domenica 30 novembre 2008

mercoledì 26 novembre 2008

Buonasera Dottore


Avevo scritto poesiole perchè mi sembrava divertente presentare con tono lieve certi comportamenti un po' insolenti, un po' improduttivi di una certa classe politica.


Non ho mai espresso malevolenza perchè non ce l'ho. La mia inquietudine preferisco riservarla a cose più importanti. Scrivevo perchè mi divertiva , mi consolava e mi distraeva dalle asprezze della mia anima. Mentre scrivevo ho pensato e detto: " qualcosa mi accadrà."


Ma era un'idea licenziosa: non m'appassionava e nè mi turbava. E' successo qualcosa. Machisenefrega. Non è questo il punto.


Non è il modo spudorato, impudente ed imprudente dell'azione di persone che non hanno la mia attenzione se non marginale in qualità di ruolo e di funzione. Questi sono persino divertenti, prevedibili. Ordinari.
E' molto tempo che lavoro in questo ambiente. Ho visto molti politici arroganti che adesso camminano per la strada sconosciuti alla gente e forse a loro stessi. Non è questo.
Non posso non scrivere però della mia delusione per una persona deliziosa che non ha neppure saputo avere il coraggio di avvisarmi. Di informarmi. Di prendersi l'onere del mio dispiacere come s'era preso l'onore della decisione.

Questa lettera è per Lei, Dottore.

E per questo mondo strano che ci fa avvicinare e rapportarsi senza parole e ci fa intuire e sperare di solidità e professionalità che invece non ci sono.
Non ci si dispiace mai per un lavoro mal fatto, ma sempre a causa di una persona che ci è venuta meno nei gesti e nella relazione.
Stasera, Dottore, per qualche minuto ho scritto di Lei , per qualche minuto in questo spazio etereo e grande ma in fondo chiuso e domestico come un quartiere popolare, per qualche minuto l'ho resa presente e percepibile. Lei , che era elemento diverso e sano e sensibile e amato , si è svelato inadeguato, coinvolto e quindi colluso. Colpevole. Perduto anche. Deludente. Insufficiente.
Insufficiente per molto tempo.
Da ora. Dottore.

martedì 25 novembre 2008

LA STREGA CATTIVA A VALENZA E LA NOBILE CORTE

Forse non ci crederete /ma poi dubbi non avrete /Questa nobile congrega/ ha paura della strega/Quelle donne indipendenti/ che fuggivano i potenti/ Perché libere vivevano/ e favori non chiedevano/Ma se il tempo è ormai già andato/ loro restano al passato /Ed invece di pensare / bene a quel che devon fare /Stanno lì a almanaccare / su qual ceppo lei bruciare /E finirla nella brace/ così che alla fine tace! /Se potessero davvero / non ne fanno poi mistero /impedirle i movimenti / senza tanti complimenti /Tanto pensano tapini / da sembrare un po’ cretini /Poi l’idea gli viene bella/ come il buco alla ciambella /Per punire questa strega / non c’è rogo che la lega /ma di fretta e senza scusa / ispirati da una musa /senza porsi la questione / quando c’è la commissione /si dimenticano che / una regola poi c’è /non è un gioco libertario/ qui ci vuole un segretario ! /ma che importa io lo levo!/ come fosse il medioevo /ed in barba a questa legge /han deciso come schegge /accendiamo la catasta / siamo quelli della casta !

Al paggetto della corte / gli è toccato triste sorte / di inchinarsi a trenta gradi/ e giocar la vita ai dadi/ è l'ostaggio del potere / segue sempre il suo volere/

lunedì 24 novembre 2008

Si parla di sesso.

