
Il ricordo della percezione del mio corpo nell'infanzia è il ricordo di una struttura invisibile.
Quando si è fanciulli , si è solamente spirito indomito e forza prorompente che si lancia nel mondo.
Il mondo è costituito dal cortile sotto casa: misterioso e sconfinato.
Da bambina non sapevo d'essere costituita da varie parti di carne, ossa e muscoli, poichè questi rispondevano all'unisono al sogno ed al bisogno.
Ora individuo i miei organi posizionati nella loro sede specifica ed ad essi presto un'attenzione maniacale. Curo il mio viso con creme rassodanti e antirughe .
Lo scruto allo specchio come elemento estraneo da me, ma che determina la mia giornata . Non manco di proteggere il busto dal freddo e i piedi dall'acqua.
Sono fatta di tanti pezzettini debolissimi. Ora lo so. E tutelo ognuno in maniera esclusiva.
E poi c'è la mia anima.
Pulsa davvero la mia anima in assonanza con questo mondo crudele? Con queste anime maligne? Con questa assenza di cuore? Con queste putride esibizioni del male?
Davvero la mia anima che s'accende d'impulsi improvvisi e magici, che rallenta il passo attratta da visioni dolorose e celesti , davvero non è che una vibrazione di una spinta maligna che si chiama natura?
La stessa natura che uccide, spezza e soccombe sotto i colpi del suo stesso oscuro vigore?
Non posso fermarmi, dunque? Se non neutralizzando il mio desiderio, la mia compassione, la mia misericordia?
E cosa ne è del mio corpo ? Questo, dapprima vagava nel mondo come fantasma giocoso e muto, ora s'aggrappa disperatamente alla mia anima per recuperare quella invulnerabilità che ha perduto.
Ma l'anima, che non vuole esserne la sua dimora, non ascolta le sue afflizioni.
Sono fatta di tanti pezzettini debolissimi. Ora lo so. E tutelo ognuno in maniera esclusiva.
E poi c'è la mia anima.
Pulsa davvero la mia anima in assonanza con questo mondo crudele? Con queste anime maligne? Con questa assenza di cuore? Con queste putride esibizioni del male?
Davvero la mia anima che s'accende d'impulsi improvvisi e magici, che rallenta il passo attratta da visioni dolorose e celesti , davvero non è che una vibrazione di una spinta maligna che si chiama natura?
La stessa natura che uccide, spezza e soccombe sotto i colpi del suo stesso oscuro vigore?
Non posso fermarmi, dunque? Se non neutralizzando il mio desiderio, la mia compassione, la mia misericordia?
E cosa ne è del mio corpo ? Questo, dapprima vagava nel mondo come fantasma giocoso e muto, ora s'aggrappa disperatamente alla mia anima per recuperare quella invulnerabilità che ha perduto.
Ma l'anima, che non vuole esserne la sua dimora, non ascolta le sue afflizioni.
5 commenti:
Anima e corpo non sempre camminano di pari passo, si può avere un corpo giovane e curato e un'Anima vecchia perché troppo assuefatta alla vita.
Si può avere un corpo deturpato dal tempo,dal trascorrere delle stagioni e che comunque è albergo di un'Anima giovane e frizzante.
Il mondo che ci circonda è assai più deleterio per la nostra Anima che per il nostro corpo.
Dovremmo cercare di mantenerla integra al di là degli eventi che ci portano a farla avvizzire.
E di trattare il contenitore in cui alberga, in maniera tale che sia illuminato dalla sua stessa sostanza.
Un abbraccio.
Ciò che hai scritto è da una parte confortante: che possiamo allontanare la nostra anima da ciò in cui siamo. Ma sarà così davvero? E poi : la mia biografia come interviene a intaccare la vitalità della mia anima?. le esperienze dolorose in qualche modo intervengono a prosciugare le speranze. Oppure tutte le volte che ascolti un'anima pura si rinnovano . Ti ringrazio tanto per quello che hai scritto.
Non asserivo proprio quello Antonella. Sostenevo che spesso quello che abbiamo nell'Anima non è quello che si manifesta sul corpo. E' vero che le esperienze negative, i dolori, tendono a logorarla ogni giorno di più rendendola sottile come un velo di tulle e maggiormente esposte alle intemperie della vita.
E' anche vero che se si è compassionevoli, se si è altruisti, il dolore altrui contribuisce a intaccarla ancora di più e a lasciarla in balia dei venti.
Mi piace però sottolineare quello che hai scritto tu: "ogni volta che ascolti un'Anima pura si rinnovano", per me è stato così.
Ho tolto la patina che si era depositata e rischiarato l'Arcobaleno che era in me.
Anche se poi un Arcobaleno non dura per sempre, ma ne rimane comunque il ricordo, e le belle sensazioni che ci ha regalato.
Abbiamo sempre cercato con il giusto mezzo la soluzione migliore, abbiamo trovato il fine adesso consoliamo l'anima alla serena felicita
il mio abbraio
io credo che sia il caso di ascoltare sempre la nostra anima. a volte non concorda con il corpo.
ma ho imparato che se ascolto il corpo trascurando anima e cuore in certe situazione qualcuno soffre.
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