venerdì 9 ottobre 2009

TI GIRO INTORNO ANCORA



Ti giro intorno di nuovo. Lo vedi? Sono qui. Questa città è così buia stamattina. E le strade sono bagnate dalla prima nebbia. Ma io ti giro intorno ancora ; ti sono alle spalle e poi davanti agli occhi . C'è tanta gente stamattina. L'aria è leggera e non fa affatto freddo. Ti sono accanto ancora. Tu lo puoi vedere. Ho scherzato leggermente e tu hai riso perchè stamattina ti giro ancora intorno e l'autunno è così lieve e pieno di colori. Le foglie nel viale sono già stropicciate dai passanti e la luce in fondo alla strada sta diventando azzurrina.
Tu sorridi e ti accorgi che ti giro ancora intorno, stamattina.

giovedì 8 ottobre 2009

SONO UNA CARAMELLA

Il corpo non è in contrapposizione con l'anima, poichè lì si manifesta. Eppure la sua anatomia non l'abbiamo scelta e , bella e brutta , è questa che ci rappresenta nel mondo e su questa che costruiamo la nostra immagine. Ma proprio per questa ragione non riesco ad aderire al mio corpo completamente perchè non è una mia creazione, non quanto almeno la mia anima che, per quanto selvaggia, è l'essenza pura della mia esistenza.
Accudisco al mio corpo come a quello di un figlio prediletto, ma non mi convince del tutto e non mi inganna. Questo segue il percorso della natura che non ho scelto. Si avvizzirà e mi tradirà ammalandosi e deteriorandosi inesorabilmente. Il suo percorso è autonomo e irreversibile. Non ho voluto questa faccia . Non ho voluto la piega delle labbra ed il suo sorriso tenue. I loro significati affettivi sono trasfigurati ed adattati alla sua struttura già predisposta e prevista.
Posso mostrare il mio corpo come fosse la dimora devastata da barbari invasori. E se sono il mio corpo, il mio corpo è altrove DA CIO' CHE RIMANDA ALL'ESTERNO, oltre il respiro del sangue ed il suo scorrere lento. Sono già vecchia, già abbandonata. Già consumata.
Posso essere esposta come una caramella SCARTATA.

mercoledì 7 ottobre 2009

LO STOMACO E L'AUTUNNO CHE AVANZA

E non mi dite che il corpo non c'entra niente. Caspita. Lei, in quei giorni, aveva dei pensieri terribili. Di morte. non riusciva ad essere paziente e neppure amabile. aveva, per lo più ,voglia di mandare a fanculo un po' tutti. Altro che il corpo non c'entrava con la vita. Ebbene il corpo era la vita ed il desiderio sessuale ne era il suo affluente maggiore.
A venti anni aveva un debole per i cinquantenni . aveva avuto dei fidanzati cinquantenni. Adesso non ne trovava uno desiderabile. Tutti col loro stomaco ingrossato, con poca voglia di mettersi in gioco. Molti con delle convinzioni ineluttabili. Ottusi ed irragionevoli davanti all'evidenza più lampante.
Ed i trentenni? sembravano studentelli con necessità di ripetizioni pomeridiane. In due non se ne faceva uno con cui poter dialogare. Sessualmente scarsi anche se di grande oratoria sul da farsi. Chiacchiere e distintivo . Solo chiacchiere e distintivo. ( anzi chiacchiere e basta)
E il suo friend che domani avrebbe compiuto gli anni. Diceva: " Non ci penso" e lei" cazzo, fai male a non pensarci" Perchè era già autunno. sarebbe arrivato il freddo inverno.
Voleva andare via. sarebbe andata via e fan culo. Doveva solo compilare la richiesta di ferie.

martedì 6 ottobre 2009

IL DOLORE, IL VIAGGIO ED IL MECCANICO DI FIDUCIA.

in officina a ritirare il camper

All'improvviso sono sopraffatta da un dolore lancinante. Non c'è nulla da fare. Magari sono lì che me la tiro, che sto parlando di cose di lavoro ed ho già assunto quell'aria antipaticissima in cui dico" Ok Ok, " " Io ritengo.... tu dovresti.... " e cose simili" Proprio in quel momento mi prende una fitta al cuore come se dovessi morire e potrei morire e vorrei morire.
Invece rimango in vita devastata da un indicibile sofferenza, ancora più cruenta perchè senza nome. Mi si spalma addosso come una melassa dall'odore acre e nauseabondo.Io la tengo a bada, le parlo persino amorevolmente, ma per quanto faccia è lei che fa da padrona. E' piena di odio rancido. Vecchio. Già dimenticato, ma diventa voce e rumore, diventa l'ora che trascorre e che senza pietà mi governa e mi immobilizza.
Oh !!! chi sei? Chi sei ? quale forza attrattiva ti caratterizza tanto da decidere per me delle sorti di questa giornata? Oramai lo so. Non posso che subirla. Mi Muovo appena per tenerla d'occhio. La lascio stringermi il cuore e soffocarmi la gola, così'.... così ..mi uccide lentamente ed io m'abbandono senza difese, ma cosciente d'essere nelle sue mani e che tornerò oh sì tornerò a star meglio . Non chiamerò il dolore quale causa di storie passate che non meritano lacrime, che non meritano attenzione. Oh no! il dolore è solo e immacolato, non ha compagni di sorta e non ha giustificazioni. Mi attraversa lo spirito col suo portamento nobile e guerriero, non appartiene che a me il mio dolore e lo strazio dell'anima e la solitudine e la disperazione non ha che me quale madre che l'ha generato, nessuno merita d'esserne l'autore se non il mio spirito indomito ed fiero.
Pensare al mio camper mi da sollievo. Sono grata al mio meccanico. Sant'uomo.


eccolo qui che lo controllo

il letto sarà morbido?








E' questo!!!