
mercoledì 17 dicembre 2008
lunedì 15 dicembre 2008
Partito Democratico : Sogno infranto

Sono scelte che fanno incontrare al Pd una piazza che esso ormai conosce e controlla solo in parte, e di cui quindi finisce spesso per essere più la coda che la guida. Sono scelte che di fatto consegnano la bandiera dell'opposizione, e dunque anche quella del Pd, nelle mani di categorie (i piloti), di pezzi . di sociale (il magma studentesco), di protagonisti (Di Pietro, i comici!), che i in realtà hanno a che fare poco o nulla con un moderno partito riformista. L'unità delle sinistre si sta riformando nelle piazze. ‘ chiara qual è la causa immediata di questo lento ma deciso abbandono da parte del Pd delle posizioni «soliste», la debolezza della leadership di Walter Veltroni.
Azzoppato dalla dura sconfitta elettorale; insidiato dalle continue, lotte interne ed incapace di comporre in un accettabile grado d'unità tra le diverse anime confluite nel Pd‑Veltroni non è ancora riuscito a trovare e a praticare una seria politica d'opposizione capace di tenere insieme, il profilo riformista del suo partito da un lato, e dall'altro la chiarezza del quotidiano contrasto rispetto al governo.
Così, sentendo il terreno mancargli ogni giorno sotto i piedi, si è "buttato a sinistra". Privo del consenso degli elettori ha cercato almeno quello dei manifestanti; persa la battaglia dei votanti, si è messo a sperare nelle lotte dei «movimenti». Ma non c'è solo la debolezza di Walter Veltroni nel Pd, c'è qualcosa di più profondo, l' evidente difficoltà di condurre una lotta politica vera che porti il partito ad essere un vero movimento riformista, ma per farlo dovrebbe abbandonare quella cultura di antica matrice comunista che esso invece ancora si porta dentro.
Il Pd, si trova di fatto ad avere, anche stando all'opposizione, dei nemici a sinistra, ma non essendo ideologicamente riformista abbastanza, non riesce ad accettare di essere combattuto e di combattere tali -nemici, rinunciando all'idea di farseli i n qualche modo alleati, cosa che invece avverrà a livello locale alle prossime elezioni amministrative. Perché non ammetterei propri errori, ed iniziare a rivedere le proprie strategie politiche se si vuole ritornare a governare in questo paese? Forse è giunto il momento di concludere oggi, un' avventura da «solista» e riaprire un tavolo di dialogo con tutte le forze politiche e civiche e i movimenti radicati nel paese e che, forse, hanno ancora molto da insegnare e da dare in termini di impegno e di idee.
Non sprechiamo altro tempo!!!!
(Vincenzo COSTANTINO)
Crescere Insieme CIVICA Movimento democratico Alessandria
sabato 13 dicembre 2008
venerdì 12 dicembre 2008
A Valenza Striscia la Biscia ssssssshhhhhhhhhhh


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