sabato 12 dicembre 2009

LA VOLONTA' E L'UNIVERSO


Così ad un certo punto della propria vita, diciamolo, diventiamo un ostacolo. Diventiamo uno di quei pali piazzati nella pista di neve durante i campionati di sci.
Ma come facciamo a diventare degli ostacoli? Semplice. Dapprima diventiamo la strada da percorrere, o meglio: la brioche nel caffè. Lui ti dice: " Ti Amo" e certamente ti ama. Certamente la sua volontà c'è tutta nella parola pronunciata e nel sospiro. Ma cos'è la volontà? Una spinta confusa proveniente chissà da che antro delle proprie viscere, un impulso sorto all'improvviso prodotto dall'effetto di cause che si susseguono incatenate e governate dal ritmo potente dell'esistenza universale. In poche parole: la volontà è una cosa effimera, provvisoria, precaria, indefinibile.
Dunque perchè dare tanto credito a questa volontà ed alle parole che da essa derivano?
Ma torniamo a noi. Lui ha detto : " Ti amo"
E poi di lì a poco diventi l'ostacolo. Ti pare strano? Eppure nel tempo addietro spesso hai chiamato ostacolo le mogli degli altri, le amiche, e magari anche i loro figli. Lui diceva: " vedo se riesco a liberarmi di mia moglie"
Adesso toccava a te essere il paletto immobile se pur vibrante da evitare con un colpo di reni deciso e potente nella pista di ghiaccio. Eri tu.
Lui ti aveva detto: " Ti amo" Le parole erano state dette con volontà e passione. Ma abbiamo già spiegato cos'è la volontà e la passione? La passione è un fuoco che sprigiona la sua forza nel momento che consuma tutto ciò di vitale può incenerirsi e morire. Dunque.
Eri l'ostacolo. Un ostacolo pensante. Un ostacolo diffidente. Per questo l'avevi sorpreso chino su una tipa a cui tu non avresti prestato alcuna attenzione. Ma questo non vuol dire nulla.
Se non che la parola è pronunciata leggermente , che la volontà non ha carattere, che il fuoco divampa e consuma, che la vita si muove ed avanza senza evoluzione, senza miglioramento, ma solo all'insegna del cambiamento. Casuale.

mercoledì 9 dicembre 2009

FUORI DAL MONDO

Ho già scritto della mia convinzione d'essere particella infinitesimale racchiusa nell'universo che in esso si muove e si definisce. Ma cosa governa il movimento di questo universo? Domandina da un milione di dollari. Ho l'illusione che sia un energia che produce se' stessa e quindi comune ad ogni singolo atomo che ne fa parte e che genera ordinatamente.
Io ci sono anche perchè c'è l'altro e tutto ciò che mi relaziona con il mondo intero.
Posso non essere solo un pulviscolo trascinato dall'esistenza che mi vive addosso senza la mia partecipazione cosciente e appassionata? Ed oltre questo: posso essere in grado di individuare e plasmare la natura della mia esistenza mescolata e confusa in questo vortice d'energia che non mi appartiene, ma mi fa tutt'uno con l'universo ed il suo sistema coerente?
Molto spesso mi sono ingannata su ciò che erano le mie convinzioni. Nella partecipazione travolgente dell'anima ho confuso e malinterpretato la mia canzone. Perchè la volontà viene mistificata dalle pulsioni che diventano desideri che diventano bisogni che alfine conformano la propria vita e le modalità di stare al mondo e di appartenergli totalmente. Ho ascoltato la mia passione farsi sofferenza, farsi puntiglio, diventare idea e progetto. Essere un'ossessione senza nome. Era una illusione eppure io c'ero , non più all'unisono col passo coordinato del mondo, ma ero fuori, ero altro, infedele al richiamo profondo di quello che sono rinnegandomi e dimenticandomi.
Ma ciò che ci spinge fuori dal mondo tradisce la natura perfetta e potente che agisce nella giustizia e nella autenticità. Non ero dunque fedele a me stessa nelle necessità che premevano e imponevano la mia distrazione criminale. Ho amato ed odiato, credo. Senza ragione. Non era la mia strada eppure l'ho percorsa con convinzione.
Non ho saputo superarmi e vincermi. Non ho saputo accogliermi ed ascoltarmi. Non ho aderito al mio moto che mi voleva oltre questo tempo proiettata verso quel punto che ci accoglierà tutti come in un abbraccio eterno.
Ma come riconoscere il canto che ti costruisce? Come non essere distratta dalle pulsioni mistificatorie?

lunedì 7 dicembre 2009

NUOVO TITOLO DEL BLOG

Ho scritto appunto a Lila che il demone non mi rappresenta più. E' silente, distratto. Non sento più la sua forza inquietante che mi prende e mi trascina. Forse l'ho governato , oppure ha trovato un accordo con la ragione e finalmente insieme vivono in un armonia di sensi che mi permette di non boccheggiare tutto il tempo. Ah ecco il tempo .. il tempo.. questo strano elemento che consuma i pensieri e permette loro di espandersi. Potremo essere nel tempo con indifferenza e senza coscienza d'essere . Potremo invece nutrirci di esso attimo per attimo, ad ogni anelito di respiro e viverlo pienamente con passione e convinzione senza perdere neppure un secondo del suo prezioso battere mortale.
Dunque : ecco il titolo: Tempo pieno. Non perdiamolo, dunque e riempiamolo di noi, così unici ed ineguagliabili così irripetibili e presenti in questo nostro tempo . Ma non sprechiamolo, cavolo, con artificiosità costruite , con pensieri inautentici, con storie che non ci appartengono. Allora sì, sarebbe pieno di ciarpame inutile, di bugie insensate. sarebbe un Tempo artefatto, vuoto, Tempo morto, sprecato, non vissuto. crudele, quindi. Perso.
Insomma se non possiamo aggiungere altro tempo al nostro tempo che sia almeno talmente pieno da lasciarci esausti. Vorreste mica abbandonare questa vita belli riposati?