Postato da un amico il 5 Marzo 2008:
"Ieri mi è capitato di fare sesso come di rado mi succede: una”sessione” di sesso selvaggio,dove ogni azione di uno provoca una reazione dell’altra che a sua volta innesca una....mi avete capito: in pochi attimi tutto si trasforma in qualcosa di animalesco,dove sono gli ormoni e l’istinto a parlare e mi sembra strana l’espressione “fare l’amore” a proposito di sesso a livelli simili.In certi momenti l’amore si ritira in buon ordine e lo si farebbe anche con persone che si odiano.
Per farlo veramente bene bisogna che entrambi lo desiderino e che siano il più possibile rilassati e con la mente sgombra da tutto ciò che esula dalla ricerca del massimo piacere. Le mie esperienze come quella di cui sopra sono state e sono tuttora piuttosto rare,anche perchè le donne si riempono la bocca con la parola amore,hanno l’amore che le pervade tutte e si dimenticano che l’amore si nutre anche di buon sesso.
A me sono quasi solo capitate donne Mastro Lindo convinte di avere esaurito la propria parte aprendo le gambe ed incrociando le braccia,aspettando che la manna arrivi dal cielo,donne piene di sensi di colpa che non sono mai state sfiorate dall’idea che solo con la partecipazione si riesce a non sentirsi usate,donne Swatch che “facciamo presto che alle cinque devo andare”, donne che sono state educate all’esclusiva soddisfazione del maschio e si avvicinano al letto come ad un patibolo e potrei continuare ma mi fermo.Si parla tanto di crisi del maschio,del suo ruolo incerto in un mondo di veloci cambiamenti e della sue ansia da prestazione:io odio la burina ostentazione ma sono sicuro delle mie prestazioni sempre che la controparte partecipi con il mio stesso entusiasmo e passione. Non bisogna dimenticare che il miglior afrodisiaco è il vedere il partner coinvolto nel sesso come e più di noi mentre vederlo attendere la fine delle manovre con la faccia della vittima sacrificale smonti persino le migliori intenzioni e gli appetiti più sani."

Scusami. Ti ho preso il tuo post e l'ho incollato qui. Ti arrabbierai, ( spero che questo non pregiudichi la nostra amicizia: ti leggo poichè mi interessa cosa pensi. ) ma voglio scrivere su questo modo di vedere il sesso che è tipico dei maschi. Voglio dirti quello che sente una donna. E quella donna sono io. ( ma va ?!)
Non riconosco nulla di ciò che hai scritto. Non parlo , io, così di sesso o d'amore che poi sai, per me è assolutamente imprescindibile. Perchè il desiderio che ti porta a fare sesso è confuso e fuso in una miriade di sentimenti e sensazioni che non so come riesca tu a separarli da quello che viene definito " amore" .

L'amore non ha solo una faccia. Dobbiamo finirla di mitizzare questo Dio "Amore ".
L'amore non è un sentimento verginale, scevro da pulsioni oscure. Non è come fosse un angelo immacolato risplendente di luce propria santificata.
L'amore è una sensazione umanissima e contaminata da molte percezioni contraddittorie. E queste, a loro volta, sono influenzate dal momento psicologico personale, dalla capacità di sentire dell'individuo, dal bisogno di essere, dall'odio, dalla competizione, dalla propensione caratteriale, dalla profondità della propria anima e dai fantasmi inesplicabili che abitano le nostre viscere.
Ciò che muove il desiderio cioè la voglia di scopare, di essere toccata e di toccare è un meccanismo misterioso. Ancora adesso io personalmente non so spiegarmi come mai ad un certo punto sento " voglia" di un uomo che magari non rispecchia quei canoni che ho ben prefissati dell'uomo desiderabile, quelli che poi conosciamo tutti: bello, giovane, intelligente generoso ecc ecc.

Un mio amico si lamentava come te che lei non partecipava.
Sappiate ragazzi, che se lei non partecipa è perchè non vi desidera. Punto.
Non " sente" nulla o " sente" poco e magari dipende anche da voi, da come vi siete mossi. Una parola detta male. un gesto. Un comportamento e l'ardore si spegne. L'ardore, l'amore. il desiderio, la voglia. Che ha un nome solo, che ha un calore unico. E' nel cuore e nel cervello e nella fica. Diventa sangue, diventa fame.
Non è un problema di tecnica, (sono sicuro delle mie prestazioni )ma di passione, di anima, di coinvolgimento. Di disponibilità al sentire . Di riconoscimento delle vibrazioni, di empatia con l'altro. Bon

( "amami per un'ora , ma perdutamente" come dice Gianna Nannini )

P.S. l'inefferabilità e l'illogicità del desiderio è dimostrata anche dal fatto che le parole del tuo post (da cui sono discordante) Le " sento" , invece, profondamente erotiche.
( come darsi in finale una bella zappa sui piedi oh yeah )

