giovedì 10 giugno 2010

COME STENDERE LA BIANCHERIA AL SOLE E SPARARE CAZZATE


Certe volte mi sorprendo a ruminare pensieri malevoli . Sono pensieri fissi ed ostinati. Comincio a sentire un ottuso disagio su cose che poi non mi riguardano.
Per esempio leggo dei testi di blog in giro e mi viene voglia di appollottolare quello che leggo per buttarlo nel cestino e bruciare il tutto con gusto mefistofelico.
Mi viene un odio smisurato ed irragionevole verso questi eremiti di massa che sentenziano le loro visioni del mondo come fossero dogmi rivelatori di non si sa quale novella celestiale.
Si trovano frasi nel web del genere: " a certi impeti dell'anima bisogna esercitarsi per esserne avvezzi" " ci sono cuori che sanno ricevere perchè conoscono e cuori che riescono a provare solo gratitudine" Ci si fa rappresentare dall'immagine in fondo sobria del computer per raccontare non già il mondo, ma l'immagine percepita del mondo che non esiste, la sua sfinge insomma che, interpretandola si legittima e si trasfigura.
E mi dico con una rabbia capricciosa ed in fondo pedestre ed inutile di quanto sia deleterio scrivere così per convincersi che pensare ciò che si scrive sia doveroso ed indispensabile .

E' una sensazione maligna e paranoica che lievita a dismisura impedendomi di realizzare davvero il senso di questo scrivere comune. Perchè la maggior parte della gente è inconsapevole. Lo scrittore Manlio Sgalambro scrive: "La specie umana non è nulla, alcuni uomini sono tutto" ( immagino pensasse a me per la seconda ipotesi).Ma quando questo acrimonia si dirada allora ritrovo in questa marea di parole scritte confuse e sciocche una difesa alla propria solitudine, che non la nutre nè la risolve, ma forse ancora di più la cronicizza perchè degrada l'animo e lo ri -caccia nell'eremo oscuro che livella l'intelligenza ad una stessa linea piatta di massa. Ed allora smetto di ruminare e provo una grande pena.
E poi mi dico:" minchiate, sarà il caso che mi metta a stendere la biancheria prima che il sole tramonti"

sabato 5 giugno 2010

BACIAMI, STUPIDO: MANUALE DI COMUNICAZIONE EFFICACE


Abituati come siamo a ricevere informazioni tramite le immagini e i suoni abbiamo trasformato la nostra capacità di comprendere in una capacità di collegare un " simbolo" visivo con il concetto che vuole richiamare.
Per esempio se vediamo un " fiore" disegnato riusciamo a richiamare alla mente il concetto ed il fiore stesso anche se il fiore non è concretamente come è stato disegnato o reso immagine. Per questo la nostra intelligenza da analitica ee rigorosa si è trasformata in una intelligenza istintiva e sommaria ( non riesce a dare un ordine logico e analitico alle immagini che recepiamo con la mente) Cioè, la comunicazione efficace deve tenere conto che, per avere successo, ha l'obbligo di essere identificata in semplici codici che non debbano far riflettere, ma giungere direttamente all'obiettivo per trasmettere l'idea già bella e confezionata. Per questo, quando si vuole promuovere un evento o far arrivare una notizia alla gente ci si deve attivare ponendosi in una visione iconica dell'informazione che vogliamo trasmettere.

Ma come si costruisce un'icona? Sicuramente non ci si può improvvisare in questo senso. L'obiettivo di giungere alla gente deve essere oggetto di studi e sperimentazioni, non possiamo affrontare un problema così complesso senza prima aver pianificato: lo studio del territorio locale, il pubblico e l'audience development, le politiche culturali locali, le possibili tecnologie a nostra disposizione. Bisogna anche sapere che non sempre ciò che piace a chi organizza le modalità di informazione è poi per forza IDONEO all'obiettivo che ci si prefigge: ossia arrivare alla gente con dei messaggi facilmente recepibili e comprensibili.

