mercoledì 20 maggio 2009

CHISSENEFREGA


Secondo le antiche leggende tutti gli eroi, per essere considerati tali, devono superare una serie di prove difficilissime. Come eroe dell'ultimo minuto non posso esimermi dal farlo. Dunque, eccomi qui pronta stasera ad affrontarle. Riempirò sette anfore di lacrime, consumerò sette paia di stivali lungo il sentiero e così via.
Stamattina non ero così. Me ne stavo rannicchiata al mio posto di lavoro priva di energie.
Ti ho detto che qualsiasi cosa , qualsiasi cosa tu potessi dire non avrebbe come interlocutore che il mio desiderio quale ascoltatore premuroso e benevolo. Sono altro, certamente. che sciocca a dirlo! Sciocca soprattutto a pensare, poi, che questo altro possa mai intervenire e decidere per me e per ciò che mi preme che non sia la mia accorata partecipazione alla carenza, al bisogno, alla privazione!
Sono piena di difese , ho armi in pugno e corazze d'argento e borchie d'acciao potenti e scintillanti. Sono piena di dubbi, di domande, di risposte stupide, certamente, sono disertore ingiustificato di questo momento che si aspetterebbe da me più ragionevolezza.
Machissenefrega! Cammino nella strada del paese e ho la strana sensazione di ergermi maestosa oltre la città inerte ed immobile. Cammino nella strada e mi piaccio molto. Scurissima e fulgente, ho gli occhi dappertutto, la piazza mi appartiene. Sono l'eroe combattente di questo cielo infuocato di azzurro.

2 commenti:

Brigante ha detto...

Hai occhi dapperttutto e si vede!Sei sempre in guardia!Chiedo perdono!!

Paolo ha detto...

Antonellaaaa...ammappate quanto sei bona...ehhh... quando ce vo ce vo...tutta nera sei una bella gatta...con tutta quella grazia di Dio...certo le commari di provincia avranno preso di aceto ...