
Sto lavorando contro me stessa. Mi sto facendo a pezzi. Mi sto stracciando in tanti piccolissimi pezzi come fossi un giornale già letto. Non lotto affatto stasera. Ho allargato le braccia e strane pulsioni distruttive m'hanno legato i polsi alla ringhiera per dilaniarmi le carni e spezzarmi il cuore. Oh, so essere amabile! Domani lo sarò. E' semplice : il capo reclinato da un lato ed il sorriso tenue nel viso pallido e gentile. Le mie capacità persuasive sono testate da tempo e conosco i tempi, i silenzi, gli sguardi che dicono, gli occhi che chiedono, i bisogni nascosti, l'aggressività rimossa. Il senso nuovo di attrazione e repulsione insieme. Lo spingere il gioco al massimo dell'emozione. La mia fantasia mi permette qualsiasi eccitazione. Sono io che progetto le voglie, sono io che richiamo il desiderio. Eppure questo pensiero d'averti mi sfianca. Mi stanca. Mi annoia, infine. E' già successo, già pensato. già archiviato. Già perso. Potrei persino dirti come andrà a finire: io ti avrò una sera di queste. Già il pensiero mi pare scandaloso. Avere a che fare con il tuo corpo SCONOSCIUTO mi disturba. E poi il resto.. fatto solo di avvicinamenti, di allontanamenti. Ricordo. E' come se ti avessi già amato. Già lasciato. Già dimenticato. Domani.