domenica 23 novembre 2008

L'incontro con gli altri

Ero in birreria. Seduta in mezzo. Tra Silvio e Rina ( carina questa cosa di mettere i nomi) Davanti avevo Mauro e con lui scherzo sempre. Anche se non abbiamo nulla che ci accomuna. Forse cercare di non stare male. ma lui ci riesce. Io fremevo , come sempre. Esco di casa per cercare di rientrarvi al più presto possibile. Mi dico: " Ok , hai fatto il tuo dovere: sei uscita. hai cercato di ridere. hai fatto qualche battuta anche intelligente. Sei molto intelligente, caspita. "
Ho parlato persino di quell'idiota che manda messaggi anonimi nel mio blog. Ho fatto il suo nome. Perchè so bene chi è ed è vergognoso che sia proprio lui, con tutto quello che dovrebbe fare invece che occuparsi di me. ( per quanto ehm .. io sia un oggetto di attenzione veramente irresistibile) I miei amici non leggono il mio blog. Pensano che sia un diarietto innocuo da portinaia. Così ne parlano bonariamente.
Imprudenti.
Abbiamo riso e fatto fotografie. Claudio ha fatto un brindisi scherzoso. Tutti hanno riso ed anch'io. Ma era un sorriso di pelle e di gola.
Io, che non bevo mai alcolici perchè mi fa stare male, ieri sera ho bevuto del vino bianco. Mi sembrava fosse acqua. Lo sentivo leggerissimo e fresco.
Hanno proposto di cambiare locale. Di continuare la festa. Ma io non me la sentivo. Fremevo. La mia ansia non mi da molta autonomia. Già scalpitava per emergere. Ho detto: " io no" E ho tirato un sospiro di sollievo quando gli altri non hanno fatto domande. Il tempo per me era scaduto. Non posso permettere alla mia leggerezza di prolungarsi la vita. Ho un appuntamento con le mie riflessioni. Devo capire. Devo capire. Devo soprattutto sciogliermi. Non posso trattenermi in occupazioni rilassanti e svaganti. Ho il tema del dolore da svolgere. Ho la passione pulsante da rinnovare. Ho un richiamo silenzioso di Morte e Amore tra le labbra. la vita non è con gli altri. L'essenza dell'esistenza è solo all'interno di sè. l'incontro con gli altri, per quanto sia prezioso, si può assimilare ad uno sfiorarsi di due viandanti che si incrociano in un sentiero troppo stretto per permettere il passaggio di entrambi.
Ciò che condivido con gli altri diventa solo uno spunto per una solitaria elaborazione intima e viscerale.

Se durante il contatto qualcuno ti passa vicino troppo distrattamente, ti rimane la voglia di sapere chi era mai costui, come mai andava così di fretta. cosa aveva di meglio da fare più che fermarsi a parlare con te. Con te, insomma. Che sei il meglio.
Ma questo lo si sapeva già. ( n.d.r. Che sono il meglio)
Allora: l'incontro con gli altri assolve al bisogno di rappresentare se' stessi . Di sfoggiare le proprie competenze. Di qualsiasi natura siano. Dunque.
Sono una spugna satura e grondante. Devo strizzarmi per benino. espellerò queste pulsioni neglette: attenzione al piano sotto !!!!

giovedì 20 novembre 2008

mercoledì 19 novembre 2008

IL FUOCO DIVORA

Ecco il buio. Ho aspettato qualche tempo.
Stasera non ho quasi parlato di quello che mi stava a cuore. C'era un camino acceso in birreria . Non ho parlato mai di quello che mi preme. Guardavo il fuoco crepitare. Avevo le guance calde per la vampa. Al ritorno ho guidato senza parlare. Non ho mai parlato di ciò che più mi preme. Ho aspettato qualche tempo. Fino ad ora. Sono entrata in casa. . Ho posato in fretta il mio zaino. Ho pensato subito a cosa mi stava più a cuore. Adoro ascoltarmi fino a crepitare come il legno sul fuoco. Fino ad accartocciarmi ardente e luminosa come brace. Mi arriccio nella fiamma bizzarra dell'Amore e del Desiderio che sento. Ma non c'è un suono. non c'è un discorso su questo.
Non si parla mai di ciò che veramente ci sta a cuore. Il fuoco intanto mi divora.

venerdì 14 novembre 2008

Pubblicità del Gratta e Vinci. Ti piace facile?



Il Partito Democratico appoggerà Gianni Raselli alle Elezioni Comunali del 2010?





...................E' possibile: Al Partito Democratico
.................piace perdere facile




COMUNE DI VALENZA : ELEZIONI COMUNALI 2010

IL SINDACO GIANNI RASELLI
INTENDE RIPRESENTARSI ALLE PROSSIME ELEZIONI COMUNALI....



