venerdì 15 maggio 2009

SARAI IL MIO GATTO

Sarai il mio gatto dal pelo liscio e nero. Aprirò la mia casa al tuo passo vellutato. Ti farò mille e ancora mille carezze sul dorso docile e tu inarcherai la schiena col tuo modo segreto e sornione permettendo il passaggio della mia mano bianca sul tuo corpo flessuoso. Oh, sarai il mio gatto! Un gatto dal miagolio leggero e dal respiro della gola ansimante e del battito impaziente! Sarai il mio gatto! strusciante ancora ed ancora... e sinuoso tra le mie gambe nude a chiedere l'abbraccio ed il bacio con gli occhi incantati e lo sguardo neghittoso. Ti avvicinerai a me con le zampette morbide ed innocenti , io le avvolgerò tra le braccia e le mani e le labbra calde . Al mio ritorno dal lavoro ti stringerò tutti i giorni ed ancora... ancora ti accuccerai in ogni angolo della mia casa per te senza segreti. Rotolerai morbido e giocoso sul mio corpo risparmiandomi i graffi dei tuoi artigli nascosti tra le pieghe della carne felina. Micio adorato , il mio micio scuro e curioso ,ti insinuerai tra il tavolo di cristallo e i bicchieri della sala come piccolo predatore e padrone. Oh il mio gatto felice ! il mio gatto ! Nel balcone d'estate cercherai l'aria leggera della notte ed annuserai fiducioso i profumi della città calda. Tu, mio gatto amato! Sarai tra le mie braccia in tutte le giornate di sole e pioggia e sentirò il tuo " ronf ronf" nel petto mentre i tuoi occhi selvaggi si chiuderanno al sonno della notte senza paura.

giovedì 14 maggio 2009

IL DESIDERIO E L'ODIO

Sono il mio corpo: non mi illudo. Non ho che questo che rivela il piacere e la sofferenza. Posso non parlare, ma il mio corpo segnala il desiderio e l'odio come fosse un urlo nel silenzio. Questi si scioglie quale liquido segreto e impetuoso. Trema, il corpo, al segnale profondo del pensiero taciuto e non rivelato. Le mani lo attraversano nella carezza e le labbra bagnano di respiri caldi la pelle. Il corpo decide, autorevole e senza chiedere ma in ascolto del richiamo dell'anima. Eppure cosa diceva mai la mia anima quando non guardava che alla propria autoaffermazione? Quando cercava una verifica del proprio valore e nella voglia e nella sessualità e nel potere?
Siamo il corpo noi, lo forgiamo, lo alleviamo ipocritamente come bruchi noiosi e convenzionali senza riconoscerlo e liberarlo, come fossimo ectoplasmi preziosi e inattaccabili. Invece! Eccoci: Animali di sudori e sangue e liquidi spermatici trattenuti dalle determinazioni sociali, culturali e linguistiche. Pieni di borie e di paure. Arriviamo alla morte col vestito cucito addosso, ed il desiderio rimane inascoltato perchè ingombrante, eccedente, indignitoso, disordinato. Ma meglio così, meglio così. Mi dico. Altrimenti il cuore si spezza, la pelle si strappa dolorosamente. Non voglio. Non voglio dar ragione alla mente che libera le nevrosi sopite e le chiama desiderio. non è peggio allora?E cedere alla pazzia come fosse una buona novella, come fosse una nuova formula che rivelasse la pace e la beatitudine del corpo e dello spirito? Quale errore ! quale errore! non è così ! Non è così!
E poi quando fosse anche? Perchè Lasciarsi sedurre dall'incanto della visione di questa luce di fuoco, perchè lasciarsi trascinare da questa corrente che fluisce impazzita e senza meta?
In poco tempo tutto sarebbe altra cosa. Perchè il desiderio deve rimanere insoddisfatto e la voglia non può essere levata se non a costo di perderla.
Cosa rimane dunque del movimento del proprio desiderio che si esprime, del sangue ardente? Ha breve vita l'affanno della carne ; rimarrebbe tra le mani una storia consumata e direzionata all'ordine ed all'istituzione che invece ha fama d'essere inalterabile. Ma quale fine ingloriosa!


Non commentate, vi prego.

martedì 12 maggio 2009

MORTE A ROMA

Non sarebbe stato meglio non scrivere, non esserci, non indagare? Lei lo sapeva benissimo. In queste giornate trascorse a Roma aveva osservato in modo maniacale la gente sulla metro o negli autobus e per le piazze affollatissime di quella città. Aveva guardato le donne e gli uomini con una curiosità impudica e pelosa. osservava i vestiti, i piedi nei calzari più disparati. I visi accartocciati e confusi, distratti e persi nel vuoto. Anonimi. Aveva sbirciato tra i sederi, i seni e le gambe della gente senza ritegno. Aveva, poi, incontrato un uomo bellissimo. Lui l'aveva fermata credendola olandese e lei dapprima silenziosa le aveva risposto teneramente : " Sono italiana" Aveva passeggiato con lui a Villa Borghese. Aveva accettato serenamente il rituale delle storie personali " io ed io .. " ed ancora. Aveva gustato il sole caldissimo ed il senso di pace che le permetteva di sorridere ed esserci in qualche modo. Ma mentre parlava e rideva e chiacchierava, contenta, sapeva d'avere dei conti con se' stessa da risolvere. Non era dunque lei fatta unicamente di quelle scariche pulsionali e di quei bisogni infantili perversi ed autoerotici che l'avevano spinta a pretendere a imporre dunque, ciò che aveva chiamato amore? Aveva definito con termini complessi quel che era invece l'istinto alla seduzione di ciò che balugina e che non si concede. Non era forse una vocazione al potere lo sfogo che cercava? Avrebbe dovuto chiamare questo suo bisogno in altro modo rispetto a ciò che invece rivendicava. Altro?! Cosa? Cosa?

La verità era che lei non voleva darsi ma consumare, Incenerire. Non "condividere e fondere " dunque. Non progettare, non acquisire. Ma disperdere energia. Usufruire della compulsione nevrotica.
E il suo corpo veniva trascinato da questa smania della ragione irragionevole che si esibiva e che cercava l'appagamento di se', solo di se' quindi. S'accorse, lei misera, d'avere questi pensieri dolorosi mentre seduta alla panchina ascoltava l'uomo simpatico e si riempì di angoscia. Era lei, cieca e ingannevole, lei crudele e dannata che non si avvedeva dell'abisso oscuro e inevitabile in cui già si trovava. E a questo pensiero le parve quasi di morire.

mercoledì 6 maggio 2009

MOVIMENTO DEMOCRATICO - LISTA CIVICA




Per le elezioni nella Provincia di Alessandria si presenterà la Lista Civica Movimento Democratico crescere insieme per la Provincia di Alessandria

E' un movimento di persone, di gruppi , associazioni, comitati ambientalisti per cercare di ridare voce alle attese che la politica finora ha deluso.

Fanno parte di questa lista civica donne e uomini impegnati nel volontariato sociale, nella pubblica amministrazione.

Per Valenza 1: Silvio Zeppa ( in giacca arancione fila in alto) Responsabile dell'Ufficio Manifestazioni del Comune di Valenza

Per Valenza 2: Rosario Esposito. ( seconda fila il secondo da destra) Impiegato all'Ispettorato del Lavoro.

Diamo la possibilità alle persone che sanno lavorare di intervenire attivamente .