personalmente mi sono affacciato a questo mondo per curiosità e anche perchè mi piace "osservare" e "conoscere" l'essere umano, compreso me stesso...
Ma hai ragione quando dici che può diventare pericoloso, soprattutto l'irresponsabile "sostegno" che si tende a dare anche alle cose più assurde che vengono scritte su questi spazi, perchè a volte si tende più a raccogliere "consenso" che non ad interagire realmente, e a "scambiarsi pensieri e sensazioni"...
Come tutto ciò che viaggia ormai attraverso la rete, può portare grandi vantaggi e essere utile, così come può creare grandi danni ed essere totalmente inutile o addirittura dannosa....
A presto
@Roberto: la Legge Basaglia ha riconosciuto la pazzia come una condizione non vergognosa e da nascondere al mondo e perciò ha permesso la chiusura dei manicomi intesi come ghetti inumani. Non comprendo come può il blog sostituirsi ad una Legge che poi ora non esiste più se non con art. mantenuti dalla legge 833 che ha istituito i servizi sanitari. O forse il Blog in qualche modo se ne interessa nel momengto che si parla dell'Uomo e come diceva Basaglia: La follia è una condizione umana.
Certamente non attribuisco tutte le disgrazie dell'umanità al blog, ma volevo mettere in evidenza l'importanza che può avere uno scritto lasciato pubblico in visione a tutti . Assume rispetto ad una lettera privata rivolta ad una sola persona un peso diverso.
Le mail sono paragonabili ad una lettera diretat ad una persona in particolare. Chi scrive ad un pubblico deve assumersi una responsabilità diversa.
@ Maurizio: un aspetto rispecchia in linee generali l'interazione delle messaggerie quando appunto c'è un confronto quasi epistolare anche se pubblico. ma il Blog (rispetto ad una messaggeria che ha pur sempre i connotati di un incontro quasi privato/ o di piccola nicchia ) ha un peso maggiore nel momento che tu come avessi l'autorità e il potere di un giornale pubblichi un testo inerente ad un tema . In quel momento tu, volente o nolente puoi avere un influenza pari al giornalista di grido. E questo devo dire che è un aspetto inquietante. Estrapolato intendo ed inserito in realtà umane sconosciute
@UIFPW08: Niente finte emozioni. per me è una regola .
Il primo passo verso la follia è credersi saggio. (Fernando de Rojas)
Sinceramente, per quanto difficile, l'instabilità mentale è ancora una cosa che mi scandalizza meno della guerra...
@Maurone. E' vero! Ma quanti conflitti nel mondo sarebbero stati intrapresi se chi governava le sorti del mondo non fosse stato un " mentalente instabile" ? ( guarda Bush, Saddam Hussein, Hitler, Mussolini ti sembravano normali?)
Uno statista sano di mente non può augurarsi una guerra per il popolo
Guarda Antonella... ancora mi chiedo se è insanità di mente o pura, malvagia, stronzaggine, quella che induce certe persone che governano le sorti degli stati ad intraprendere una guerra, che ricorda, da sempre, fa ricco qualcuno, sulla pelle di tanti, tantissimi, troppi...
Un abbraccio per tutta la giornata!
@Maurone: me lo chiedo anch'io !!! un affettuoso saluto !
Mamma mia che post tosto!
Complimenti per analisi e contenuto.
Comunque e' il gioco del blog: esserci e non vederci.
Buona giornata
Michele pianetatempolibero
Riporto Un intervista rilascia at da Luttazzi sul tema Blog ( come motivazione alla chiusura del suo blog)
la posizione di Luttazzi. «Il blog è una forma di comunicazione che contiene un'illusione da smascherare: quella del mezzo democratico che mette sullo stesso piano chi produce i contenuti e chi li mastica». Ma perché? Perché è un'illusione? «Se si vuole incidere sulla realtà, è meglio viverci in mezzo. Il blog fa vivere in tutta un'altra dimensione. Il mio blog diventa me: i commenti del pubblico entrano nel blog e a loro volta diventano me. Come la tv, anche il computer non è un semplice elettrodomestico che sta fuori di me: è un'estensione dei nostri sensi. La tv è un'estensione del tatto e il computer della nostra materia grigia. Scriviamo e riceviamo direttamente sul cervello. Il blog diventa un ipnotico molto potente. Se coniughiamo la potenza della tecnologia con l'ignoranza diffusa degli utenti, si crea un circolo vizioso molto deleterio».
Ah, ecco: l'ignoranza. Quindi il tema non è la tecnologia ma il modo in cui la viviamo... «No: il blog non è una forma neutra» insiste Luttazzi: «Il blog connette il mio cervello con quello degli altri in un modo che diventa pericoloso».
Come hai fatto a scoprirmi? si va beh , ho gli occhi da pazzo, ma dai, lasciami il mio blog , almeno li posso esprimere la mia follia.:)
"L'ha detto internet": ormai questa è una frase tipica di chi crede che un'affermazione o notizia letta qui diventi automaticamente verità o sia quantomeno attendibile. Tempo fa si diceva "l'ha detto la televisione". Sono cambiati gli strumenti ma non la loro manipolazione della realtà: anzi questa è aumentata. Non per niente si parla di "realtà virtuale", duplicazione e moltiplicazione di quanto accade. Con la "democraticità" di internet e la possibilità a chiunque di scrivere qualsiasi cosa si è quindi accresciuta la pericolosità di incontrare deformazioni, falsità, eccessi, pulsioni negative quando non obbrobriose. I pericoli sono aumentati in modo esponenziale e le difese etiche si sono abbassate. Su internet non c'è tutto ma sicuramente c'è tutto il peggio. Occorre uno sguardo puro per non lasciarsi coinvolgere. Questo blog è una piccola isola dove la "moralità" si manifesta nel modo migliore.
con i blog spesso siamo quello che vogliamo essere, ma sarebbe meglio essere solo se stessi...SEMPRE!!!
basta non prendersi troppo sul serio, come in tutte le cose...
@Holden: come posso contraddirti ? la tua follia è speciale.
@fratello vento: .. venendoti a leggere mentre ci racconti le storie dell'umanità certamente ci si rasserena un po' un saluto caro
@Pietro. sembra una cosa semplice invece non lo è. ora vengo a vederti arrivo
...il rischio della Rete!!!
Un abbraccio ;)
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