........APPOGGIATO DAL PARTITO DEMOCRATICO











AH DAVVERO? QUALE PARTITO DEMOCRATICO ?










giovedì 13 novembre 2008

Una sera ti porterò nel mio regno vicino al mare

Una sera ti porterò nel mio regno vicino al mare. Tu non puoi non fidarti. Ti prenderò per mano e seguiremo il sentiero che già conosco. Farai attenzione ai miei passi. L'aria leggera ci porterà l'odore salmastro delle conchiglie e delle alghe. Il profumo ci farà da guida. Strani insetti ci accompagneranno lungo il tragitto. E' difficile immaginare quello che sto raccontando perchè adesso il cielo è scuro e nebbioso. Ma prova a chiudere gli occhi e sentirai la sera caldissima. Sentirai le cicale negli alberi. Noi saremo vestiti con magliette di cotone colorate e cammineremo a piedi nudi. Non parlerò mai durante il percorso perchè quello che volevo era portarti con me in questo posto meraviglioso. Non avrò altro desiderio da attendere. Ci troveremo infine davanti al mare buio e strepitante. Intorno ci saranno i grandi pini e le foglie mosse dal vento. Prova a chiudere gli occhi. Sembra impossibile che i nostri corpi si possano muovere liberi nell'aria tiepida, perchè l'inverno ci ingoffa di panni di lana e di freddo. Le case intorno sono sporche e piene di muri. Ma proviamo lo stesso a credere di trovarci insieme nella sabbia vellutata dell'estate. Il cielo sarà pieno di stelle pulsanti. Ci sembrerà di essere presi da vertigine mentre le guarderemo . Non ti racconterò quanto è stato significativo questo posto per me perchè avrà con te un nuovo significato. L'amore è godere insieme di questi doni esclusivi della natura. Esserne parte completamente. Basterà allargare le braccia e avvolgere la spiaggia in un legame supremo. Se chiudi gli occhi ti sembrerà che tutto questo avvenga in questo istante oppure che è appena successo. Guarda: hai già addosso la sabbia dorata. Hai già la pelle ardente di sole. Hai già le labbra profumate di mare .

mercoledì 12 novembre 2008

Parliamoci chiaro


La parola chiave è: creatività. La seconda parola chiave è : innovazione o progetto ( da utilizzarsi a turnazione) La terza parola chiave è: protagonista. Il verbo chiave è: attuazione o qualificazione. Di seguito : ambiente e tutte gli altri sostantivi: cittadini, giovani, pensionati, famiglia, bisogni, risposte, lavoro, sinergia ecc.
Ok. cominciamo:

Scuola: L' Amministrazione in questi anni ha voluto dare una risposta di creatività e innovazione alla scuola con un progetto di riqualificazione per fare in modo che la scuola sia protagonista in primis di tutti gli interventi educativi ecc ecc.

Servizi: L'Amministrazione in questi anni ha voluto rendere il cittadino protagonista della vita della città con un progetto di servizi innovativi ed efficienti in risposta alle sue esigenze.

Politica: l' Amministrazione ha voluto cogliere l'occasione per ricordare come in tutti questi anni si sia prodigata per una politica dove protagonista fosse il cittadino attuando un programma di qualificazione territoriale ed urbana in osservanza delle esigenze della popolazione e nel rispetto dell'ambiente , in sinergia con i servizi collaterali quali il trasporto urbano lo smaltimento rifiuti , i servizi post scolastici e tutto ciò che fa di una città un posto sostenibilmente vivibile.
Pant pant.

A.A.A. Offresi elaborazione slogans promozionali adattabili ad ogni circostanza. Prezzo € 50,00 a tema. ( saldi del 10% per fine legislazione)
L'esclamazione intrisa di commossa devozione: " Oh lei sì che sa farsi capire dalla gente" è inclusa nel prezzo.

n.d.r. : qualsiasi tipo di prestazione di diverso genere da quella proposta (per motivi di rigore etico e morale) sarà assolutamente presa in considerazione.

