Ecco come viene definito un cortigiano secondo la citazioni da Paul Henri Thiry d’Holbach (1723 – 1789)
Citazione di quell'angelo dell'antonella:
"La nobile arte del cortigiano, l’oggetto essenziale della sua cura, consiste nel tenersi informato sulle passioni e i vizi del padrone … Gli piacciono le donne? Bisogna procurargliene. E’ devoto? Bisogna diventarlo o fare l’ipocrita. E’ di temperamento ombroso? Bisogna istillargli sospetti riguardo a tutti coloro che lo circondano.”
“ Il cortigiano ben educato deve avere uno stomaco tanto forte da digerire tutti gli affronti che il suo padrone vorrà infliggergli … è necessario un dominio assoluto dei muscoli facciali, al fine di ricevere senza battere ciglio le peggiori mortificazioni. deve mostrarsi arrogante soltanto con chi non gli serve a niente … deve conoscere a memoria il prezzo di tutti quelli che incontra, deve salutare con reverenza la cameriera di una dama in auge, chiacchierare amichevolmente con il portiere o il valletto del ministro, accarezzare il cane dell’alto funzionario, inoltre non gli è permesso di distrarsi un attimo, la vita del cortigiano è un perpetuo impegno.”
“ Il cortigiano ben educato deve avere uno stomaco tanto forte da digerire tutti gli affronti che il suo padrone vorrà infliggergli … è necessario un dominio assoluto dei muscoli facciali, al fine di ricevere senza battere ciglio le peggiori mortificazioni. deve mostrarsi arrogante soltanto con chi non gli serve a niente … deve conoscere a memoria il prezzo di tutti quelli che incontra, deve salutare con reverenza la cameriera di una dama in auge, chiacchierare amichevolmente con il portiere o il valletto del ministro, accarezzare il cane dell’alto funzionario, inoltre non gli è permesso di distrarsi un attimo, la vita del cortigiano è un perpetuo impegno.”
Citazione di quell'angelo dell'antonella:
Massì , a chi non è toccato d'avere a che fare con un cortigiano? Questi, sentendosi sotto la protezione del padrone si mette a rilasciare autorizzazioni che non gli competono. capace che fa buttare giù un ponte per seguire il suo buon senso. Pensa: " eh ! il padrone mi vuol bene, mi coprirà" E combina casini.
Ma il nostro adulatore ormai noto a tutti noi ( che lavoriamo ) non sa d'essere solo uno dei tanti, che ormai molti , oltre a lui, stanno posizionando la mascella in una smorfia gaudente, che tanti stanno facendo gli inchini davanti al Signore ed a lungo andare non sarà sufficiente costringere la dentatura già difettosa, in verità, già un po' troppo sporgente ,( bella stella ) , allo sforzo continuo di un gorilla addomesticato perchè le sue incapacità, già affacciatesi nelle lunghe e solitarie performance disertate dalla maggioranza dei cittadini , infine saranno evidenti a tutti e persino il padrone non sarà più appagato dallo sfrigolio sottile dei suoi strisciamenti, non sarà più distratto dai suoi mugolii di compiacimento appena gli si liscia il pelo, dovrà rendere conto dei risultati e quelli, povero impiegato incompetente, povero aspirante creativo, progettista mancato, enfant prodige sempre più enfant e sempre meno prodige, quelli non ci potranno mai essere , oh my darling che spreco di moine , che inutili salamelecchi . Potevi risparmiarteli , và . Non è affatto vero che chi l'adula la vince. Ai tempi dei grandi cavalieri chissà se ti avrebbero definito Cuor di Leone. ...O di coglione?
Bon. Quasi una comunicazione di servizio . Ma utile.
2 commenti:
Concordo con te che alla lunga gli adulatori incapaci, e sono adulatori proprio perchè incapaci, vengono scaricati, tuttavia in molti casi chi comanda è costretto a tenerseli accanto perchè l'adulatore spesso è a conoscenza o complice delle malefatte del suo capo e quindi in grado di ricattarlo!
Caspita... Ma... si riferira' a me?!?
Posta un commento