mercoledì 4 dicembre 2013

NUOVO UFFICIO DI COLLOCAMENTO







Non riesci a trovare lavoro?
Il tuo curriculum non e' presentabile?

Non sei specializzato in nulla e non hai basi culturali?

oppure vuoi guadagnare facile? Vuoi fare carriera?

Oppure sei solo una  ricca signora annoiata  che vuol passare i pomeriggi fuori casa? 
magari uno che sta sbarcando il lunario non avendo un mestiere in mano E con un curriculum lungo come un prefisso telefonico? 
NON  TI RESTA CHE UNA COSA SICURA DA FARE!
 Entra in politica!
 O meglio: entra in qualche formazione partitica ed  assicurati il tuo strapuntino.
Milioni di italiani in questi anni hanno intrapreso questa strada che puo' dare molte soddisfazioni ed assicurarti un'esistenza agiata (almeno fino a quando la Finanza non indaga).
Il settore della politica si sta rivelando uno dei piu'redditizi della nostra economia. Lo ha dichiarato proprio oggi la Corte dei conti. 


Non è necessario avere alcuna competenza: anzi certi movimenti  accolgono  a braccia aperte soprattutto gli avventurieri e quelli senza arte e ne' parte, nessun diploma, nessuna preparazione culturale e men che meno esperienza nel servizio pubblico. 

Nuovi partiti e nuovi movimento sono pronti ad accoglierti  chiunque tu sia basta che tu sia capace ad urlare che così non si puo' andare avanti, che  bisogna cambiare le cose
 ( non è necessario sapere  cosa ) 
 Questi partiti/ movimenti  sono  aperti a qualunque provenienza. Se eri di destra puoi passare a sinistra,  fai il salto della quaglia e se qualcuno   fa delle rimostranze perchè il giorno prima ti ha visto con un'altra bandiera ,  puoi sempre dir loro che stai confrontandoti con altre realtà è una frase che fa fico da matti!!! 
Le porte sono sempre aperte...entra anche tu in politica!

MADE IN VALENZA AL GALOPPO



domenica 1 dicembre 2013

venerdì 29 novembre 2013

POLITICA CONSUMISTICA


Che dire ormai della politica ridotta  da espressione massima della vita pubblica  ad una sorta di  luogo di saccheggio da parte dei più disparati avventurieri che si avvicinano ad essa solo per cercare visibilità o peggio per  avere uno stipendio per vivere?  Nulla. 
A questo punto il post potrebbe essere terminato.
Mi pare di avere detto tutto.
Quando mi  attivo,  in qualche modo per la mia città, giacchè non intendo altro modo la politica se non  come azione funzionale e  costruttiva rivolta a favore del luogo dove vivo e non come  chiacchiere da bar sulla situazione nazionale internazionale di cui sappiamo sempre pochissimo, insomma dicevo che, mentre mi occupo con i mezzi che possiedo della mia città mi pare di  confondermi tra i piazzisti della politica, quelli che presenziano nelle piazze e nel web con gli slogans adesso anche reperibili già belli e confezionati per fare effetto nell'italiano pigro e distratto. 
Consumisti della politica. Persone incompetenti. direi ignoranti. Ma anche pieni di presunzione, di arroganza e, cosa peggiore, di cattiveria.
Mi pare, infatti, che più che una atmosfera di collaborazione , di creatività, di condivisione si lavori   avvolti da una rarefatta animosità  che mette disagio.
Delle volte non ne posso più.  
Ci sono prati e amori che hanno bisogno di me ed io di loro.
Mi pare che il mio impegno  debba essere speso per cose più nobili.
Ho i miei adorati figli e un compagno la cui presenza  e sostegno morale mi permette di essere piena di energia e di vitalità.
La politica  degli inchini, dei raggiri, delle strategie non è una attività che possa migliorare le cose intorno a noi. 
La politica  che serve, quella  che si compra,  che si cede in cambio di favori e di piccoli privilegi ha preso una strada che allontana dalla  ricostruzione, dallo sviluppo, dalle buone idee, dalle spinte umanitarie e dallo spirito solidale
Dalla fratellanza. .
Delle volte non ne posso più.
Perchè camminare in questi sentieri alla fine infanga anche i miei stivali
Perchè respirare questa aria mi intossica in ogni caso.
Anche se a volte mi pare che sia possibile  muoversi diversamente, allontanare con le mani ed il cuore quest'aria mefitica per  poter respirare  nuovamente. Ma è un'illusione. 
Delle volte non ne posso proprio più. Ora, per esempio.