martedì 11 novembre 2008

LA GIUNTA COMUNALE DI VALENZA CONTRO LA RIFORMA GELMINI

Negli ultimi 15 anni abbiamo fatto molto per i giovani ... bla bla







Meno male che l'avete scritto sul giornale altrimenti
non me ne accorgevo

domenica 9 novembre 2008

Comune di Valenza: Criteri di valutazione del dipendente Ente Pubblico

Cerchiamo di riflettere un attimo: al di là di quello che si pensa dei dipendenti degli Enti pubblici (personalmente, negli Enti Pubblici ho incontrato professionalità di altissimo livello e nel privato molta più improvvisazione), vorreste mai che il vostro figlioletto sia giudicato in base alla sua faccia invece che in base all'elaborato prodotto (che sia un temino o un problema o un quesito di geografia/ storia)? Certamente vorreste poter conoscere che criterio è stato usato e in base a quale errore o distrazione il vostro figliuolo ha preso un 'insufficienza. Non per niente quando ci si reca alle udienze il professore tira fuori il compito in classe e fa vedere le inesattezze commesse: questa è grave, questa no ecc. ecc. Invece al Comune di Valenza no. Si è preparata la valutazione (capacità di adattamento, capacità di elaborazione dati ecc. ecc) senza assegnare al dipendente ROSSI nessun incarico. Voi direte: ma gli incarichi sono quelli già assegnati di routine. Può darsi. Ma chi li ha svolti? Chi li ha controllati? Dove sono stati gli errori (se di errori vi sono stati)?
Non è così' che si agisce. E' scorretto. E' mortificante per tutti quei dipendenti che hanno sempre svolto il proprio servizio con impegno e passione.
C'è stato risposto che non avevano tempo di realizzare un programma di valutazione .

La Regione Piemonte da più di sei anni si è data un criterio preciso
realizzato in base (ATTENZIONE) all'assegnazione degli incarichi ai dipendenti.

Forse la nostra amministrazione non sa che:

Ogni dipendente deve essere informato tramite la scheda di assegnazione degli obbiettivi che deve raggiungere (istituzionali o straordinari).

Perchè questo avvenga naturalmente nella scheda si deve poter individuare:

1) La descrizione oggettiva degli incarichi ed obiettivi

2) Il criterio di misura

3) Quantificazione e tempo di realizzazione

4) Piano di azione concordato e approvato dal Dirigente

5) Risorse a disposizione

6) Verifica intermedia ( a che punto si è arrivati)

7) Osservazioni del Dirigente

8) Osservazioni e risposta del dipendente valutato

Al termine verifica finale e valutazione dell'operato del dipendente

Si ricorda all'amministrazione del Comune di Valenza che ogni Ente deve adottare metodologie permanenti per la valutazione delle prestazioni dei dipendenti, da comunicarsi tempestivamente al dipendente medesimo in base al Contratto nazionale attualmente vigente.

I premi di produttività e le progressioni orizzontali sono soldi ( money) e quindi non possiamo prendere sotto gamba i criteri e le misure di valutazione.

Non riconosco legittima alcuna valutazione (che, peraltro, non conosco) prodotta su di me. Non mi è stato assegnato alcun obiettivo, non sono stati controllati i risultati del mio lavoro istituzionale, non sono stata osservata, monitorata e neppure distrattamente incrociata nei corridoi da chi mi doveva valutare.( e assegnare l'incarico)
Quindi, non avendo rispettato questi criteri (non sono stata informata di alcun obiettivo assegnatomi, non sono stata informata di alcuna valutazione in corso nè dei criteri adottati per la valutazione) e poichè non è possibile valutare una persona senza avere con lei alcun tipo di contatto o predisporre un'osservazione del risultato di un qualsiasi obiettivo (tra l'altro mai assegnatomi), sfido l'amministrazione a presentare un atto in cui mi viene assegnato un incarico che io non ho portato a termine nel migliore dei modi.

Last but non least
Un sentito ringraziamento alle R.S.U di Valenza che hanno accettato un simile accordo/ capestro.

tenchiu verimac bebis. Alla prossima furbata.

giovedì 6 novembre 2008

IL SEGRETARIO


Ecco arriva il segretario /Che prepara il suo diario /Lei si siede e si sistema
E l’impegno un po’ la strema /Quando iniziano a parlare /Dove vanno poi a parare?/ Con le chiacchiere son forti /Ma decise son le sorti /Ed è ormai questo parlare Solo fumo da gettare /Uno dorme sulla sedia /l’altro fa un po’ di commedia Se qualcuno si lamenta /Ci si aspetta che si penta /Poi c’è l’altro sempre uguale/Dice sempre: “ non c’è male” / “è d’accordo e sai perché? /Ha votato lui per te”/Scrive scrive il segretario /Perché ormai questo è il calvario
Facce uguali e uguale sorte /Peggio c’è solo la morte /Tutti presi a rampicare /Pochi sanno lavorare / Non si impegnano perché /C’è che ognuno pensa a sé /
anche pure il segretario / che di nome non fa mario /mette via il diario e borsa / per andare via di corsa
se ne va alla chetichella / il suo nome fa ....

