Postato da un amico il 5 Marzo 2008:
"Ieri mi è capitato di fare sesso come di rado mi succede: una”sessione” di sesso selvaggio,dove ogni azione di uno provoca una reazione dell’altra che a sua volta innesca una....mi avete capito: in pochi attimi tutto si trasforma in qualcosa di animalesco,dove sono gli ormoni e l’istinto a parlare e mi sembra strana l’espressione “fare l’amore” a proposito di sesso a livelli simili.In certi momenti l’amore si ritira in buon ordine e lo si farebbe anche con persone che si odiano.
Per farlo veramente bene bisogna che entrambi lo desiderino e che siano il più possibile rilassati e con la mente sgombra da tutto ciò che esula dalla ricerca del massimo piacere. Le mie esperienze come quella di cui sopra sono state e sono tuttora piuttosto rare,anche perchè le donne si riempono la bocca con la parola amore,hanno l’amore che le pervade tutte e si dimenticano che l’amore si nutre anche di buon sesso.
A me sono quasi solo capitate donne Mastro Lindo convinte di avere esaurito la propria parte aprendo le gambe ed incrociando le braccia,aspettando che la manna arrivi dal cielo,donne piene di sensi di colpa che non sono mai state sfiorate dall’idea che solo con la partecipazione si riesce a non sentirsi usate,donne Swatch che “facciamo presto che alle cinque devo andare”, donne che sono state educate all’esclusiva soddisfazione del maschio e si avvicinano al letto come ad un patibolo e potrei continuare ma mi fermo.Si parla tanto di crisi del maschio,del suo ruolo incerto in un mondo di veloci cambiamenti e della sue ansia da prestazione:io odio la burina ostentazione ma sono sicuro delle mie prestazioni sempre che la controparte partecipi con il mio stesso entusiasmo e passione. Non bisogna dimenticare che il miglior afrodisiaco è il vedere il partner coinvolto nel sesso come e più di noi mentre vederlo attendere la fine delle manovre con la faccia della vittima sacrificale smonti persino le migliori intenzioni e gli appetiti più sani."
Scusami. Ti ho preso il tuo post e l'ho incollato qui. Ti arrabbierai, ( spero che questo non pregiudichi la nostra amicizia: ti leggo poichè mi interessa cosa pensi. ) ma voglio scrivere su questo modo di vedere il sesso che è tipico dei maschi. Voglio dirti quello che sente una donna. E quella donna sono io. ( ma va ?!)
Non riconosco nulla di ciò che hai scritto. Non parlo , io, così di sesso o d'amore che poi sai, per me è assolutamente imprescindibile. Perchè il desiderio che ti porta a fare sesso è confuso e fuso in una miriade di sentimenti e sensazioni che non so come riesca tu a separarli da quello che viene definito " amore" .
L'amore non ha solo una faccia. Dobbiamo finirla di mitizzare questo Dio "Amore ".
L'amore non è un sentimento verginale, scevro da pulsioni oscure. Non è come fosse un angelo immacolato risplendente di luce propria santificata.
L'amore è una sensazione umanissima e contaminata da molte percezioni contraddittorie. E queste, a loro volta, sono influenzate dal momento psicologico personale, dalla capacità di sentire dell'individuo, dal bisogno di essere, dall'odio, dalla competizione, dalla propensione caratteriale, dalla profondità della propria anima e dai fantasmi inesplicabili che abitano le nostre viscere.
Ciò che muove il desiderio cioè la voglia di scopare, di essere toccata e di toccare è un meccanismo misterioso. Ancora adesso io personalmente non so spiegarmi come mai ad un certo punto sento " voglia" di un uomo che magari non rispecchia quei canoni che ho ben prefissati dell'uomo desiderabile, quelli che poi conosciamo tutti: bello, giovane, intelligente generoso ecc ecc.
Un mio amico si lamentava come te che lei non partecipava.
Sappiate ragazzi, che se lei non partecipa è perchè non vi desidera. Punto.
Non " sente" nulla o " sente" poco e magari dipende anche da voi, da come vi siete mossi. Una parola detta male. un gesto. Un comportamento e l'ardore si spegne. L'ardore, l'amore. il desiderio, la voglia. Che ha un nome solo, che ha un calore unico. E' nel cuore e nel cervello e nella fica. Diventa sangue, diventa fame.
Non è un problema di tecnica, (sono sicuro delle mie prestazioni )ma di passione, di anima, di coinvolgimento. Di disponibilità al sentire . Di riconoscimento delle vibrazioni, di empatia con l'altro. Bon
( "amami per un'ora , ma perdutamente" come dice Gianna Nannini )
P.S. l'inefferabilità e l'illogicità del desiderio è dimostrata anche dal fatto che le parole del tuo post (da cui sono discordante) Le " sento" , invece, profondamente erotiche.
( come darsi in finale una bella zappa sui piedi oh yeah )