
Confesso: Non sono perfetta, bon.
Coltivo terreni in altri spazi e spesso ho avuto la netta impressione che fossero i migliori.
Ho la tentazione di trascinarci gli altri, di convincerli a dirigersi con me oltre questo tempo, in altro luogo e che questo divenga la sede eletta all'esistenza autentica, l'unica possibile, insomma , alla vita che è e che non può che essere lì, nel mio deserto fiorito . Di cui sono il leone.
Coltivo terreni in altri spazi e spesso ho avuto la netta impressione che fossero i migliori.
Ho la tentazione di trascinarci gli altri, di convincerli a dirigersi con me oltre questo tempo, in altro luogo e che questo divenga la sede eletta all'esistenza autentica, l'unica possibile, insomma , alla vita che è e che non può che essere lì, nel mio deserto fiorito . Di cui sono il leone.
Dico agli altri:" " Vieni,! Possibile che non t'accorgi che è quella la verità , la strada vera, la dimensione a cui dobbiamo tendere?"
In questa idea di perfezione al di là , al di fuori del luogo che ci ospita, delle consuetudini che ci abitano , in questa idea di credere regolare ciò che non fa parte della vita quotidiana( che invece mi pare aberrante ed inerte), in questa illusione d'essere normale io e non altri, in questo, appunto, manifesto la mia intolleranza, la mia cecità, in fondo, la mia perdizione, la mia per - versione, la mia malattia.
Infatti, nel mondo che non è il mio, certi figuri dediti all'adulazione, al finto servilismo, al raggiro mediocre pupullano e si sviluppano rigogliosamente. Sono ben accetti.
Questi Yesmen non hanno scopi umanitari, non hanno vero interesse verso chi curano e gratificano, ma anzi, sono certi della pochezza di chi è servito tanto d'esser certi di poterli imbrogliare con lusinghe e blandizie oltre ogni misura. E la cosa grave è che ce la fanno.
Gli yes men sono portati a replicare il loro comportamento per una necessità, diciamo professionale, poichè, consci d'esser insignificanti ed incompetenti, hanno solo questo sistema per conservare il ruolo occupato indegnamente.
Li vedi andare e venire, compunti, compiti, bisbigliare all'orecchio del potente reclinando la schiena con defezione ecclesiastica, mai la giacca fuori posto , sempre il capello corto, il sorriso ossequioso e corrotto, dediti a non avere mai idee , ma celati adescamenti, spinti alla sopravvivenza personale e non all'urgenza del servizio.
Li vedi andare e venire, compunti, compiti, bisbigliare all'orecchio del potente reclinando la schiena con defezione ecclesiastica, mai la giacca fuori posto , sempre il capello corto, il sorriso ossequioso e corrotto, dediti a non avere mai idee , ma celati adescamenti, spinti alla sopravvivenza personale e non all'urgenza del servizio.
Nel mio mondo, nel mio deserto fiorito, nella mia langa fertile e potente , questi uomini sarebbero ignorati, sbeffeggiati, derisi perchè, come dicevo, non sono perfetta, ho delle idiosincrasie irragionevoli, degli odi patologici, delle spinte schizoidi. Insomma. Su questo sono irrimediabile.
E quando li sorprendo in questo loro almanaccare anche laborioso perchè no? industrioso, io subito mi reco nel mio fantastico prato oltre il luogo ed oltre il tempo e mi immagin,o quale Dante novello, di inventare un nuovo girone infernale apposta per loro, fatto di un servire gratuito senza ricompense e senza spettacolo. Per consolazione e per diletto.