lunedì 3 novembre 2008

LA FACCIA

Qualche tipo per un vezzo/ a mostrarsi non è avvezzo/ dietro a soprannomi scrive/ e ti manda le missive/alla faccia da importanza/e ne fa una complicanza/ mentre il viso in fondo e' nulla/ è un immagine fasulla/tutti visi sono uguali/ siamo facce abituali/ e non credere che poi/ uno pensa sempre a noi/ ma è corretto per la gente/ dimostrar che non si mente/ e mostrarsi senza inganno/ senza avere poi un malanno/ chi si cela e si nasconde/ a chi parla lo confonde/ non sai mai se ciò che ha detto/ lo pensava o è uno scherzetto/ non ci mette mai la faccia/ ma non c'è chi lo minaccia/ anzi, a lui che poi si cela/ mi avvicino con cautela/ sarà un mostro o un aereoplano? / forse un gobbo oppure un nano/ anzi per poi non rischiare/ non ci sto a parlamentare /

sabato 1 novembre 2008

Qualcosa di molto personale

I moti del cuore.
Cavolo. Iniziando a renderli soggetti alla prima riga sento già di defraudarli del loro incanto. I moti del cuore. Già a nominarli perdono il valore. Perchè: "Se pensi una cosa la uccidi."
Ma oggi è successo un fatto significativo.. dicevo appunto dei moti del cuore .... ossia quello che chiamo " amore palpitante" che è anche molto vicino a tutte quelle sensazione di disfatta e di morte e di desiderio di uccidere o di proteggere e possedere allo stesso tempo che non ha nome. Ero abitata spesso da questi impeti profondi che non volevo identificare. Ok, c'erano. O meglio: mi avevano assalito ed io quasi me ne facevo una colpa e mi dicevo: "sono io che ho lasciato la porta aperta oppure non sono stata abbastanza forte da resister loro. da vincerli . Non sono stata convincente da allontanarli e farli fuggire spaventati e sconfitti. " Invece si imponevano e mi dominavano .
Io restavo annichilita in un angolo della stanza a subire l'onda e la violenza dell'emozione , la fatalità dell'irruenza potente , l'autonomia della spinta e del fuoco dirompente. Era colpa mia , in un certo senso. Li avevo chiamati. Ricordavo o pensavo od ancora peggio cercavo nei gesti e nelle cose fuori di me la scintilla scatenante. La miccia e la benzina.
Ripercorrevo (potendomelo impedire) delle strade dolorose, delle giornate moleste. Cercavo il mio tormento. Intanto non mi capacitavo che un suono ed una voce od ancora peggio un ricordo e persino uno scritto potessero in un secondo sopraffarmi interamente come fossi un filo di grano giovane piegato dal vento leggero della primavera. Eppure eccomi a terra. Io. Dico: io . Io che posso urlare. Sentite l'eco? Sentite l 'energia del timbro e dell'ostinazione? Dico: io. Eppure ecco lo straniero velenoso che si abbatte sulla mia sicurezza e se ne appropria con noncuranza.
Ma questa non è cosa nuova: ne ho già parlato allo spasimo. Oggi invece è successo un fatto nuovo che sa d'incredibile e questo, in qualche senso, rafforza in me la convinzione che il moto del cuore non potesse essere controllabile e non dipendesse da me.
Ero in casa tranquillamente. Troppo tranquillamente per potermene pacificare. Allora l'ho fatto. Sì, non abbiatevene a male. Ho pensato. Ho ricordato. Ho visto. E gli occhi vedevano chiaramente i colori, i suoni, il viso, i pensieri come fossero davanti a me e potessi toccarli. Li ho toccati. Mi hanno guardato sornioni e ostili in attesa del crollo imminente, in attesa della struggente desolazione. Io la conoscevo e spesso l'ho attesa quasi per abitudine.
Invece , mentre guardavo e ricordavo e le immagini m'erano visibili come la luce del sole o il suono del clacson della strada, invece non ho sentito nulla. Ero guarita forse? Oppure doveva ancora arrivare, era in ritardo, la porta era aperta, il silenzio premonitore, dunque? Ero guarita. Non m'aveva presa. Ed ho continuato un po' titubante a pensare e a sentire per essere certa di poter governare il mio animo da padrona unica. Ascoltavo: il silenzio soave regnava intorno. Ero guarita. Guardavo: il mio pigiama di flanella giallo chiaro. Il mio piumone caldo e soffice . Il silenzio imperturbabile, la mia gattina miagolosa. Faceva ronf ronf sulla mia guancia.