giovedì 28 febbraio 2008

La bestia, il cervello e il tempo sufficiente

Ci sono due elementi molto ben definiti: la bestia ed il cervello. Il mio cervello. Beato Lui.
Il mio cervello la maggior parte del tempo vive bene. Macina continuamente e da ordini chiari alle mani, alle gambe agli occhi. Le mani fanno tutto senza calore. Schiacciano pulsanti. Spostano oggetti. Gli occhi guardano con progetti precisi. Hanno un percorso da seguire. Hanno un’indicazione chiara. Sono molto produttiva in questi momenti. Il cervello a volte rimane sconcertato da certe manifestazioni della bestia. Ma sa di avere sempre la meglio su di lei. Lascia andare il guinzaglio come un padrone tollerante e comprensivo.La bestia allunga il collo e tira. Sembra sempre che sappia dove andare. In fondo lo sa. E’ diretta, è esplicita. Non si domanda nulla. Cerca di afferrare a morsi senza mezzi termini.
Altre volte nei casi in cui la bestia non è stata appagata o lo è stata troppo cerca la solidarietà del cervello e lui, il mio cervello ( in fondo ingenuo ) l’ha seguita.Devo dire che in quei casi il mio cervello si è perso dolorosamente nel labirinto della sua volontà. Si è rovesciato con tutta la botte nella cascata. Non aspiro a ripetere questo volo per quanto anche questo abbia avuto le sue attrattive .Distruttive per la verità.
ma che bello no? quando la bestiolina se ne va per conto suo ad esplorare la zona di caccia quando si sveglia dal letargo senza che tu abbia fatto nulla proprio nulla per richiamarla e tu sai di non essere lei e lei sa di essere solo una cosa effimera che non si chiede quanto tempo vivrà e perché. Allora cominci a sentire. A sentire proprio la pelle vibrante. Il tuo corpo è presente. Palpita e ritrovi certe parti del tuo corpo da cui ti eri distratto: il senso del tatto nelle mani, il freddo dell’aria,i suoni intorno. . sei sensibile come un diapason. La bestia diventa potente e autonoma. Sceglie da sola. Risponde. Prende. Allora ecco che arriva l’inganno.Questo essere presente.... essere li, piena di passione ti fa credere che sia una cosa per sempre. Ti fa credere che sia una cosa stabile come andare a fare la spesa oppure mangiare.... Così che il tuo cervello ( pazzo) si intromette in questo idillio di sensi e vuol quasi fare da padrone .. allora chiedi, allora parli, allora ti commuovi. Sei piena di sentimenti e ti perdi nell'equivoco . Parli di rapporti,relazioni affinità e il rapporto diventa un essere legati. Diventa un impegno. Ma lei , la bestia non vuol sentir ragione.

Si gira. Comincia a tirare il guinzaglio. Se ne va. Ti lascia lì da sola a cercare di spiegarti, a cercare di fare ancora. Di vivere una cosa che non avevi cercato.

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