giovedì 4 settembre 2008

IL SINDACO

E del Sindaco che dire? / Non conosco le sue mire/ dove vuole mai parare / passeggiando col giornale / anche se va in bici in piazza / non migliora la sua stazza / per l'economia locale / prega il santo patronale/di una cosa non è parco/ la sua bocca sembra un varco / sempre i denti in bella vista/ ci ha il sorriso che conquista/ e qualcun l'ha pur fregato/ dato che poi l'ha votato!

IL DIRIGENTE I

Un ochetta nello stagno / qua qua rava per il bagno / starnazzando qua e là / col suo qua qua qua ra qua / Tutta presa dal bidè / si dimenticava ahimè / dei dover dirigenziali / degli impegni comunali / di riunioni di settore/ di cultura o informazione/ Sette giorni a settimana / si chiudeva nella tana/ e ne usciva solo se / c'era l'acqua per il tè /
Per il resto cosa fare? / non si vuole mai impegnare / si sollazza in verità / con la sua creatività/ tra risate e gridolini / sembra un bimbo tra i bambini/ sbatte il ciglio e poi starnazza / non capisce mai una mazza!

L'ASSESSORE

Proprio qui / c'è un assessore / che al suo nome non fa onore / nè in arguzia / nè in altezza/ men che meno la bellezza / Lui, da quando s'è insediato / di ogni cosa ha approfittato / dal telefono ai giornali / tutti i beni comunali / Dal portatile e al Pc / ogni cosa che c'è qui / Ma non serve per servizio / sembra quasi un vitalizio / nè turista nè urbanista / forse va dall'estetista/ Per il resto non si sa / cosa mai lui ci fa qua / Spesso poi si mette in posa / elargendo smorfie a iosa / crede d'essere un modello / con quel rosso suo capello / Ma si illude quel meschino / è soltanto un gran cretino

mercoledì 3 settembre 2008

Il Fiume

Alle 18,30 sono in pantaloncini corti e scarpe di ginnastica . In moto faccio a quest'ora sempre lo stesso percorso. E' l'ora di maggior traffico, cerco di arrivare prima che posso. e poi eccomi: vicinissima alla città c'è il fiume. Tu sei già arrivato con la macchina e stai chiacchierando con due ragazzi
Avevo iniziato ad andare in questo posto perchè mi consolava. Adesso lo trovo bellissimo.
La luce del sole che tramonta intensifica il verde degli alberi . La strada è di ciottoli polverosi. Camminiamo velocemente e parliamo. Ho parlato spesso in questi giorni. Invece tu hai ascoltato quasi incredulo. Abbiamo il passo spedito, il fiato corto. Parliamo. Abbiamo visto ieri un gruppo di anatre volare a triangolo. Io non le avevo mai viste. Abbiamo visto tronchi giganti ed il vento vorticoso tra le sterpaglie. Hai visto che piangevo. Abbiamo riso e ricordato. Corriamo un poco. Parliamo . Io faccio progetti. Tu non ci credi e sorridi. Quando arriviamo al fiume mi incanto a vederlo scorrere impetuoso. Dico sempre magicamente mentre guardo l'acqua : " tutto scorre" perchè mi da proprio questa idea del divenire tempestoso ed inevitabile. . L'acqua scivola tumultuosa e non ne puoi nulla per fermarla. Il paesaggio è vasto e selvaggio. L'odore ammuffito del fiume arriva alle narici. I fiori spinosi ci segnano il passo.
Mefis oggi è tornato e salta sulla tastiera del computer. Sono sola stasera. Sola con Mefis : la sua coda oscilla davanti allo schermo. Legge il testo e miagola dolcemente. Domani gli scatterò delle foto.