
Il mio cervello la maggior parte del tempo vive bene. Macina continuamente e da ordini chiari alle mani, alle gambe agli occhi. Le mani fanno tutto senza calore. Schiacciano pulsanti. Spostano oggetti. Gli occhi guardano con progetti precisi. Hanno un percorso da seguire. Hanno un’indicazione chiara. Sono molto produttiva in questi momenti. Il cervello a volte rimane sconcertato da certe manifestazioni della bestia. Ma sa di avere sempre la meglio su di lei. Lascia andare il guinzaglio come un padrone tollerante e comprensivo.La bestia allunga il collo e tira. Sembra sempre che sappia dove andare. In fondo lo sa. E’ diretta, è esplicita. Non si domanda nulla. Cerca di afferrare a morsi senza mezzi termini.
Altre volte nei casi in cui la bestia non è stata appagata o lo è stata troppo cerca la solidarietà del cervello e lui, il mio cervello ( in fondo ingenuo ) l’ha seguita.Devo dire che in quei casi il mio cervello si è perso dolorosamente nel labirinto della sua volontà. Si è rovesciato con tutta la botte nella cascata. Non aspiro a ripetere questo volo per quanto anche questo abbia avuto le sue attrattive .Distruttive per la verità.
ma che bello no? quando la bestiolina se ne va per conto suo ad esplorare la zona di caccia quando si sveglia dal letargo senza che tu abbia fatto nulla proprio nulla per richiamarla e tu sai di non essere lei e lei sa di essere solo una cosa effimera che non si chiede quanto tempo vivrà e

Si gira. Comincia a tirare il guinzaglio. Se ne va. Ti lascia lì da sola a cercare di spiegarti, a cercare di fare ancora. Di vivere una cosa che non avevi cercato.
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