In questi giorni non sono in ufficio. Amareggiata e demoralizzata dall'inconcludenza a cui sono costretta ad assistere eccomi anche alle prese con i messaggi che il mio corpo mi trasmette. Sto male. O meglio. il mio corpo soffre ed io sono costretta ad occuparmi di lui. Malvolentieri, lo ammetto. Ma che altra scelta abbiamo se non prenderci cura di questa carne pulsante che ci permette di essere immaginazione e spirito?
Eh, l'eterna dicotomia che ci dilania ! ed intanto non ho più pensieri se non di disfatta e rinuncia, se non di rassegnazione e sacrificio. Buone notizie, insomma per chi giunge in questo spazio con l'intento di stampare foglietti cospiratori. Niente da fare qui, in questo senso. Fanculo,
per adesso.
per adesso.
4 commenti:
Ciao Anto...vengo in pace, non cospiro :-) ti auguro solo di riprenderti al più presto dal tuo malanno...succede di avere pensieri negativi, quando no si sta bene...porta pazienza, le nubi saranno presto schiarite via da un bel sole :-)
Bacini a raggi :-)
Se le canzonette popolari, banalizzano ma contengono molti insegnamenti morali e civili, due piccole citazioni di brani, per rendere l'idea che non bisogna mollare mai (questo p.es. lo diceva Barbra Streisand in "Come eravamo"):
"A questo punto non devi lasciare
qui la lotta è più dura ma tu
se le prendi di santa ragione
insisti di più.
Sei testardo, questo è sicuro,
quindi ti puoi salvare ancora
metti tutta la forza che hai
nei tuoi fragili nervi.
Quando ti alzi e ti senti distrutto
fatti forza e va incontro al tuo giorno
non tornare sui tuoi soliti passi
basterebbe un istante."
ed ancora
"E quando pensi che sia finita,
è proprio allora che comincia la salita."
Sono comunque sicuro che il tuo fiero aspetto ed il tuo carattere non potranno mai essere intaccati da personaggi di piccola fatta e scarsa intelligenza.
grazie Gilli, mi sento in letargo .
insomma .. per dirla in canzonette.. bisognerà trovare un senso anche se un senso non ce l'ha
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