Quindi: non possiamo improvvisare e/o fare a proprio gusto quando si tratta di comunicazione, poichè non basta trasmettere ma bisogna che la trasmissione giunga a DESTINAZIONE codificata funzionalmente a ciò che volevamo comunicare.
Uno gioco da ragazzi .

venerdì 4 giugno 2010

LA LUNGA MALATTIA CHE E' LA VITA


Non crediate ( per chi lo crede) : l'idea leziosa dell'essere umano in perfetta salute non esiste. La salute è uno stato d'animo e spesso è confusa con l'incoscienza di se' e della propria competenza psicologica. invece il dolore del corpo e la sua irrimediabile vulnerabilità è una condizione alla quale non solo dobbiamo guardare costantemente, ma anche con gratitudine . Nella nostra società si venera il corpo sano , bello, efficiente e cerchiamo di rappresentarlo per non restare fuori o per non essere inadeguati al ruolo sociale che crediamo ci appartenga. ma la malattia è dentro la vita come sua rivelazione inevitabile. E non parlo solo di malattia della materia corporale di cui siamo fatti ( e dico fatti appositamente invece di dire ricoperti e/o di cui siamo proprietari) ma dello svolgimento naturale dell'imperfezione che ci definisce e ci fa essere, nell'esistenza, la ferita mortale che siamo. Credete forse che, malgrado voi non abbiate avuto i vermi, non siate stati contaminati dalle inesattezze di cui siamo portatori e vittime allo stesso tempo? E non capite che, malgrado un dolore si evolva e diventi una tregua del proprio spirito da questo squarcio invisibile già ne consegue una nuova breccia che alimenterà il nostro cuore sino alla morte?

E poi, diciamolo, ma guardiamoci intorno e leggiamo ciò che scriviamo: minchiate. Lamenti compiacenti d'essere in qualche modo partecipati e legittimati, celebrazioni del proprio piccolo io che non vuole oppositori . Guardiamoci intorno nelle strade e nei posti di lavoro: nessuno riconosce la propria ferita e neppure soccorre il dolore dell'altro bandito dalle strade e dalle famiglie . Lavoriamo mentendo sulle proprie capacità e per questo, proprio per questa cultura della disconoscenza seminiamo cadaveri senza avvedercene mai. Ma sto meglio, comunque . Grazie.

mercoledì 19 maggio 2010

ARMA LETALE

Questo è un post, come si dice, di servizio. Non scrivo ciò che leggerete per farmi compatire o cosa, ma soprattutto perchè possa servire al grande pubblico ( e questo è un segno della mia modestia) Insomma, in questi giorni non ho scritto e non ho visitato i blog perchè sono stata molto male. O meglio: mi sono occupata quasi esclusivamente della mia malattia e delle terapie più adatte per debellarla.

Malgrado sia stata malata ( ed ancora oggi mi sento molto fiacca) ho continuato a lavorare apparentemente allo stesso modo, ma vi assicuro, che il mondo di sempre, acquista un valore molto diverso: le cose hanno meno significato e spesso diventano ridicole. Sei così preso dallo studiare la tua malattia, da cercare conferme sulla tua diagnosi ( devo anche precisare che la diagnosi me la sono fatta da sola e questo per me è un punto di orgoglio) e da individuare la giusta terapia che tutto il resto non solo passa in secondo piano, ma viene proprio trasferito ad altro livello.

In questi giorni , per esempio, ho ricevuto una lettera di una fastidiosa persona . Questa lettera era molto confusa, ma devo dire che quello che più vi ho rilevato è stato un grande livore ed una grande rabbia verso di me che vi assicuro non merito tanta attenzione.

