mercoledì 29 ottobre 2008

Progressioni orizzontali

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orizzontale?

1° Puntata:


Cosa sono le progressioni orizzontali? L'art. 5 del C.C.N.L. Enti locali sul nuovo ordinamento professionale degli Enti locali prevede all'interno di ciascuna categoria professionale una progressione economica che si realizza in base a dei criteri che dovrebbero essere fissati precedentemente . Le progressioni orizzontali rimangono l'unica possibilità di aumento stipendio "anche pensionabile" visti i ristretti aumenti di stipendio. Per quanto riguarda la mia qualifica professionale l'ultima progressione è avvenuta nell'anno 2001.
Quest'anno è stato redatta una graduatoria in base ai criteri di: anzianità e ( teniamoci forte) alla valutazione personale del Dirigente su ( spiego in modo generico: capacità di apprendimento , capacità di adattamento alle innovazioni ecc. . ) Le progressioni orizzontali sono da attuare in base alle risorse dell'Ente e quindi solo un numero limitato potrà poi usufruire della progressione.
Il sistema di valutazione dovrebbe trovare una sistematizzazione tecnica nel manuale di valutazione; esso deve illustrare la metodologia di valutazione, le modalità operative di funzionamento, essere di supporto al valutatore. Esso dovrà essere costruito come un vero supporto operativo al processo tecnico e alla conduzione del colloquio di valutazione.
Come dovrebbe svolgersi un processo di valutazione.
Il processo di valutazione:
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° Bisogna procedere a inizio periodo, a svolgere colloqui con i singoli valutati in cui si illustra il sistema di valutazione e con gli eventuali obiettivi da raggiungere ( competenze assegnate)
° Procedere a verifiche intermedie e in caso di comportamenti negativi comunicarli durante il periodo
° Provvedere un organo responsabile della gestione complessiva del processo. Questo dovrà verificare le valutazioni effettuate dai dirigenti ed eventualmente procedere anche a correzione e/o annullamento di valutazione palesemente errate
° I valutatori potranno quindi procedere a comunicare gli esiti delle valutazioni : le valutazioni potranno essere comunicate ai dipendenti solo dopo che l'ente ha verificato che non vi siano evidenti disparità di trattamento e approcci allo strumento dissimili tra i valutatori

Non so ancora nulla sua mia posizione in graduatoria, ma mi chiedo come ha fatto il Dirigente a redarre la mia scheda di valutazione ( mai avuto colloqui, mai parlato insieme, mai richiesto alcun chè mai assegnato competenze. ) ok vedremo .

martedì 28 ottobre 2008

IL POLITICO ARRABBIATO

All'orecchio mi e' arrivato/ che il politico è arrabbiato/ mi dispiace, ma si sa/ chi governa sempre sta / sotto i riflettori preso/ di maestà non è mai leso/ ma il responso è sempre atteso/ perchè poi si deve andare /al verdetto popolare / e la critica un po' accesa/ non è poi che una difesa/ del sovrano cittadino/che consegna il suo destino/ nelle mani di un signore/ che si deve fare onore/ Per il resto, non è il caso/ arricciare così il naso!/ Io mi limito ad una rima/ senza essere una cima /anche se si pensa che/ abbia fegato perchè/ io sberleffo senza fallo/ chi si crede in piedistallo/ ma tranquilli, non temete/ non mi sento poi un ariete/ questa rima è elementare/ e non sto tanto a pensare/ non mi voglio riscaldare/ altre cose ho a cui badare:/ all'amore ed alla vita/ fino a che non è finita/ se volessi mai far danno/ di parole avrei l'affanno / ma il mio tono è mite e bello / e non sforzo il mio cervello/ siate in pace a far commessa / fino a che dura la messa !

Questo post lo leggerai ?

Ho nuotato per diverse miglia. L'acqua inizialmente era calmissima. Poi ha cominciato ha incresparsi sempre più impetuosamente. Sono una buona nuotatrice, ma la distesa d'acqua era vasta ed imperscrutabile. Ho nuotato al buio. Spesso rimanevo senza fiato. Mi lasciavo trasportare un poco senza oppormi alle onde. Non ci crederai: avevo una spiaggia su cui rifugiarmi. Non mi chiedevo se fosse abitata, se avesse frutti a sufficienza per sfamarmi. Io mi adagiavo sulla sabbia calda e riposavo tranquilla. E questo, amico carissimo, è un omaggio a te. Che eri un ragazzone con tanta barba nera. Che eri l'amore della mia adolescenza e poi l'amico più caro, il fratello di sangue e poi uno "zio" noioso ( ciao zio !) ed ancora un paziente ascoltatore di storie lacrimose e senza costrutto. Questo è un omaggio a te, amico carissimo: riparo dalle mie tempeste di sassi e sabbia,consolazione delle mie sconfitte continue, senza giudizio e senza prudenza nel darmi la protezione di cui solo tu conosci il bisogno vero. Questo è un omaggio a te amico per sempre ; perchè un amico non può che essere per sempre se non lo fosse, non lo è stato mai. Un omaggio a te che sei indiscutibilmente la persona con cui posso essere stupida senza farmene carico.
Questo post lo leggerai almeno? ( sono troppo lunghi : guardo solo le figure)

lunedì 27 ottobre 2008

Preparavo il rito

Avevo acceso le candele rosa. L'acqua scrosciava rumorosa e caldissima. Io preparavo il rito del silenzio e della luce delle fiamme tutto intorno. Versavo nella vasca i sali e l'avena in polvere con cura maniacale. Allora avevo chiuso la porta ed iniziato la svestizione; la tuta felpata, i calzettoni , la canottiera nera e le mutande. Spegnevo la luce dello specchio e rimanevo oscurata e allo stesso tempo risplendente di quel bagliore caldo e assolato delle candele.

Immergendomi completamente in quell'acqua bruciante ed intima ritrovavo il vigore del mio corpo tornato alla luce e alla vita sensibile. Era un gioco tra me e il liquido opaco e profumato. Io mi avvolgevo di lui e lui scaldava la pelle e risanava la speranza. Ero bellissima. La struttura tonica e feroce dei fianchi mi dava una potenza esclusiva. Non ero io quella che poteva rimpiangere, perdere, morire. Non ero io avvilita, contrastata. rifiutata. Ma forse ero io in un altra veste. Non quella della carne luminosa e rossa di fuoco e del buio intorno. Non quella che pulsava tenace nelle membra violente e floride. Una sconosciuta, che non mi apparteneva ora, nel movimento del dorso nell'acqua e nel calore sensuale del sangue vibrante.
Allora decisi che potevo farcela.