lunedì 29 giugno 2009

PER TUTTI QUELLI CHE .......


Per tutti quelli che si credono nel giusto che credono d'essere i migliori e che si tengano il regno dei cieli e non rompano sulla terra ......oh yeah

Per tutti quelli che non hanno ancora finito di scassarci le palle con questa storia dei festini di droga, sesso e rock and roll a palazzo Grazioli e magari smanettano tutte le sere alla ricerca di una da scopare su face book e sul web in generale che di persona non ce la fanno..... ..oh yeah

Per tutti quelli che .. Berlusconi cia tre ville ed io un cazzo che ho e non mi devo incazzare ? oh yeah

Per tutti quelli .. che io di politica non parlo ma Berlusconi va con le minorenni oh yeah

Per tutti quelli che.... ci potessi andare io con le minorenni.. oh yeah

Per tutti quelli che .. le donne sono tutte mignotte meno quella santa donna di mia madre che non la paga nessuno e chiedersi come mai viene difficile ..... oh yeah

Per tutti quelli che .. anche se si cambiano le mutande non mutano mai .. oh yeah

Per tutti quelli che scrivono sulla falsa riga della canzone di Gaber e viene un post del cazzo .....oh yeah

IL SONNO LIQUIDO

Lei aveva lavorato tutto il giorno freneticamente. Quando si coricò nel suo letto sprofondò immediatamente in un sonno senza sogni.
A poco a poco l'incoscienza abbandonò il suo corpo e si trasformò in un soave oblio incantato fatto di lenzuola setose adagiate su piume fresche e morbide. Era in quello stato di dormiveglia dove il pensiero lascia posto al torpore ed alla beatitudine della spossatezza del cuore. Fu allora che sentì il suo sangue pulsare e percorrere il sentiero conosciuto dei palpiti segreti delle membra. C'era una forza solitaria che decideva per lei su ciò che il suo corpo dovesse vivere e si sentì invadere da un calore vibrante che si dipanava nella pelle e nel suo sesso spinto da un richiamo potente e autorevole. I movimenti avevano un che di misterioso e inconscio benchè sentisse se' stessa partecipare all'invito oscuro del fremito profondo . Ma non sapeva, non sapeva nulla se non ch'era coricata in un buio morbido e gonfio di suoni e profumi senza pensieri. Il suo sesso stringeva il vuoto ritmicamente e nello stesso tempo lo riempiva di se' e dei suoi umori nuovi e vitali. Pareva un bruco scivoloso che si addentrava nell'oscurità di cunicoli mai visitati eppure voluti con tutta l'energia di un respiro istintivo e animale.
Lei, nel sonno, allungò la mano verso la sensazione di calore e di benessere che l'avvolgeva e la chiamava muta ma decisa e si trovò sommersa da un liquido mieloso e ardente che la fece scivolare in fondo ed ancora in fondo al suo corpo come inciampata in una discesa facile da scendere . Perchè tutto era semplice: lei stessa era lumaca innamorata che solcava il suo sentiero di linfa DENSA e profumata. Lei stessa era il vuoto da riempire di gocce d'acqua di sorgente nuova . Fu allora che si tuffò nel piacere confuso di un sogno mai iniziato.

venerdì 26 giugno 2009

IL NUDO, LA DONNA E ALTRI OGGETTI.

Ero in spiaggia. Mentre mi guardavo attorno, mi sono accorta che pochissime donne avevano il topless. Questo non è sinonimo di costumi morigerati, ma, anzi, è un segno dell' arretratezza di questi tempi.
Il nudo, infatti, di per se' non è una cosa indecente. Ricordiamoci che negli anni 60 le donne hanno lottato per avere la possibilità di spogliarsi e di essere se' stesse completamente. Infatti Gli hippy di allora convergevano in massa sulle spiagge della west coast per celebrare utopie di fratellanza un
iversale e il nudismo era la loro divisa.
In base alla cultura femminista il corpo nudo era sinonimo di divertimento e libertà d’espressione. Infatti negli anni 60/70 si scattavano fotografie in cui erano ripresi uomini e donne nudi e con peli sotto le ascelle e sulle gambe, monti di venere lussureggianti e altri particolari anatomici in bella vista, tanto che qualcuno parlò addirittura di “orgoglio pubico”.

Ora il nudo ha assunto tutto un altro significato.
il nudo ora vuole solo umiliare la donna . Nel mondo dello spettacolo e non solo è diventato oggetto esibito in vetrina con l'unico compito di irretire lo spettatore (eppure il 60% degli spettatori televisivi sono donne).
Le donne sembra debbano guardarsi tra loro come fossero uomini. Si assiste sempre di più a corpi femminili come oggetti erotici ed ammiccanti. I corpi delle donne sono ripresi in televisione con inquadrature pornografiche. Sembra allora che la reazione da parte della donna debba essere quella di ricoprirs
i e di non mostrarsi più nuda.
Ma anche questo sarebbe un gesto sbagliato.
Il nudo non è scostumato. E' l'oggettivazione del nudo che è vergognosa. Le donne dovrebbero riprendersi lo spazio per cui hanno combattutto le nostre mamme e ridare ai propri gesti la dignità che meritano per poter esprimere finalmente la propria libertà in qualità di soggetti principali e artefici della propria esistenza.

Vivere la propria nudità senza vergogna ma per riconoscersi nel contesto della natura e dell'universo non è affatto riprovevole è, anzi, una conquista di civiltà.


A presto cari, si va in Camper.

giovedì 25 giugno 2009

IO SONO TUTTO


Non compiacerti dei ruoli che ricopri. Questi non fanno altro che comprimere le possibilità. La tua identità sociale può esserti di conforto, puoi ingannarti e rendersi scudo delle tue debolezze. Puoi illudere gli altri, ma diciamolo: tu sai bene di essere vulnerabile. Allo stesso modo non mi dispero dei miei fallimenti: io non sono in quelle cose .

Io non sono una moglie ed una madre, io non sono una femmina seducente o una puttana ( ho anche questa fantasia allettante: prossimamente farò un listino prezzi) . La propria immagine ci viene rimandata come un boomerang inafferrabile e alla fine ne siamo prigionieri. Non amo ascoltare il successo che ostenta la gente tipo: " Ho allevato mio figlio alla vecchia maniera: ora lui ha raggiunto dei traguardi positivi".Vorrei vomitare." Mio marito mi adora : è il mio principe azzurro" " sono una donna solare" " sono un uomo ormai maturo e con esperienza". BLeah..

Non pensare che io sia intransigente. Sono satura. Sono un piccolo vaso d'argilla traboccante .

Io mi stacco da me . Mi separo. Divento la parte essenziale di me stessa per questo ho la potenzialià d'essere qualunque COSA si possa esprimere in questa esistenza. Posso dilatarmi e stringermi come argilla ed ancora posso sciogliermi o condensarmi come liquido instabile e informe. Ciò che è avvenuto non è opera mia. Non sono l'artefice dei ruoli e del grande edificio che mi difendono. Chi mi ama lo fa per suo piacere: è una espressione personale e creativa del suo esistere . Solo così l'incontro con l'alterità può AVERE LUOGO: Non ho paura dell'altro perchè l'altro coesiste in questo "non essere identificato" in alcuna immagine stereotipata di me stessa. Sono tutto, quindi posso essere anche te.

Anzi, lo sono senz'altro. Per questo ti amo.