mercoledì 18 giugno 2008

Sono io

Sono io . Quella che è passata di qua. Prima di voi.
Sono io vedete ? Non ingannatevi dall'aspetto mansueto. Sono io che ho le frecce e l'arco per lanciarle. Sono io che ho camminato per prima sulla sabbia vergine. Cancello le impronte. Voi non mi vedete. Ho il passo silenzioso da guerriero
Sono dietro ai cespugli. Non sono nuova di qua. Ho già visto. Ho già combattuto. Ho già vinto altre battaglie simili . Conosco la procedura.
Sembrava...... vero? sembrava di potermi battere. Quale sbaglio! Io questi sbagli non ne faccio mai. So stimare il nemico e non lo sottovaluto.
Egli è mio pari sino a che non l'ho battuto. Non abbasso la guardia. Sono tesa e attenta. Non mi illudo d'avere terreno migliore. Per tutto il tempo sono concentrata sulla battaglia. Ed anche quando le luci si attenuano e la tregua fa respirare un poco, io rimango con gli occhi aperti e ascolto i suoni ed i rumori pronta a scattare al primo segnale di pericolo. Poi quando l'ho sconfitto posso schiacciarlo come un insetto. Ma solo allora canto vittoria.
Mi vedevi affettuosa, cordiale: lo sguardo dolce , la testa reclinata sulla spalla, ma ti sei ingannato. Ero sempre io la bestia feroce. Con gli artigli retrattili. Sempre io. . Se non mi trovavi a volte era perchè, come falco perlustratore, mi ero alzata in volo. Non te l'aspettavi vero? Adesso sei trasecolato. Adesso sei dispiaciuto come un ladro colto in fragrante. Chiedi perdono.
Nessun perdono. Hai perso, vedi. Dovevi pensarci. Credevi d'essere stato il primo a tradire? a mentire? Il primo a cercare di ingannare? a cercare di ingannarmi?
Non si è mai i primi nelle malefatte. Ricordalo. Sono io che sono passata prima di te. Ma ho cancellato le impronte.

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