
martedì 28 ottobre 2008
IL POLITICO ARRABBIATO

Questo post lo leggerai ?
Questo post lo leggerai almeno? ( sono troppo lunghi : guardo solo le figure)
lunedì 27 ottobre 2008
Preparavo il rito

Immergendomi completamente in quell'acqua bruciante ed intima ritrovavo il vigore del mio corpo tornato alla luce e alla vita sensibile. Era un gioco tra me e il liquido opaco e profumato. Io mi avvolgevo di lui e lui scaldava la pelle e risanava la speranza. Ero bellissima. La struttura tonica e feroce dei fianchi mi dava una potenza esclusiva. Non ero io quella che poteva rimpiangere, perdere, morire. Non ero io avvilita, contrastata. rifiutata. Ma forse ero io in un altra veste. Non quella della carne luminosa e rossa di fuoco e del buio intorno. Non quella che pulsava tenace nelle membra violente e floride. Una sconosciuta, che non mi apparteneva ora, nel movimento del dorso nell'acqua e nel calore sensuale del sangue vibrante.
Allora decisi che potevo farcela.
Allora decisi che potevo farcela.
venerdì 24 ottobre 2008
Tu non abiti lì.
Non abiti lì. E' un posto che non hai mai conosciuto. A volte sento che sei nella mia casa. Anche se non ci sei mai stato. Non abiti lì. E' vero: ti ci abbiamo accompagnato ed io mi chiedevo se veramente eri tu o cosa. E' passato del tempo: qualche volta mi dimentico e penso di poterti ritrovare suonando il tuo citofono. Ma non posso illudermi che per pochi attimi.
Questo tempo dell'assenza è troppo lungo perchè possa imbrogliarmi. Ti sorprenderesti a vedermi così poco armoniosa. Ti rammaricheresti per le mie sregolatezze. Io piangerei.
Ricordi? Ero andata via dalla tua casa per inseguire il grande amore. Avevo preso una valigia molto piccola ed ero fuggita. Avevo 18 anni. Dopo tre mesi tu avevi aperto la porta dell'ingresso di casa ed io ero scoppiata a piangere tra le tue braccia. Avevo dietro la mia piccola valigia. In quel periodo, la storia d'amore era stata il mio dramma più grande. Ma non ricordo nulla se non il gesto di suonare alla porta e le tue braccia consolatrici. Ricordo le ore ritrovate tra le lenzuola del mio letto. Ore silenziose e rigeneratrici. Mi sono detta: "sarò così per i miei figli: grande e stabile." Ma non sono così ferma . Non sono convinta. Non mi persuade più la strada diritta e la destinazione assicurata. Quelli che dicono "sono innamorata," quelli che dicono "non sono innamorata". Io sogghigno malevola. Le strade sono a termine. Non ho le antiche speranze. Il mio porto sicuro si è frantumato alle spalle. Ho ancora la mia piccola valigia, ma non ho un posto dove portarla. Delle tue braccia non ho che il ricordo della serenità perduta, del miraggio irraggiungibile, della consolazione erosa. Non ho la forza per sostituirmi al senso di inalterabilità che trasmettevi . Sono nuda. Sconfitta. Sola.
Questo tempo dell'assenza è troppo lungo perchè possa imbrogliarmi. Ti sorprenderesti a vedermi così poco armoniosa. Ti rammaricheresti per le mie sregolatezze. Io piangerei.
Ricordi? Ero andata via dalla tua casa per inseguire il grande amore. Avevo preso una valigia molto piccola ed ero fuggita. Avevo 18 anni. Dopo tre mesi tu avevi aperto la porta dell'ingresso di casa ed io ero scoppiata a piangere tra le tue braccia. Avevo dietro la mia piccola valigia. In quel periodo, la storia d'amore era stata il mio dramma più grande. Ma non ricordo nulla se non il gesto di suonare alla porta e le tue braccia consolatrici. Ricordo le ore ritrovate tra le lenzuola del mio letto. Ore silenziose e rigeneratrici. Mi sono detta: "sarò così per i miei figli: grande e stabile." Ma non sono così ferma . Non sono convinta. Non mi persuade più la strada diritta e la destinazione assicurata. Quelli che dicono "sono innamorata," quelli che dicono "non sono innamorata". Io sogghigno malevola. Le strade sono a termine. Non ho le antiche speranze. Il mio porto sicuro si è frantumato alle spalle. Ho ancora la mia piccola valigia, ma non ho un posto dove portarla. Delle tue braccia non ho che il ricordo della serenità perduta, del miraggio irraggiungibile, della consolazione erosa. Non ho la forza per sostituirmi al senso di inalterabilità che trasmettevi . Sono nuda. Sconfitta. Sola.
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