Pablo Neruda ha scritto: " E' per nascere che siamo nati"
E' vero che la tua individualità danza tra le cose infinite in un vortice senza indirizzo in cui nessun elemento ha la priorità , ma proprio in questo senso comune alla fine dovremo imparare a conoscere la nostra condizione. Non essere prudente, perchè non sarà nei confini tranquilli della tua anima che incontrerai ciò che questa è in grado di esprimere. Non è dunque necessario per te più che acquisire una conoscenza , imparare a pensare ciò che conosci? La sofferenza non deve trovare il senso, ma deve dipanarsi nella tua coscienza fino a confondere la sua virulenza nella dimensione della morte che ti appartiene, che tu lo voglia o no.
Non fare economia della tua inquietudine, ma scioglila dalle catene e incoraggiala a perlustrare il bosco fitto della tua anima. Non hai scelta, comunque. Colui al quale sfuggirai ora, domani ti verrà a cercare . Non avrai scampo dovunque. La tua vita ha la meta già a te destinata : ti è solo data la possibilità di sperimentare il percorso per raggiungerla. Il tuo dolore non è che il segno di una iniziazione a cui sei stato chiamato , a cui il tuo cuore ha già risposto.
La foto è di Michele Mariani
3 commenti:
Bella riflessione, Anto...Molte volte nella vita siamo chiamati a vestire i panni (o la buccia...) del chicco di grano, che per poter germogliare in una nuova spiga, deve sacrificarsi macerando e disperdendo la sua antica forma nel terreno...
Peccato che hai tolto il video: son riuscito a vederne solo alcuni spezzoni, ma era molto carino :-)
Bacini infarinati :-)
Il fatto di non dover per forza dare un senso alle cose è molto rilassante, come il fatto che se devono succedere, succederanno. Mi hai messo in una buona condizione mentale con questo post.
Ciao
Belllissimo!
(questo 'genere' sono i tuoi post che preferisco, lo sai...)
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