
Ora , non sperate che mi unisca al coro dei nuovi esperti in giurisprudenza su come e chi sia competente nell'" affaire" Berlusconi, su quanto e come la morale sia stata offesa, su perchè e per come il reato sia stato commesso, perchè non lo farò.
Per far questo, diciamolo, lo Stato italiano è provvisto di un apparato istituzionale adeguatamente preparato per permettere e al cittadino di difendersi e agli organi di indagine di dimostrare le accuse. Punto.
Ma non posso negare che questa storia mi abbia messa a disagio.
Berlusconi ha circostanziato una desolante realtà: che siamo TUTTI in vendita.
Certamente il prezzo varia a seconda delle urgenze individuali, ma non è poi così impossibile trasformare una persona in una creatura che ha smarrito il senso di se', la passione per la pienezza della vita, l'aspirazione all'infinito che è Dio, che è speranza di oltrepassare la nostra finitezza e la nostra meschinità.
Siamo questo, sì. Io con gli altri, cosa credete? Pensate forse che se qualcuno, senza chiedermi nulla inizialmente, mi mettesse in mano una prima volta 1000 euro ( quasi l'intero mio stipendio) per guardare un balletto insulso e poi ancora ed ancora, io potrei rifiutare? Sino a che, pr0cedendo in questo nuovo ruolo di assenza di motivazioni se non il possesso del denaro facile, non sarò io stessa artefice di una involuzione inerte e malevola, di un ottundimento delle mie percezioni emotive ed etiche? Non è , in fondo, questo mondo, sempre più proteso ad una felicità immaginata senza essere in grado di attribuire a tale aspirazione una cifra ideale invece che strumentale?
Non incontrando, dunque , la pienezza di una coscienza divina, ci troviamo tutti i giorni a vivere il nulla .
Siamo noi, dunque, quelle donne, dapprima incerte, sorprese, titubanti fino a divenire via via pretenziose, arroganti e perdute? Siamo noi, quindi, quegli uomini, dapprima adoranti, appassionati, fiduciosi per divenire via via delusi, affrancati, calcolatori e traditori?
Quale demone trascina un uomo maturo verso una passione di gesti in fondo ordinari ma che aspirano a significare una passione ed una eccitazione troppo abusata e reiterata per essere erotica e interiorizzata?
Non è forse più esaltante costruire la visione del se' attraverso il corpo dell'altro da inventare e immaginare nella profondità della sua anima?
E, dunque, cosa possiamo sperare noi , essere umani, finiti, imperfetti, crudeli e colpevoli?
Non possiamo che volgersi all'interno di noi ed invocare:
" ... Non ci indurre in tentazione e liberaci dal male. Amen"