sabato 12 luglio 2008

ti racconterò una storia

ti racconterò una storia. Una storia vera.
A te sembra di non poter sopportare tutto questo. Ti sembra che questa sofferenza ti dilani. il cuore è gonfio e pare scoppiare. ma non è vero. Non scoppierà .
Un tempo, avevi pianto già. avevi urlato. avevi corso nelle strade, tra le macchine. Avevi posato la testa tra le mani. Un tempo avevi aspettato in silenzio, nel buio della stanza con i pochi strumenti che avevi, le poche possibilità. Il dolore ti annichiliva. C'era stato un" lui ", sì, i soliti "lui" crudeli, insensibili, i soliti "lui" inutili. Cosa ne rimane di questo?
Ricordi? T'eri sollevata dalle tenebre, dalle miserie. Avevi camminato a fatica. avevi respirato l'aria della sera. Avevi cominciato a parlare con gli altri. a goderne la presenza.
Avevi d'improvviso ripreso il cammino. Avevi accellerato il passo. Avevi lavorato . avevi spostato le cose. Il tuo dolore era dolce. era un compagno silenzioso delle notti stellate. Delle sere estive. il dolore era accettabile. hai sempre vissuto con questo senso di disperazione. hai costruito la tua essenza profonda. Ti permette di sentire. Di essere cauta. Avevi provato di nuovo desiderio. Avevi ancora aspettato una telefonata. Avevi chiacchierato ancora.
Ci sarà sempre un " lui" crudele. Ricorda. Ma il dolore è tuo non gli appartiene. E' il dono che ti lascia la speranza. E' il valore dell'amore che pulsa. Ma il cuore non scoppierà. Anche se è gonfio e pare scoppiare

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