Non fossi stata nella bolla densa della mia malattia, che mi attutiva tutto intorno, forse mi sarei inquietata un poco. Ho pensato invece: " A questo tipo le cose in famiglia non devono andare affatto bene" Perchè è lì, in famiglia, con la persona che si ama , è soprattutto lì che i sentimenti prendono corpo e si propagano in tutto ciò che fai. Leggere una lettera di tal fatta in un momento così sobrio della mia vita mi ha reso il suo mittente patetico ed inopportuno. e questo " FANCULO" è per lui, quando lo legge.

Insomma, per tornare alla mia malattia: mi sono diagnosticata gli ossiuri.

Non è facile diagnosticare di avere gli ossiuri perchè questi infidi vermetti possono rimanere nel tuo intestino per mesi e poi cominciare a diventare ospiti sgraditi mangiando tutte le tue vettovaglie e creandotiu non pochi problemi di salute. Non si sa bene come si fanno a prendere perchè le uova sono nell'aria e/o nei bagni pubblici o chissà dove.

Nella cultura popolare siciliana è ancora consistente che all’origine di molte malattie vi siano o uno scantu o il malocchio o una fattura.Scantu significa spavento, paura improvvisa, ma con questo termine sono indicate anche la susseguente malattia e la terapia relativa. Lu scantu colpisce con maggiore facilità le persone più deboli come i bambini, le donne e i vecchi ma tutti sono soggetti a scantarsi. La malattia che consegue allo scantu è quella dei vermi. Nella concezione popolare del corpo si pensa che tutti abbiamo dei vermi collocati nel basso ventre che risiedono all’interno di un non precisato sacchetto; l’effetto scatenante, lu scantu, fa si che questi vermi escano dal proprio sito naturale attaccando le pareti dello stomaco e che all’interno dello stesso si muovono risalendo, fino ad attaccare la gola; una volta che i vermi arrivano alla gola si può morire per soffocamento. La visione della malattia , in questo caso , pare un pochino esagerata, ma il problema dei vermi è un problema importante e necessita di una diagnosi tempestiva e di una terapia idonea. Il sintomo principale è un prurito anale, ma è molto difficile associare questo disturbo alla presenza dei vermi. Io ci ho messo una decina di giorni.

Per poter diagnosticare la presenza dei germi bisogna fare una cosa poco intellettuale , ma funzionale: ispezionare le feci. Non è difficile individuare la presenza di questi odiosi esseri viventi: sono a forma di chicco di riso e sono bianchi. Il prurito è più intenso la sera quando i vermi /femmina risalgono nell'ano per deporre le uova.

A questo punto si parte subito con la terapia giusta e dopo vari tentativi maldestri vi elenco le mosse giuste da adottare:

Prendere n° 2 pastiglie di VERMOX ( inizialmente avevo cominciato a prenderne una, ma non fatelo, non è sufficiente) . Dopo tre ore circa prendete una purga, in modo da espellere i vermi morti e quelli intontiti.

Eliminare nella vostra dieta: latte, formaggio , latticini in generale ( ai vermi piacciono molto e dato che sono ospiti non invitati non mi sembra il caso di farli sentire a casa loro) se possibile eliminate la pasta e cibatevi di frutta e verdura. Non prendete vitamine che li rendete più forti.

Terapia locale: proctolin o tronotene pomate ( non servono molto finchè sono vivi i vermi) Inserite nella vostra alimentazione l'aglio crudo ( in questi giorni non consiglio a nessuno di baciarmi) e il peperoncino. Personalmente faccio un clistere al giorno : intendo usare ogni arma letale contro di loro e annegarli è una di queste.

In seguito prendere : VERMINIT INTEGRATORE un prodotto a base di pompelmo tre compresse al giorno ai pasti integrandolo anche con dei fermenti lattici probiotici.

Dopo una decina di giorni prendete un altro VERMOX per essere certi che anche i nati successivamente dalle uova non ancora dischiuse possano morire ed AMEN.

Quando sarete certi che questi vermi sono stati debellati iniziate a prendere le vitamine: SUPRADIN E/O BETOTAL.

Perchè tutto questo vi avrà distrutto sia emotivamente che fisicamente.