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E' capitato a tutti di imbattersi in quel particolare individuo che utilizza un qualsiasi suo potere in modo arrogante e fazioso. E' una tentazione che ha origini ataviche quella di prevalere su chi è , in una particolare occasione , in posizione subalterna , per poter dire: " Ehi , qui comando io"
Non è necessario essere direttori generali o assessori o amministratori delegati: basta anche essere custodi di una scuola, fattorini di una ditta ed anche mozzo di una nave. Insomma basta avere una funzione qualsiasi ed utilizzarla per imporre la propria volontà. Per esempio un custode di palazzo si può permettere di rivolgersi in modo arrogante e sgarbato all'indirizzo di un malcapitato visitatore per sentenziare: " Di qui non passa!" E così via.
Non è difficile fermare e inibire una persona che dipende da te anche solo per un secondo, che sia per poter salire una scala o poter effettuare una visita medica od ancora per poter avere un appuntamento.
Non comprende mai, o non vuole comprendere, chi ricopre una specifica carica , che quel ruolo è soprattutto una funzione di servizio e che esiste proprio per adempiere a degli obblighi destinati a risolvere le faccende dei cittadini, dei lavoratori, del prossimo , insomma. Cioè è un ruolo che ti fa essere al servizio delle persone non che ti fa essere a capo di queste. Non ci sta niente da fare: è più forte di certa gente dover maltrattare colui che ha necessità di usufruire di un servizio. Allora dice, per esempio, : " Bisogna rispettare le gerarchie, io non posso aiutarla " od ancora" Non è di mia competenza" o ancora" non posso fare niente" " si sposti" " l'ufficio è chiuso" e così via.
Queste persone, arroganti, sfrontate e villane non credano di ingannarci: dietro questi toni che vogliono simulare un indiscusso potere,invece, si cela solo un bisogno di riscatto per quella volta che mammà ha tirato loro un orecchio e ha urlato inviperita: " A letto senza cena!". Tiè!


